“TERRA DI LAVORO WINES” 2023

Comunicato di Redazione

Due giornate interamente dedicate alle produzioni vitivinicole casertane si prospettano il 18 e 19 marzo prossimi al Real Sito Belvedere di San Leucio.

Un viaggio lungo tutta la provincia all’insegna dell’enologia casertana nella seconda edizione dell’evento TERRA DI LAVORO WINES.

Numerosi gli incontri di esperti, giornalisti, produttori e appassionati del settore. Di seguito il programma completo e le modalità di adesione per il pubblico presente.

Ben 5 le Denominazioni coinvolte dal Consorzio Vitica: Aversa Asprinio DOC, Falerno del Massico DOC, Galluccio DOC, Roccamonfina IGT e Terre del Volturno IGT.

Il PROGRAMMA

Sabato 18 marzo

Sala Convegno

10:00
TERRA DI LAVORO WINE FORUM
LA SOSTENIBILITA’ DELLA FILIERA VITIVINICOLA

MODERATORE
LUCIANO PIGNATARO Giornalista

SALUTI
CARLO MARINO Sindaco di Caserta
TOMMASO DE SIMONE Presidente CCIAA di Caserta
SALVATORE SCHIAVONE Direttore Ufficio Italia Meridionale ICQRF

INTERVENTI

ATTILIO SCIENZA  –  Lavorare con il futuro: ecocompatibilità dei processi e sostenibilità dei territori viticoli 
ETTORE CAPRI  –  Sostenibilità… tutto da fare
ROBERTA GARIBALDI  –  Le nuove sfide del Turismo Enogastronomico

CONCLUSIONI
CESARE AVENIA Presidente Vitica
NICOLA CAPUTO Assessore all’Agricoltura Regione Campania

Piazzale del Belvedere

12:30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
PALLAGRELLO di Manuela Piancastelli

13:00
APERTURA TAVOLI DI DEGUSTAZIONE

15:00
MASTERCLASS
GALLUCCIO DOC – ROCCAMONFINA IGP

18:00
MASTERCLASS
FALERNO DEL MASSICO DOC

20:00
CHIUSURA TAVOLI DI DEGUSTAZIONE

Domenica 19 marzo

12:00
TERRA DI LAVORO WINE AWARDS

  • COMMEMORAZIONE 250° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI LUIGI VANVITELLI
  • ATTRIBUZIONE AL CONSORZIO VITICA DEL MARCHIO DI AUTENTICITA’ CULTURALE (M.A.C.)
  • PREMIO MARIA FELICIA BRINI AL RISTORANTE “MIGLIORE CARTA DEI VINI DEL TERRITORIO”

15:00
MASTERCLASS
AVERSA ASPRINIO DOC

18:00
MASTERCLASS
TERRE DEL VOLTURNO IGP

20:00
CHIUSURA TAVOLI DI DEGUSTAZIONE

Durante la due giorni sarà possibile prenotare visite al Real Sito Belvedere di San Leucio e all’antica Fabbrica della seta.

Per info e prenotazioni:

https://www.vitica.it/

Coordinamento e Ufficio Stampa

Floriana Schiano Moriello 

MareMMA – la Natura del Vino – edizione 2023

di Adriano Guerri

Lo scorso 6 marzo al Granaio Lorenese in Località Spergolaia ad Alberese ha avuto luogo la quarta edizione di MareMMMa.

Un evento organizzato dai tre Consorzi di Tutela con le denominazioni: Maremma Toscana, Montecucco e Morellino di Scansano. Oltre 300 etichette in degustazione con ogni tipologia di vino; rossi, rosati e bianchi con 80 cantine presenti.

Tre le fasce orarie create per accedere all’ evento. Le prime due dedicate agli operatori: la prima dalle 10:30 alle 13: 30, la seconda dalle 14:30 alle 17:00 e la terza dalle 17:00 alle 19:30 aperta anche ai wine lovers.

La Doc Montecucco è stata costituita nel 1998. Il suo straordinario territorio è incastonato tra due giganti ad anima rossista, Montalcino a nord, a pochi passi dal fiume Orcia, e Morellino di Scansano a sud, in vista del mare. All’interno della denominazione vengono prodotte varie tipologie; per quanto concerne i vini rossi, il vitigno principe è il Sangiovese e per i bianchi il Vermentino. 

Tuttavia vengono coltivati altri vitigni, sia autoctoni che alloctoni. I comuni ove viene prodotto il Montecucco sono: Cinigiano, Campagnatico, Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Civitella Paganico e Roccalbegna. L’areale si trova alle pendici dell’antico vulcano del Monte Amiata, nel versante grossetano ed in quello della Maremma vera e propria. La vite si coltiva sin dagli Etruschi ed è stata meta di interesse da parte di importanti famiglie, alcune su tutte i Medici e gli Aldobrandeschi.

I terreni sono altamente vocati per la produzione di vino e danno origine a vini di elevata qualità. Le dolci colline che circondano tutto l’areale sono di rara bellezza. La vicinanza al mare e alla montagna le dona un microclima unico, con forti escursioni termiche tra giorno e notte che contribuiscono ad un quadro aromatico ideale. La ventilazione favorisce l’evitare dei fenomeni di marciume dell’uva, riuscendo a limitare enormemente il ristagno di umidità. I vini così ottenuti si distinguono da quelli prodotti a quote più basse, per la loro maggiore ricchezza aromatica.

Al Sangiovese Riserva è stata, nel 2011, attribuita la meritata Docg. Una denominazione non troppo conosciuta, ma a mio modesto avviso (sono convinto) che in futuro ne sentiremo parlare molto e bene. Ho visitato varie volte alcune aziende della denominazione, conoscendone altre in varie kermesse enologiche, apprezzando i vini degustati. Ho percorso la Strada del Vino Montecucco svariate volte, ove il Sangiovese ha trovato habitat ideale, esprimendosi in maniera maestosa sia in purezza che con saldo di altri vitigni. Il Presidente del Consorzio Tutela Vini Montecucco è Giovan Battista Basile, eletto il 25 febbraio 2021.

