osteria arbustico

Dai monti al mare: un viaggio andata e ritorno

Nascita e formazione in altitudine, da Valva a Roccaraso. Una bella e lunga esperienza con Niko Romito, quando Reale era a Rivisondoli, poi un lungo giro in cui incontra Nino Di Costanzo, Valeria Piccini e Gennaro Esposito, prima del ritorno a Valva, dove nel 2011, insieme a suo fratello Tomas, nasce osteria Arbustico, proprio nella casa di famiglia.
Pochi anni e arriva l’ambito riconoscimento della Stella Michelin, che fa di questo piccolo borgo di montagna una meta di gourmet e appassionati, anche se il viaggio per raggiungerla, non è dei più comodi. Questo, oltre alla dimensione rurale iniziano a stare stretti, il desiderio di potersi aprire a un pubblico più ampio ha la meglio sulle ragioni del cuore.
Il nuovo corso di Osteria Arbustico parte dal mare, dalle porte del Cilento, dove la storia ha lasciato le tracce più vive della Magna Grecia, dove la storia moderna la stanno scrivendo proprio le stelle, quelle della ristorazione.
La cucina di Cristian è riconoscibile, essenziale, diretta. L’abitudine alla stagionalità è congenita. Terra e Mare in egual misura, senza mai eccedere nell’articolazione di un piatto, pochi elementi, ma sempre di “sostanza”: il perfetto riflesso del carattere dello chef.
Il rispetto delle persone, della loro attenzione e del tempo che dedicano alla sua cucina, deve essere ripagata con un’emozione che lasci un segno, nulla di banale, niente di convenzionale.
Oggi Arbustico ha una location d’eccezione, una sala importante, una cantina strutturata ma soprattutto una grande cucina, sia nelle dimensioni che nella tecnica. Il resto lo lasciamo alla chiacchierata che piacevolmente ci siamo fatti qualche giorno fa a Paestum. Se volete conoscerlo meglio, basta guardarla.

giovanni mellone

Il Mood di Giovanni Mellone è la grande novità salernitana

Una cantina importante con etichette incredibili. Materia prima spettacolare ed eccellenze di tutto il mondo affidate alle abili e sapienti mani di Giovanni Mellone. Un incontro ravvicinato, un ritratto della persona. Come nascono le idee dei piatti; come si arriva a forme e geometrie insolite. Il piacere di conversare con una persona umile e determinata. Un’aziendalista, che ha deciso di non esaltare il proprio ego, spostando il focus della soddisfazione del cliente. Questo che segue è la sintesi del nostro incontro.

Tre Olivi, la rivelazione dell’anno secondo Michelin

Come si arriva a ottenere questo risultato? Progetto, strategia e lavoro di squadra. Era doveroso andare oltre, capire e carpire i suoi segreti. Lo abbiamo fatto cercando di conoscere cosa c’è dietro l’uomo Giovanni Solofra. Abbiamo poi incontrato la responsabile della comunicazione del Tre Olivi, Chiara Pierro, che ci ha raccontato il concept. Lei che arriva dall’alta moda, ha saputo trasferire e adattare alcuni di quei concetti, ma soprattutto la strategia.

Infine, una piacevole chiacchierata con Salvatore Pagano, il giovane “visionario”, che ha creduto fortemente nel progetto, sostenendolo anche durante la pandemia, trasformando la difficoltà della chiusura in opportunità per dedicarsi al territorio, alla ricerca di quelle peculiarità che potessero esaltare il lavoro della cucina. La promessa è di incontrarci ancora, perché il racconto è appena all’inizio.