5STARWINES & WINE WITHOUT WALLS 2022

Verona, 4 aprile 2022
960 vini ricevono il riconoscimento internazionale di 5StarWines & Wine Without Walls 2022
e saranno presto inclusi nella sesta edizione della guida ufficiale 5StarWines – the Book
Al termine della sesta edizione di 5StarWines & Wine Without Walls, tenutasi dall’1 al 3 aprile a Verona, Verona fiere ha annunciato la selezione di 960 vini sugli oltre 2300 campioni valutati.
Va a Terre Cortesi Moncaro lo speciale Trofeo “Gran Vinitaly 2022 – Cantina dell’anno”.
Per la sezione “green” della Selezione, è Vini Centanni ad aggiudicarsi il più alto riconoscimento. Vini e produttori selezionati beneficeranno di speciale promozione lungo tutto l’arco dell’anno a cominciare già da Vinitaly 2022 (10-13 aprile).
I vini assegnatari dei Trofei 5StarWines & Wine Without Walls 2022.
www.5starwines.it
Si è chiusa, ieri, domenica 3 aprile, l’annuale selezione enologica di Verona fiere
5StarWines & Wine Without Walls. In totale sono stati selezionati 960 vini, rispettivamente 651 per la sezione dei vini convenzionali 5StarWines e 309 per Wine Without Walls, la sezione dedicata ai vini certificati biologici, bio-dinamici o prodotti da aziende che aderiscono a speciali protocolli di sostenibilità (liste complete in calce). Sono questi i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90/100 in seguito alla degustazione alla cieca operata dalla giuria
internazionale dell’evento.
Circa 70 esperti – scelti tra Master of Wine, Master of Sommelier, diplomati WSET, Italian Wine Ambassador e Expert certificati dalla Vinitaly International Academy, enologi e giornalisti hanno esaminato, commentato e valutato le oltre 2300 referenze iscritte.
Tra i vini e i produttori selezionati, quelli che hanno ottenuto i migliori risultati sono stati altresì insigniti di un ulteriore Trofeo, menzione speciale assegnata durante il terzo giorno di esame dal panel dei General Chair.
Di seguito la lista dei Trofei per la sezione 5StarWines.


CANTINA DELL’ANNO – GRAN VINITALY 2022
TERRE CORTESI MONCARO
MIGLIOR VINO ITALIANO – BANCO BPM 2022
CANTINA DELLA VERNACCIA – Vernaccia di Oristano DOC Riserva “Judikes” 2008
97/100


MIGLIOR VINO BIANCO
TERRE CORTESI MONCARO – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore “Fondiglie” 2021
95/100


MIGLIOR VINO ROSATO
AZIENDA AGRICOLA FEDERICI DI GIULIO FEDERICI – Liguria di Levante IGT Vermentino Rosato “Prima Brezza”
2021
93/100


MIGLIOR VINO ROSSO
MARCHESI CATTANEO ADORNO GIUSTINIANI – Gabiano DOC Riserva “A Matilde Giustiniani” 2015
96/100
MIGLIOR VINO FRIZZANTE
AZIENDA AGRICOLA PEZZUOLI – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP Frizzante Semisecco
“Pietrascura – Riservato agli amici”
93/100


MIGLIOR VINO SPUMANTE
TERRE DI SAN VENANZIO FORTUNATO – Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze Spumante Brut 2020
96/100


www.5starwines.it
MIGLIOR VINO DOLCE
CANTINA TOBLINO – Trentino DOC Vino Santo “Puro” 2000
96/100


BEST WINE DISTRIBUTED BY FERROWINE
PARIDE IARETTI & C. – Gattinara DOCG “Vigna Valferana” 2017
96/100


Questi invece i Trofei riferiti alla sezione Wine Without Walls:

MIGLIOR CANTINA WINE WITHOUT WALLS 2022
VINI CENTANNI
MIGLIOR VINO BIODINAMICO
MONTECAPPONE – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore Vino Biologico “Ergo” 2020
92/100


MIGLIOR VINO BIOLOGICO
CANTINE VOLPI – Colli Tortonesi DOC Timorasso Vino Biologico “Derthona La Zerba” 2020
96/100
MIGLIOR VINO SOSTENIBILE
AZIENDA VINICOLA ATTILIO CONTINI – Vernaccia di Oristano DOC Riserva “Antico Gregori” 1979
96/10

Lista dei selezionati per 5StarWines:
https://www.5starwines.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/04/Classifica2022_5StarWines_ITA.pdf
Lista dei selezionati per Wine Without Walls:
https://www.5starwines.it/wordpress/wp-content/uploads/2022/04/Classifica2022_WWW_ITA.pdf

Piccoli Indiana Jones alla scoperta della natura

È questa la proposta dell’Hotel Bad Ratzes membro dei 25 Familienhotels Südtirol.
A Siusi allo Sciliar, il paradiso per i bambini con entusiasmanti proposte outdoor e indoor.