Il Morellino di Scansano è una perla enologica incastonata tra il Monte Amiata e la costa Tirrenica, iI cui nome deriva da un’antica leggenda secondo la quale, dalla vicina città di Grosseto, alcune famiglie transitavano in carrozza sulle colline intorno al borgo di Scansano per acquistare il già noto vino rosso della zona. Le carrozze erano trainate da cavalli neri detti “morelli”, da qui si ipotizza l’origine del nome Morellino di Scansano. 

L’elevata qualità di questo vino è dovuta soprattutto a un microclima ideale ed al suolo ricco di minerali, calcare e argilla, con galestro e alberese, e l’influsso marino della costa. Questo eccellente vino rosso è per disciplinare ottenuto con un minimo di 85% di Sangiovese. Possono essere utilizzati nella misura massima del 15%: Alicante, Ciliegiolo, Colorino, Malvasia Nera, Canaiolo, Montepulciano, Merlot, Syrah, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.

Molti produttori prediligono lavorare il Sangiovese in purezza. Nelle migliori annate viene prodotto anche in versione Riserva. I comuni ove viene prodotto il Morellino, oltre a Scansano, sono parte dei comuni di Campagnatico, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Roccalbegna e Semproniano. La Doc è nata nel 1978, sarà poi il 2007 l’anno in cui arriva la Docg.  Il Morellino di Scansano ha vissuto un periodo di grande successo alla fine dello scorso millennio, con un territorio di invidiabile bellezza.

Parte dei terreni paludosi di un tempo furono bonificati ed adibiti a vigneti curati come giardini. A tavola è il compagno ideale di molte preparazioni culinarie locali; l’abbinamento giusto predilige comunque carni rosse, soprattutto cucinate alla griglia. Molti produttori di vino già visti in altri areali, hanno investito e dato vita ad aziende a Scansano e dintorni.

L’attuale Presidente del Consorzio del Morellino di Scansano è Bernardo Guicciardini Calamai. Ogni anno a Scansano si svolge la kermesse enoica “Rosso Morellino” alla quale ho partecipato le ultime edizioni, un motivo plausibile per approfondire questo stupendo areale.

La Doc Maremma Toscana è nata nel 2011 ed Il Consorzio Tutela Vini della Maremma nel 2014 con il preciso obiettivo di promuovere e tutelare i vini dell’omonima Denominazione Un vasto areale che si estende nell’intera provincia di Grosseto e spazia tra mare, natura e dolci colline. Le colline tracciano un paesaggio tipicamente toscano, estendendosi a nord ovest verso le Colline Metallifere e a nord est verso il Monte Amiata. A est del fiume Fiora e sulle diramazioni dei Monti Volsini, nel comprensorio di Pitigliano e Sorano, si trovano gli altopiani e le colline contraddistinti da suoli vulcanici e da borghi arroccati sul tufo. Il Monte Argentario e lIsola del Giglio donano scorci unici, dove la viticoltura si sviluppa su terrazzamenti a picco sul mare.

Le condizioni pedoclimatiche sono variabili e influiscono molto nell’ampia offerta dei vini. Le varietà autoctone maggiormente coltivati sono: Sangiovese, Ciliegiolo, Canaiolo, Pugnitello, Alicante, Malvasia, Trebbiano e Vermentino e per gli alloctoni, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Viogner, Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot e Syrah. Il Presidente del Consorzio è Francesco Mazzei, titolare della Tenuta Belguardo.

Tra i migliori assaggi proposti:

Toscana Rosso Igt Pugnitello 2019 – Az. Roccapesta rosso rubino impenetrabile, sprigionante ribes, prugna, china e nuances speziate, morbido, pieno ed appagante, un gran bel sorso.

Maremma Toscana Doc 2020 “Mongrana” – Querciabella – Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon, rosso rubino vivace, visciola, violetta, prugna, mora ben integrate con cuoio e tabacco dolce, fresco, pieno e sapido.

Maremma Toscana Rosso Doc 2020 “Il Pacchia” Doc – Az.Tenuta Moraia Sangiovese 60%, Merlot 20% e Syrah 20%, rosso rubino intenso, lampone, ciliegia, violacciocca e sentori di cacao in polvere, palato fine, soddisfacente e persistente.

Maremma Toscana Elegantia Doc 2021 – Rigoloccio – Cabernet Franc 50% e Cabernet Sauvignon 50%, rosso rubino intenso e profondo, melograno, cassis, bacche di ginepro e pepe nero, piacevolmente morbido e ampio.

Montecucco Sangiovese Riserva Docg 2018 – Peteglia – 100% Sangiovese, rosso rubino intenso, leggere sfumature granata, mora, ribes, rabarbaro e sottobosco, ben si integrano con note boisé, attacco tannico poderoso, ma setoso. Avvolgente, pieno e persistente.

Montecucco Sangiovese Riserva Docg 2016 – Campinuovi – 100% Sangiovese, rosso granato intenso, tabacco, rosa appassita, arancia sanguinella, cassis, cacao e cuoio, rotondo, fine e generoso, sorso duraturo.

Montecucco Sangiovese Riserva Ad Agio Docg 2017 – Basile – 100 % Sangiovese, rosso granato trasparente, pot-pourri di fiori, amarena, bacche di ginepro, note mentolate e tostate, tannino carezzevole, lunghezza sapida ed interminabile.

Morellino di Scansano Docg 2019 – Celestina Fè – Sangiovese in purezza, rosso rubino vivace, emana sentori di ciliegia, mora, rosmarino, macchia mediterranea con sussulti balsamici, tannino nobile, fresco e sapido, nonché lungo. Un vino a immagine e somiglianza di Moira Guerri.

Morellino di Scansano Lorneta Docg 2021 – Villa Patrizia – Sangiovese in purezza, rosso rubino luminoso, una cascata di frutti di bosco e fiori di campo seguono una scia speziata, leggiadro, giustamente tannico e lungo.

Morellino di Scansano Madrechiesa Riserva Docg 2019 – Terenzi – 100% Sangiovese, rosso rubino con leggere sfumature granata, una miriade di frutta rossa, erbe aromatiche, tabacco e spezie dolci, tannino copioso ma ben levigato, vigoroso e persistente.

Chianina & Syrah 2023

Comunicato Stampa

Chianina & Syrah: oltre 40 cantine, 50 chef e 12 Stelle Michelin. A Cortona il festival del buon vivere dal 17 al 19 marzo

La città di Cortona è pronta ad accogliere la sesta edizione di «Chianina & Syrah», il festival del buon vivere torna dal 17 al 19 marzo. Una tre giorni di appuntamenti culinari, meeting, incontri culturali, musica, masterclass, dimostrazioni di cucina, presentazione di attività artigianali legate all’enogastronomia, cene di gala con la partecipazione di grandi nomi della cucina italiana. L’evento, ideato e organizzato da Terretrusche Events, voluto e sostenuto dal Comune di Cortona con la collaborazione di Cortona Sviluppo, rinnova il sodalizio e la partnership con il Consorzio Vini di Cortona ed ha come obiettivo quello di presentare il «buon vivere» in Toscana, in una città come Cortona, già sede di tanti eventi di successo legati all’enogastronomia.

I numeri di Chianina e Syrah 2023 sono già una garanzia: oltre 40 cantine, 50 chef di cui 12 stellati, pastrychef, artigiani, sommelier, maestri gelatieri, giornalisti di importanti testate e tv nazionali, ospiti speciali come Fausto Arrighi ex direttore Guida Michelin, Annamaria Farina, Francesca Mortaro, La Nazionale italiana Macellai.

«Sarà un Festival dedicato al bello e al buono nella nostra terra: Toscana terra di cultura, la Valdichiana terra di Chianina, Cortona terra di Syrah” – dichiara Vittorio Camorri di Terretrusche Events – una celebrazione per chiunque creda nella bellezza di questo animale, nella qualità di questo vino e in quella radicata cultura contadina di cui è tanto ricco il nostro territorio. Sarà ancora una volta un incontro tra i migliori produttori, chef e appassionati di enogastronomia e Cortona sarà il centro dell’alta cucina italiana».

Il festival vuol rendere questo evento motore di innovazione e mezzo di attrazione verso il mondo del vino nazionale ed internazionale con una tre giorni che partirà con un un simposio dal tema attuale «Syrah e cambiamenti climatici, strategie di adattamento ed effetti sulla produzione».

«Sveleremo nei prossimi giorni gli ospiti che accanto ai produttori cortonesi animeranno la manifestazione – dichiara Stefano Amerighi presidente del Consorzio Cortona Vini – dagli ospiti della ‘Nouvelle vague’ del Rodano Come Cave de l’Iseran e Vindiou alle icone come Hervé Souhaut, Pierre Gonon Voge, Chapotier, Cyril Courvoisier, Couchet- Beliando, fino alle migliori espressioni del panorama enologico nazionale. Mai come quest’anno c’è stata una corsa ad iscriversi a quello che qualcuno definisce già l’evento unico nel suo genere sul nostro vitigno del cuore».

«Con Chianina & Syrah la nostra città accoglie appassionati e professionisti di livello internazionale – dichiara il sindaco di Cortona Luciano Meoni – l’occasione data da questo festival è quella di promuovere tutto il nostro territorio ad una platea di addetti ai lavori di alto livello. Per questa ragione l’Amministrazione comunale accresce il proprio impegno, pensiamo che questo appuntamento sia una vetrina per tante realtà locali. Apprezziamo anche la novità dell’iniziativa dedicata ai piccoli chef per una sana alimentazione».

«Chianina & Syrah quest’anno si arricchisce con l’Aglione della Valdichiana, questo festival celebra sempre di più il buono del nostro territorio – dichiara Paolo Rossi, assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive di Cortona – in un contesto economico non facile abbiamo il compito di ripartire dai fondamentali ed esaltarli, crediamo che questo appuntamento possa essere un’occasione per Cortona e per le sue aziende».

Chianina & Syrah vuole così esaltare il valore delle produzioni locali e in particolare della pregiata razza Chianina, del vino Syrah e dell’Aglione della Valdichiana; creare momenti di contaminazione tra grandi nomi della cucina italiana e ristoratori locali; diffondere una cultura del «buon vivere» in terra di Toscana al fine di incrementare i flussi turistici in periodi fuori stagione; diffondere la cultura del bello e del buono utilizzando location di prestigio solitamente non adibite ad eventi enogastronomici; creare una rete di operatori dell’enogastronomia che condivida la filosofia della tracciabilità e dell’utilizzo di prodotti della filiera corta, infine coinvolgere i giovani per una educazione alimentare basata su una cucina sana e legata alle produzioni locali e stagionali.

Gli chef di Cortona e della Valdichiana accoglieranno gli chef stellati Umberto De Martino, Cristiano Tomei, Enrico Mazzaroni, Iside De Cesare, Silvia Baracchi, Alessandro Ferrarini, Marcello Corrado, Enrico Mazzaroni, Giuseppe Aversa, Marcello Corrado la pastry chef Loretta Fanella, il pasticcere Stefano Lorenzoni e gli chef Mario Comitale, Paolo Paciaroni, Vincenzo Cutolo, Andrea Campani, Matteo San Giovanni, Salvatore Vuolo, Emilio Signori, Catia Ciofo, Emiliano Rossi, Maria Luisa Lovari, Keoma Franceschi e i maestri gelatieri Stefano Cecconi e Sergio Dondoli.

IL PROGRAMMA

VENERDÌ 17 MARZO

ORE 10 – CENTRO CONVEGNI SANT’AGOSTINO

Simposio Internazionale “Cortona Terra di Syrah”
Con un comitato scientifico che coinvolge università, mondo della ricerca e della consulenza, abbiamo strutturato un evento che possa diventare punto di riferimento per tutti i produttori, i professionisti,  la stampa specializzata e tutti  gli appassionati  che amano e lavorano con questo vitigno. Un momento di riflessione e studio sulla Syrah.