Programmi organizzati a misura di famiglia con un occhio di riguardo ai piccoli ospiti che potranno provare nuove esperienze in solitaria tra uscite nei boschi, appostamenti dietro gli alberi, piedi nei ruscelli, passeggiate sotto le stelle e camminate all’alba per vedere il sorgere del sole sullo Sciliar.
Un vero sogno, anche per i genitori, che riescono a dedicare qualche ora a se stessi in altre attività. Bressanone, 1 aprile 2022 – Sia un weekend, o una settimana di completo relax, da aprile in poi scegliere la meta giusta per la vacanza in montagna è semplice grazie alle proposte dei Familienhotels Südtirol, le strutture kids friendly con tante idee per i più piccoli.
Location ideali che offrono programmi per una vacanza formato famiglia all’insegna della natura.
L’Hotel Bad Ratzes del gruppo è il luogo perfetto per giocare con gli animatori nei prati, inseguire le orme degli scoiattoli, bagnarsi i piedini nei ruscelli, nascondersi tra gli alberi, ritrovarsi sull’erba, passeggiare sotto le stelle e camminare all’alba per vedere il sorgere del sole sullo Sciliar. 
Il quattro stelle a Siusi allo Sciliar è un paradiso nelle Dolomiti, a misura di bambino, con programmi per i bimbi e la famiglia, momenti ricreativi, attività ludiche e sportive; il tutto a stretto contatto con la natura.
Per le giornate piovose, invece, grandi gli spazi indoor.
La programmazione è ben scandita e, per l’intera giornata, i genitori possono lasciare i piccoli con le preparate assistenti e rilassarsi con uscite in mountain bike o e-bike, fare un po’ di trekking e al rientro rilassarsi nella SPA, perdersi nella lounge per un aperitivo o al ristorante per una cena a due. Il giusto regalo per tornare dalle vacanze rigenerati. In mattinata si gioca all’aria aperta, nei prati e nel bosco per conoscere i folletti e gli animaletti.
All’ora di pranzo tutti insieme intorno al tavolo e, dopo una pausa, si ricomincia. In caso di maltempo, le attività si trasferiscono all’interno, nella “tana delle marmotte”. 
Per i bambini dai 4 agli 11 anni, il programma settimanale propone la caccia al tesoro, un laboratorio per costruire barchette e zattere da affidare poi al torrente, esplorazioni nei boschi e al laghetto per costruire una piccola diga o per avvistare rane, trote e girini. Per gli esploratori, la passeggiata alle rovine di Castelvecchio o sotto le stelle con le lanterne e il ritrovo intorno al falò.
Ma si può scegliere anche il workshop didattico con Anna l’esperta entomologa che accompagnerà i piccoli per realizzare l’hotel degli insetti e andare alla scoperta delle diverse specie.
Gli artisti possono dilettarsi a dipingere la propria tela con Heidrun, la creativa della location e gli sportivi invece scendere in campo per sfidarsi a calcio e a pallavolo, oltre a poter partecipare all’arrampicata con guida alpina esperta sulla parete rocciosa di Castelvecchio, a due passi dalll’hotel. 
Per i più grandicelli, dai 12 anni in su,ogni mattina escursioni avventurose: ai laghetti di Fié con giro in barca, all’Alpe di Siusi per una passeggiata e rientro con le carrozze trainate dai cavalli. Non mancano tornei di pallavolo e di calcio, slackline, e-bike tour con Herbert, falò con pane e marshmallow sotto il cielo stellato. E se il tempo fa i capricci, gli spazi interni offrono altre piacevoli attività sportive oppure giochi da tavolo nella “bridge room” e, nell’area Junior, anche il tavolo da biliardo.
Per tutta la famiglia le gite guidate a piedi, in mountain bike o in e-bike.
La domenica alle malghe Sanon e Schgaguler con visita a lama, capre, pecore, cavalli e conigli. Lunedì con la funicolare Rascesa, passeggiata e grigliata Würstel, e martedì escursione con la guida Roman per adulti e ragazzi.
Mercoledì il sentiero delle Streghe, all’Alpe di Siusi, il percorso lungo il quale si trovano case sugli alberi e una serie di attività ludico/didattico adatte per i bambini di tutte le età.
Non solo, infatti, tra un albero e l’altro, si potranno scoprire sculture in legno, case delle streghe e stazioni interattive.
La settimana prosegue con il programma del giovedì che, con la guida Roman, ci si potrà divertire in e-bike tour ai laghetti di Fié – malga Tuff – Hofer Alpl oppure Bad Ratzes – Alpe di Siusi – Panorama – Malga Alpenrose – Bulla – Passo Pinei – Bad Ratzes.
Venerdì passeggiata panoramica alla Malga Alpenrose all’Alpe di Siusi e, dal 15 giugno, al rifugio Vicenza.
Nel programma estivo sono previste camminate all’alba per vedere il sorgere del sole sullo Sciliar (2.467m), con colazione in vetta. Al termine di una giornata iperattiva, gli ospiti possono regalarsi momenti di relax nell’area benessere e massaggi per mamme, papà e bambini. Per gli adulti, infine, lezioni di yoga.   

Vallepicciola, la realtà vitivinicola nel cuore del Chianti Classico che unisce tradizione e modernità

Nel cuore del Chianti Classico nasce Migliorè, Rosso Toscana IGT 2018, massima espressione dei vitigni internazionali di Vallepicciola.
Vallepicciola presenta la prima grande novità del 2022: “Migliorè”, questo il nome del taglio bordolese (Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon in parti uguali) di altissima qualità e prodotto in tiratura limitata.
Castelnuovo Berardenga (SI), 14 marzo 2022 – In tutti i vini di Vallepicciola sono perfettamente riconoscibili  territorio, vitigni, e carattere dell’enologo;  tutto questo vale ancora di piu’ per  Migliorè,  Rosso Toscana IGT 2018, vero fiore all’occhiello dell’intera produzione.
Migliorè è la massima espressione dei vitigni internazionali e più strutturati di Vallepicciola spiega Alessandro Cellai, enologo e direttore generale dell’azienda.
Composto da tre grandi uve che, grazie al terreno, esposizione e microclima favorevoli, formano un “taglio bordolese” di altissimo livello». Il nome Miglioré deriva dal gioco di parole “miglior vino del Re”; il Re infatti contenuto sin dall’inizio nel logo dell’azienda, ne è diventato il simbolo.
I Vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra 370 e i 430 metri s.l.m., un suolo prevalentemente  calcareo e ricco di argilla che presenta anche tracce di galestro e alberese. Dopo la vendemmia, svolta nel mese di settembre, la fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio per un periodo di  circa 15  giorni a temperatura controllata, mentre la macerazione ha una durata di ulteriori 15-20 giorni. Successivamente alla svinatura, il vino viene trasferito in barriques di rovere francese dove svolge sia la fermentazione malolattica sia un periodo di affinamento pari a 24 mesi, al termine del quale affina per altri  8 mesi in bottiglia.Si presenta di colore rosso rubino intenso, al naso sprigiona un ventaglio aromatico che va dal mirtillo alla mora con note di pepe nero , spezie dolci, tabacco e cacao. Al palato si apprezza immediatamente la  grande struttura ma anche la straordinaria eleganza; tutto in perfetto equilibrio grazie ad una acidità perfettamente dosata e con un finale decisamente lungo.
Migliore’ 2018 trova il suo ideale accostamento culinario con il cervo o cinghiale alla cacciatora ma anche con pecorini di grande stagionatura.Il vino è prodotto in tiratura  limitata di 2.500 bottiglie oltre ad alcuni grandi formati  fino  al 12 lt  (Balthazar).
Migliorè Rosso Toscana IGT 2018 conferma ancora una volta l’alto livello qualitativo che caratterizza tutta la produzione di Vallepicciola dove tradizione e innovazione si fondono per dare vita a vini di altissima qualità che rispecchiano l’essenza delle colline nobili del Chianti Classico di Castelnuovo Berardenga.

 

Esperienza immersiva nel territorio della Valpolicella e del Lago di Garda in occasione di grandi e piccoli eventi organizzati a Villa Cariola

Non solo in vacanza, Villa Cariola offre l’opportunità di vivere e scoprire il territorio della Valpolicella e del Lago di Garda in occasione di un evento. Matrimoni, meeting aziendali, cene di gala, eventi intimi o grandi ricevimenti sono l’occasione perfetta per concedersi qualche giorno di relax nella splendida dimora storica e Boutique hotel 4 stelle a Caprino Veronese e per godersi al contempo un’esperienza immersiva grazie alle iniziative promosse dalla struttura.
 
Caprino Veronese (VR), 31 marzo 2022 – Matrimoni, meeting aziendali, cene di gala e workshop. A Villa Cariolasplendida dimora storica e Boutique Hotel 4 stelle a Caprino Veronese, ogni occasione è perfetta per concedersi un’emozionante esperienza immersiva tra lago, colline e vigneti. Il motivo? Villa Cariola non solo gode di una posizione strategica ai piedi del Monte Baldo e a soli 15 minuti dal Lago di Garda, ma è anche ambita location per l’organizzazione di eventi e per la ricca proposta di ospitalità e attività alla scoperta del territorio.
 