Dalle 15 alle 19 “Sarà Syrah “
Anteprima dei Syrah che saranno messi in commercio quest’anno sia della Cortona doc che degli altri syrah d’Italia

Ore 20,15 – TEATRO SIGNORELLI
Cena dell’Anteprima stellata con i produttori, la stampa ed i graditi ospiti.
Consegna dei Premi

“Cortona, Terra di Syrah 2023” ad Albiera Antinori

Conferimento Premio “Buon Vivere, Città di Cortona per la Cucina 2023” allo chef neostellato Enrico Mazzaroni

SABATO 18 MARZO

DALLE 11 ALLE 18 – CENTRO CONVEGNI SANT’AGOSTINO

Un Morso&Sorso

Banco degli assaggi aperto al pubblico, con i vini dei produttori di Syrah di Cortona e degli altri vignaioli d’Italia e del Rodano abbinati ai piatti proposti dai ristoranti di Cortona e dagli chef ospiti

Masterclass di rinomati sommelier nazionali, giornalisti specializzati sul vino Syrah, tra cui testate come Gambero Rosso, Chianina Experince con degustazione di chianina IGP alla riglia, Hamburger Mania, Talk, Quinto Quarto Experience con Leonardo Trippini, il Trippaio di Gavinana e Talk con giornalisti ed esperti, cooking show.

Ore 20,15 – TEATRO SIGNORELLI

Cena di Gala stellata con i grandi di chef dell’alta cucina italiana, sommelier, i grandi Syrah, ed ospiti illustri nel magnifico scenario del Teatro Signorelli

Consegna dei Premi

Conferimento Premio “Buon Vivere, Città di Cortona per la Comunicazione  2023” a Francesca Mortaro di Mediaset  per l’impegno profuso nel comunicare il valore della manifestazione e per aver contribuito alla sua crescita attraverso il servizio televisivo sulle reti Mediaset all’interno del Mag di Studio Aperto.

DOMENICA 19 MARZO

DALLE 11 ALLE 18 – CENTRO CONVEGNI SANT’AGOSTINO

Un Morso&Sorso

Banco degli assaggi aperto al pubblico, con i produttori di Syrah di Cortona e gli altri ospiti d’Italia e del Rodano abbinate ai piatti proposti dai ristoranti di Cortona e dagli chef ospiti

Masterclass di rinomati sommelier nazionali, giornalisti specializzati sul vino Syrah, tra cui testate come Gambero Rosso, Chianina Experince con degustazione di chianina IGP alla griglia, Hamburger Mania, Quinto Quarto Experience,  Talk con giornalisti ed esperti, cooking show.

Chianini e Piccini  

Per la prima volta una sezione dedicata ai più piccoli con laboratori di cucina con la banda dei Piccoli Chef, Chef Shady oltre che i maestri gelatieri Stefano Cecconi e Sergio Dondoli. I bambini impareranno così a mangiar bene e sano, a cucinare e sporcarsi mani e grembiuli.

Ore 18,30 Festa Finale con il carro dei buoi chianini

Informazioni sul sito: www.chianinaesyrah.com

WineCup 2023: le cantine premiate

Comunicato Stampa

Sono tredici le cantine premiate nel corso del contest WineCup 2023 organizzato dalla redazione di RossoRubino.tv in collaborazione con Thewinelinker.it.

Consorzio Vino Chianti Classico – Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano e Consorzio Tutela Morellino di Scansano sono stati i Consorzi coinvolti in questa prima edizione. La premiazione è avvenuta al termine dell’ultima edizione di Anteprime di Toscana.

Tre le Denominazioni interessate: Chianti Classico con la tipologia Gran Selezione 2019, la Vernaccia di San Gimignano con la Riserva 2019 ed il Morellino di Scansano con le versioni annata e riserva 2019.

Per ogni tipologia di vino è stato individuato un vincitore assoluto con tre menzioni speciali: miglior vino rapporto qualità prezzo, migliore etichetta grafica, miglior vino gastronomico.

Ogni vino è stato sottoposto a una degustazione alla cieca, seguendo un metodo di valutazione legato alla consistenza, integrità, equilibrio e tipicità del campione stesso con valutazione delle qualità organolettiche.

Ecco i vincitori della WineCup edizione 2023:

Chianti Classico Gran Selezione 2019

Vincitore assoluto: Castello di Meleto – 97 punti

Miglior vino rapporto qualità prezzo: Terreno, A Sofia – 96 punti

Migliore etichetta grafica: Podere Castellinuzza, Vecchie Vigne – 94 punti

Miglior vino gastronomico: Riecine – 96 punti

Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019

Vincitore assoluto: Palagetto 95 punti

Miglior vino rapporto qualità prezzo: Guicciardini Strozzi 95 punti

Miglior vino gastronomico: Fornacelle, Fiora 94 punti

Migliore etichetta grafica: Il Palagione, Lyra 93 punti

Migliore etichetta grafica: Teruzzi, Sant’Elena 93 punti

Morellino di Scansano annata e riserva 2019

Vincitore assoluto: La Selva, Colli dell’Uccellina 94 punti

Miglior vino rapporto qualità prezzo: Bruni, Laire con 92 punti

Miglior vino gastronomico: Conte Guicciardini, Massi di Mandorlaia 91 punti

Migliore etichetta grafica: Mantellassi 91 punti

“Si tratta di un percorso che punta a valorizzare l’attività delle aziende vitivinicole del nostro territorio” – dichiarano Milko Chilleri e Sara Cintelli organizzatori del contest – “per noi è  stata una grande soddisfazione poterci confrontare con realtà e prodotti che si caratterizzano per clima, territorio e tecniche produttive. Dagli assaggi è emersa, ancora una volta, un’eccellenza sempre più elevata con grandi diversità di vitigni che si traducono nel bicchiere in vini dai sapori unici. Le schede produttori della WineCup come per la Guida Vini sono consultabili gratuitamente sul sito RossoRubino.tv, strumenti che permettono di leggere e approfondire le caratteristiche organolettiche di un vino in modo semplice e chiaro.”

Tutti i risultati sono fruibili attraverso il sito www.rossorubino.tv alle relative sezioni:

Chianti Classico Gran Selezione 2019

Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019

Morellino di Scansano annata e riserva 2019

Experience a 4 mani, la fusion tra Sangiovanni e Barrale 

 

Hanno incantato gli ospiti, hanno intrecciato visioni ed esperienze proprie, l’Executive Chef de Le Radici Matteo Sangiovanni e Paolo Barrale, lo Chef stellato alla guida del rinomato ristorante Aria, si sono incontrati nella serata del 6 marzo 2023 e proprio nel laboratorio di cucina di Experience a Battipaglia, nuova e ultima sintesi della migliore immagine della Piana del Sele: la fertilità dell’agricoltura e l’eccellenza delle materie prime.

Un solo filo conduttore per la preparazione della cena collaborativa, il tema “Tecnica e Memoria”, in realtà la matrice comune della loro filosofia in cucina si è espressa in un caleidoscopio di molteplici percezioni emozionali che colpiscono i sensi, preludio di tutto quello che ha dato corpo finale a quei piatti.

Foto ©Alessandra Farinelli

È avvenuto come i migliori chef sanno fare e, del resto, si sa; ogni cultura, in tutti i campi, è vera se riesce a collegare cose tra loro, ad altre tradizioni, in momenti diversi, tra passato e presente, questi ponti sono lo specchio della profonda conoscenza di tutto

Quella tra Sangiovanni e Barrale è stata una liaison di qualità che ha raccontato in poco tempo e in una sera molti anni di realizzazioni ed evoluzione territoriale, un incontro proprio a garanzia di questa eccellenza: l’equilibrio di Barrale, anche nelle contaminazioni, preserva l’elemento principale del piatto, la materia prima viene centralizzata in un percorso di valorizzazione particolare, la creatività di Sangiovanni muove e indirizza, in sincrono, verso una rivisitazione ulteriore dei menu di Experience.

Esperienze sublimate, un esordio di successo

Il lavoro a 4 mani, con un menu d’eccezione, è stato solo il primo della serie di questa stagione che proseguirà tra marzo e aprile. Experience a 4 mani di Matteo Sangiovanni è un calendario di eventi limited edition con tanti chef internazionali, sempre in evoluzione, con la finalità di offrire al pubblico altri spettacoli di filosofia e arte culinaria, direttamente dalle concezioni proprie di tanti chef che stanno scrivendo la storia della gastronomia italiana.

La serata del 6 marzo con Barrale è proseguita nel tipico scenario delle atmosfere di Experience, tra eleganza, sofisticata sorpresa e prelibatezza. Gli ospiti presenti hanno manifestato allegria ed entusiasmo, in un clima di relax e coinvolgimento.

cena a 4 mani

Le sei portate, in elegante successione, hanno celato sorprese inaspettate in un menu con pairing all’altezza dei piatti, abbinamenti e preparazioni narrate fascinosamente dal maître e dal sommelier. Del resto una delle caratteristiche suggestive dei ricercati percorsi di Experience è la narrazione, voluta da Matteo Sangiovanni, e affidata al maître. Un menu, tutto in una storia, che rievoca il passato, anticipa i tempi, racconta origini e provenienza di materie prime e tradizioni. Svela filosofie con attenzione, senza eliminare il mistero che si rinnova in ogni serata e ad ogni passo.

I nuovi incontri, il calendario d’eccezione

Il 31 marzo sarà la volta dello chef Michele Deleo per proseguire il 21 aprile con Sergio Mei e concludere per questa stagione l’11 maggio con Giuseppe Stanzione. Le cene “a quattro mani” dello chef Matteo Sangiovanni saranno un continuo percorso esperienziale, per attrarre e catalizzare il meglio della cucina campana e italiana. 

Una forte ambizione, quella di Sangiovanni, rappresentare in questi incontri la cultura italiana e regionale del cibo e i suoi valori, ancora da scoprire, in un vero percorso di condivisione. E se il percorso si rivela anche identitario, immagine del territorio, allora è anche in tutta evidenza una promozione che funziona ed un rispecchiarsi affettivo per tutti. Come il costume, il genio dell’improvvisazione degli chef, tutta estetica filosofica che mista al piacere e al gusto è collante sociale e rappresenta la vera anima di un popolo, di un territorio.

A Le Radici Experience si fa identità, cultura, sociologia, si fa memoria della storia del territorio. Un progetto a cui prestare molta attenzione.

Anteprime di Toscana: Vino Nobile di Montepulciano – un viaggio ai confini del gusto

di Alberto Chiarenza

Anteprime di Toscana: Vino Nobile di Montepulciano 

Sono le otto del mattino, autostrada del Sole, l’aria è frizzante e il traffico scorrevole. Sto per immergermi tra le splendide colline senesi. Tutto è fermo, tenui i colori e sinuose le linee del paesaggio. Curva dopo curva la sensazione di benessere mi assale e riempie l’anima delle stesse sensazioni, sin da subito. La mia direzione? Montepulciano. 

Il borgo toscano in provincia di Siena è celebre per il suo Vino Nobile di Montepulciano, uno dei più pregiati della Toscana.

Attraversare l’antica porta in pietra, per poi arrampicarsi sulle viuzze ripide piene di negozi, bar e botteghe, fino ad arrivare alla Piazza Grande: qui il tempo sembra si sia fermato al Rinascimento. Nel centro storico i palazzi con le famose cantine sotterranee pronte ad accogliere sia il turista, che il semplice appassionato di vino, mostrando i propri tesori fatti di antiche botti e di memoria liquida. Luoghi che lasciano a bocca aperta! Vorrei rimanere qui, sembra proprio il posto adatto a me…

Ma non c’è tempo da perdere, alla Fortezza Medicea sta per iniziare l’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano 2023.

Un evento ricorrente, dove i produttori presentano le nuove annate delle tipologie previste dal Disciplinare alla stampa, ai compratori e ai professionisti del settore vitivinicolo. La perfetta organizzazione è a cura del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, pronto a dar voce alle esigenze dell’intero comparto.

Si svolge tipicamente a febbraio, per consentire di degustare le nuove annate prima che vengano immesse sul mercato. Durante l’evento, i partecipanti hanno l’opportunità di assaggiare vini diversi da numerosi produttori, apprendendo le caratteristiche salienti delle diverse annate.

Anteprima Vino Nobile di Montepulciano è anche l’occasione per celebrare la storia e le tradizioni enologiche di queste terra, del Sangiovese, il cui clone viene qui denominato Prugnolo Gentile, noto per dare prodotti eleganti, dal grande equilibrio e capacità di invecchiamento.

L’evento si è svolto dal 18 al 20 febbraio, alla presenza di ben 45 produttori con banchi di degustazione disposti su due piani. Denominatore comune: l’assoluta qualità e l’attenzione verso un’agricoltura più sostenibile. Presenti molti marchi storici, ma anche giovani vigneron pronti a testimoniare come l’innovazione vada sempre di pari passo con la tradizione.

Non sono mancate sorprese, conferme e qualche novità. Vini accomodanti in cui le caratteristiche del Sangiovese complesso e fruttato, con sentori di frutti di bosco, ciliegia, prugna, spezie e talvolta anche note floreali, l’hanno fatta da padrone. Tannini mai invadenti, ben gestiti, con una buona vena di acidità a supporto.

Qualcuno opera in assoluta purezza, qualcun altro utilizzando un saldo (consentito) di uve rosse tra Cannaiolo, Colorino, o ancora vitigni internazionali come Merlot, Syrah, Cabernet Franc o Cabernet Sauvignon. Vitigni che influiscono, a mio giudizio a livelli marginali sull’apporto finale di colori, estratto e aromi.

Le aziende visitate sono state nell’ordine:

Cantina Contucci

Un particolare ringraziamento va ad Andrea Contucci per la disponibilità e la cortesia che mi ha riservato durante la visita e l’assaggio dei suoi meravigliosi vini Rosso di Montepulciano e Vino Nobile di Montepulciano (annata, Riserva, Selezione Pietra Rossa, Mulinvecchio e Palazzo Contucci).

Cantine Dei

Imbarazzo della scelta nelle proposte comprese tra il Rosso di Montepulciano, il Vino Nobile di Montepulciano (annata, Madonna della Querce, Riserva Bossona) e il talvolta dimenticato dalle cronache Vin Santo di Montepulciano.

Il Molinaccio di Montepulciano 

Con i suoi eleganti e gustosi Rosso di Montepulciano “IL GOLO” – Vino Nobile di Montepulciano “LA SPINOSA” – Vino Nobile di Montepulciano Riserva “LA POIANA” – Vino Nobile di Montepulciano Riserva “LA DUEMILADICIASSETTE”

La Braccesca

Presente con il Rosso di Montepulciano “SABAZIO”, il Vino Nobile di Montepulciano ed il Vino Nobile di Montepulciano Riserva “VIGNETO SANTA PIA”

Poliziano

Un grande protagonista con il Rosso di Montepulciano, il Vino Nobile di Montepulciano, i cru Vino Nobile di Montepulciano “ASINONE” e Vino Nobile di Montepulciano “LE CAGGIOLE”.

Il Macchione

Simone mi ha colpito per la passione con cui mi ha parlato dei suoi vini, veramente interessanti. In particolare il Rosso di Montepulciano 2021, il Vino Nobile di Montepulciano (Anteprima 2019, 2018 e 2017) da fermentazione in vasche di cemento poi affinamento per 30 mesi in legno. Infine il Vino Nobile di Montepulciano Riserva “VIDURE” 2016.

La storia del Vino Nobile di Montepulciano è molto antica, risale all’epoca etrusca; furono i Romani a portare la cultura del vino nella regione. Il vino ha iniziato ad acquisire importanza nel Rinascimento, quando era considerato un prodotto di prestigio consumato dalle classi nobili. Nel 1549, infatti, il poeta e letterato Poliziano lo menziona in una sua opera, definendolo, appunto, “vino nobile”.

Nel XIX secolo divenne sempre più apprezzato nelle corti di tutta Europa per la sua alta qualità e serbevolezza. 

Nel 1966 arriva la promozione a DOC (Denominazione di Origine Controllata) e nel 1980 a DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), massimo riconoscimento di qualità in Italia.

Anche il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha posto le basi per sottozone specifiche o UGA, ribattezzate “Pievi”, lungo i crinali delle quattro principali aree vocate a Nord, Sud, Est e Ovest. Veri e propri microclimi in cui ogni vignaiolo esprime la sua creatività e sapienza nel fare vini unici e non comparabili.

Immancabile l’abbinamento con il cibo e, perché no, con un bel piatto fumante di pici al ragù di cinghiale?

Slow Wine Fair 2023

di Adriano Guerri

Slow Wine Fair 2023


A  Bologna dal 26 al 28 febbraio si è svolta la seconda edizione di Slow Wine Fair.

Un evento organizzato da BolognaFiere e Sana, Salone del Biologico e del Naturale, con la direzione di Slow Food. La location era facilmente raggiungibile in auto, di fronte al quartiere fieristico, con un ampio parcheggio coperto al costo di 5 euro per l’intera giornata.

Due interi padiglioni dagli ampi spazi e ben 750 aziende vitivinicole presenti, suddivise per regioni e talvolta, per distribuzioni provenienti da ogni parte del Bel Paese e da 21 Paesi esteri. In questa edizione v’era anche uno angolo dedicato appositamente a distillati e liquori.

A sinistra l’autore Adriano Guerri

Tantissimi buyers, eno-appassionati e operatori professionali hanno varcato la porta di Bolognafiere per avvicinarsi ai banchi d’assaggio evitando lunghe attese. Molti punti di ristoro per uno snack veloce, che nelle ore di punta sono stati presi letteralmente d’assalto.

Tante le Masterclass che hanno arricchito e reso la kermesse davvero interessante.

Un programma ricco, ma si sa, il tempo è tiranno e nel poco avuto a disposizione ne è valsa la pena fermarsi al banco d’assaggio di:

Nominé-Renard Champagne Brut Aoc Da uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, color paglierino brillante e perlage fine e persistente. Racconta di fiori bianchi, zagare, pompelmo e petit patisserie. Sorso fresco, sapido e duraturo.

Tenuta La Viola Albana Secco “In terra” 2021 Nuance dorate, sprigiona immediati sentori di zafferano, pesca, mango e nocciola. Al palato è  sapido e pieno, con sottile presenza di mordenza data dalle catechine.

Ceratti Greco di Bianco Doc 2021 Paglierino brillante, con note olfattive di erbe di campo, miele, agrumi ed albicocca su finale da mandorla dolce. Coerente al gusto, fresco e avvolgente con buona lunghezza.

Le Piane BiankΩ – Vino bianco 2021 Ottenuto dalle uve del vitigno autoctono Erbaluce, mostra un colore giallo intenso con riflessi dorati, liberando eleganti sentori di fiori alpini secchi, miele e pera. Bocca fresca e dinamica, con scie sapide e di frutta secca.

Le Piane Boca Doc 2019 Nebbiolo 85% e Vespolina 15 % – rosso rubino marcato con riflessi tendenti al granato. Chiare sensazioni da frutti di bosco, viola mammola, melagrana, ai quali segue una vena terziaria di tabacco e note balsamicità che prosegue dritta al palato. Un vino suadente dai tannini integrati, quasi infinito.

Diego Conterno Barolo Docg Ginestra 2018 Granato di carattere, con evidenti richiami di rosa canina, ciliegia e lamponi cui seguono sfumature complesse di noce moscata, polvere di caffè e china. Tannino morbido ed elegante che va di pari passo con la sua sapidità. Lungo e scorrevole.

Panizzi Pinot Nero  Igt Ermius 2019 rubino vivace, accompagnato da una bella trasparenza tipica del Pinot Nero. Profumi delicati e accattivanti che rimandano a note di tabacco, frutti di bosco e gelsomino. Piacevole ed elegante non stanca mai.

Bouchard Père & Fils Volnay Taille Pieds Aoc Premier Cru 2018 Rubino quasi trasparente, ventaglio olfattivo da lampone , ribes, mora, ciclamino e note di sottobosco. Avvolge con leggiadria, sapido e durevolezza. Che vino da degna chiusura di Slow Wine Fair 2023!

Le considerazioni finali su Chianti Classico Collection 2023 a cura di Alberto Chiarenza

di Alberto Chiarenza

Il Chianti Classico è tra le Denominazioni più famose e riconoscibili al mondo. Vini prodotti nel cuore della Toscana, baricentro della cultura enogastronomica italiana.

L’edizione 2023 di Chianti Classico Collection ha visto come location la Stazione Leopolda a Firenze nelle giornate del 13 al 14 febbraio. Il primo giorno è stato dedicato agli operatori del settore e della stampa, per la presentazione delle nuove annate e delle nuove Unità Geografiche Aggiuntive (in sigla UGA).

Dopo un approfondito studio sulle caratteristiche pedoclimatiche e culturali dei vari territori, la denominazione storica, che lambisce in parte o per intero l’areale di 8 comuni posti tra Siena e Firenze, è stata a sua volta suddivisa in 11 sottozone, con una proposta di modifica del disciplinare per quanto concerne solo la tipologia Chianti Classico Gran Selezione.

Una giornata intensa dedicata all’approfondimento delle Cantine del Chianti e anche agli incontri con i produttori  e delle loro unicità volte a dare un prodotto iconico, con un  vitigno particolarmente vocato alla produzione di vini di pregio, il vitigno più famoso della Toscana: il Sangiovese

Per disciplinare il Chianti Classico DOCG deve contenere almeno un 80% di Sangiovese e il restante 20%, si possono utilizzare uve a bacca rossa approvate dalle direttive regionali. Il vignaiolo è libero di vinificare secondo le norme rispettando i blend o proponendo il Sangiovese in purezza.

Il Chianti Classico è conosciuto per il suo gusto fruttato, speziato e tannico tradizionalmente fresco, che si sposa bene con i piatti della cucina toscana, in particolare con la celebre carne Chianina o quelli a lunga cottura come il peposo.

Viene spesso invecchiato in botti di legno, che gli conferisce note terziarie e maggior complessità. Le bottiglie sono facilmente riconoscibili grazie al loro distintivo con il Gallo Nero simbolo del Consorzio Vino Chianti Classico.

Venne fondato nel 1924 per proteggere e promuovere il vino e la sua zona di produzione. Oggi rappresenta oltre 500 produttori di vino e lavora per garantire la qualità e la reputazione del marchio e le esportazioni all’estero vivono un momento di grazia.

Un successo condiviso con la filiera produttiva presente all’evento rientrante tra le Anteprime di Toscana, con oltre 200 produttori e 700 etichette nell’assaggio delle nuove annate.

Un grande successo!

Evento “La Sardegna di Vinodabere” – la prima parte delle interviste ai suoi protagonisti

di Luca Matarazzo

Ottima riuscita a Roma per la prima edizione dell’evento La Sardegna di Vinodabere.

La possibilità per conoscere il potenziale immenso di un territorio ancora da scoprire, soprattutto in alcune sfumature sublimi. Tante le tipologie presenti, tra Vermentino, Cannonau, Bovale Sardo (o Muristellu) e chi più ne ha…

Tanti i protagonisti a cominciare dagli organizzatori: in primis il Direttore Responsabile di Vinodabere Maurizio Valeriani e poi i numerosi produttori presenti, che hanno voluto dedicare uno spazio del prezioso tempo a disposizione per essere intervistati ai microfoni di 20Italie.

Riportiamo un estratto delle voci raccolte, espressioni di territori, uomini, laboriosità.

Da sinistra i giornalisti Maurizio Valeriani, Dario Cappelloni, Antonio Paolini

<<Maurizio Valeriani, l’impressione è quella di un evento davvero unico nel suo genere>>

Risponde il Direttore: <<personalmente cerco di raccontare la Sardegna da oltre 20 anni, ultimamente anche con le edizioni della Guida Vini proposta dalla testata enogastronomica Vinodabere. L’esigenza concreta e pienamente soddisfatta di comunicare territori nella Capitale, ove transita ben il 20% del mercato nazionale. Tre Masterclass sold-out (Sulcis, Mamoiada e Mandrolisai) e straordinaria affluenza di pubblico ai banchi d’assaggio. Il primo, spero, di una lunga serie di eventi su una delle regioni più affascinanti d’Italia>>.

Enrico Esu

Enrico Esu dell’Azienda Agricola Enrico Esu (Nerominiera) ci narra delle vigne di Carignano del Sulcis, cresciute a contatto con le sabbie marine ed il vento di maestrale che sferza dalle coste dell’isola di Sant’Antioco verso Carbonia.

<<Il nostro territorio consente ancora una coltivazione a piede franco pre-fillossera. La sabbia rappresenta il terreno povero sul quale si adatta bene un vitigno vigoroso come il Carignano. Io coltivo con onore le vecchie vigne impiantate da mio padre e da esse ne ricavo un vino strutturato, che fa delle eleganti note fruttate il suo emblema. La pura espressione del varietale la conservo intatta grazie alla vinificazione in acciaio, anticipando la vendemmia ed ottenendo maggiori freschezze e bevibilità>>.

Raffaele De Matteis

Infine, a conclusione di questa prima tranche di interventi, abbiamo il parere illustre di Raffaele De Matteis Presidente della Cantina Sociale Sant’Antioco – Sardus Pater del Sulcis. A lui abbiamo chiesto cosa pensa del sistema delle Cooperative Vitivinicole sarde, meglio sviluppato ed organizzato di altre realtà.

<<La nostra Cooperativa nasce nel 1949 dalla volontà di pochi soci conferitori nel cercare di rendere economicamente vantaggiosa la produzione di uva e di vino. Con l’arrivo delle nuove leve, dotate della forza della gioventù, si sono aggiunte linfa ed energie vitali per l’intero comparto. Si crede fortemente nel motto “l’unione fa la forza” con lo spirito adatto a far bene, oggi come ieri.

A presto per un altro giro di interviste su 20Italie.

PITTI TASTE – il racconto e le interviste di 20Italie

di Alessia Benincasa

PITTI TASTE SI RICONFERMA LA FIERA DELL’ARTIGIANATO D’ECCELLENZA MADE IN ITALY

Tante conferme per il PITTI TASTE, ad iniziare dalla location suggestiva di Fortezza dal Basso, che per il secondo anno di seguito ospita la Fiera delle nicchie d’eccellenza Made in Italy.

Firenze, culla della bellezza e della cultura italiana, ha ospitato 538 aziende e oltre 7.000 operatori del settore intervenuti da oltre 50 paesi, con un afflusso del +40% rispetto a un anno fa.

Degli oltre 500 espositori, il 90% erano già presenti nell’edizione precedente, a riprova che la nuova scenografia è stata apprezzata dai protagonisti e dai buyers, rappresentativi delle più importanti insegne da tutto il mondo, soprattutto dai mercati emergenti. Le presenze migliori sono quelle di Francia (+46%), Stati Uniti (+53%), Regno Unito (+28), Olanda (+66%), e Austria (68%).

Abbiamo intervistato Agostino Poletto, Direttore Generale di Pitti Immagine, che ha ribadito la forte vocazione del PITTI TASTE a rappresentare l’evento italiano di riferimento per l’artigianato d’eccellenza e per le aziende di nicchia che portano agli occhi del mondo il valore unico della qualità italiana e di tradizioni familiari che si sposa al dinamismo e all’eleganza delle nostre imprese.

Oltre 10.000 visitatori, infatti, hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza di gusto e di storie di successo.

Aziende come Acquapazza Gourmet, storici produttori della pregiata colatura di alici di Cetara, sono considerate le “vecchie guardie” della Fiera, presenti sin dalla prima edizione con un racconto che accoglie uno sguardo più ampio e globale sul significato di qualità italiana.

Ad unanime consenso si aggiungono voci di aziende di più recente nascita nel panorama dell’agro-artigianato, come I Segreti di Diano, che trovano nel PITTI TASTE una delle opportunità più interessanti nello scenario italiano.

E ancora: abbiamo ascoltato i feedback di Pastificio dei Campi, solida realtà della denominazione Pasta di Gragano IGP, un vanto italiano nel mondo; l’importante lavoro sul biologico di Inserbo, storica azienda conserviera di tradizione familiare nell’agro nocerino-sarnese.

Infine, abbiamo vissuto il Cilento e le sue bontà mediterranee con Santomiele, per terminare con la famosa nocciola piemontese che dà vita agli scrigni golosi di Tastelanghe.

Grande merito del PITTI TASTE è quello di aver reso i prodotti delle piccole eccellenze artigianali italiane un evento contemporaneo, cool, grazie anche ai tanti eventi svoltisi nella Unicredit Arena e dentro la città con i Fuori di Taste!.

Il PITTI TASTE è una fiera che nel tempo è diventata propagatrice di tendenze e veicolo dei valori di riconoscibilità, eleganza, bellezza e bontà che rendono la cultura italiana unica nel mondo.

Interviste video realizzate per 20Italie a cura del giornalista Milko Chilleri.