Dotata di numerose sale interne in stile settecentesco, terrazze panoramiche, una vista unica sulla Valpolicella e la disponibilità, in ogni fase dell’organizzazione, di una wedding planner, Villa Cariola è meta esclusiva per la celebrazione di matrimoni, tanto da essere stata premiata dal 2016 al 2021 con il Wedding Awards di matrimonio.com. La Sala Feste, con i suoi ampi e luminosi spazi, può accogliere fino a 200 persone e consente di accedere direttamente al suo interno con allestimenti ingombranti, auto e altre attrezzature. Per gli eventi più intimi, l’elegante Sala Note, con i suoi affreschi rinascimentali, può ospitare fino a 90 persone.
 
Le Sale della Villa e gli spazi esterni vengono allestiti su misura e attrezzati con le più moderne tecnologie, diventando location d’eccellenza anche per piccoli e grandi eventi aziendali, meeting, workshop e congressi. L’esclusivo ristorante interno, con l’offerta di una selezione di piatti della tradizione, rivisitati in chiave moderna, e cucina internazionale, è il fiore all’occhiello di Villa Cariola per l’accoglienza di cene di gala per oltre 400 persone.
 
Ad offrire professionalità ed assistenza in ogni fase dell’organizzazione, il manager della struttura Omar Gastaldelli che dichiara: «Ogni tanto mi viene chiesto come si fa ad organizzare eventi di successo. A questo sono solito rispondere che, anche dopo oltre 15 anni e migliaia di eventi organizzati, è la soddisfazione e la gioia dei nostri clienti, che apprezzano il nostro impegno e la nostra professionalità, che ci spinge a dare sempre il meglio. Sicuramente la passione è uno dei segreti del successo, ogni anno crescente, della nostra location, unita all’incredibile magia che questa dimora storica, immersa in un’oasi di verde e fiori, riesce a trasmettere ad ogni nostro ospite».
 
Villa Cariola regala l’occasione di vivere un’esperienza a 360 gradi, grazie anche agli eccellenti servizi in termini di ospitalità. Sono 36 le camere (tra suite, preziose junior suite e camere standard) e 100 i posti letto, che la struttura mette a disposizione di chi desidera trascorrere qualche giorno di relax e svago, oltre alla giornata del grande evento offrendo così l’opportunità di vivere e scoprire il territorio della Valpolicella e del Lago di Garda. Gli 8 ettari di parco, con piscina estiva olimpionica, Pool bar, sauna a legna a forma di botte e un’area dedicata agli amici a 4 zampe, costituiscono l’oasi di pace in cui gli ospiti possono vivere momenti di puro benessere.
 
Numerose, infine, le proposte di attività e soluzioni per chi ama storia e cultura, cibo e vino di qualità: oltre alle esperienze di degustazione al Ristorante Vecchia Doganache offre un’ampia selezione di specialità mediterranee e gardesane proposte dallo chef Davide Rangaioli, Villa Cariola invita gli ospiti ad immergersi nella natura delle colline tra il Lago di Garda e il Monte Baldo con emozionanti escursioni a piedi o tour in barca.

La riapertura di Oltremare con lo chef Alfonso Crisci

Presentata con una splendida serata dedicata alla stampa di settore la nuova stagione di Oltremare Rooftop, fine dining restaurant all’ottavo piano dell’Hotel Club Due Torri, nella splendida cornice della costiera amalfitana.

Progetto tutto al femminile quello delle fondatrici di Oltremare, Nadia e Anna Citarella, che hanno scelto di avvalersi dell’arte di Alfonso Crisci, chef napoletano dall’estro spiazzante e dall’energia inesauribile, che ama raccontare se stesso e i territori tramite la cucina. Innovare, tradurre e fare tradizione: un obiettivo unitario per lo chef, originario dei paesi vesuviani di Napoli, che ha spalle larghe ed un bagaglio di esperienze e cultura del food tra le più significative. è sua la genialità della cucina napoletana da cui proviene e nella quale si muoveva già da bambino. Tante sono le strade percorse dallo chef, non solo l’utilizzo e la promozione dei prodotti tipici locali, cardini già della dieta mediterranea: la maestria di Crisci va dall’amore per i prodotti basilari e genuini come il pane e l’olio d’oliva, quasi celebrati con rispetto, fino ai sofisticati menu di mare dove non solo troviamo la freschezza dei pescati, ma si scorgono anche profumi e sapori di montagna, con le produzioni gastronomiche dei vicini Monti Lattari. Creazioni che guardano lontano, i piatti di Crisci hanno alla propria base tutta la conoscenza della nostra storia in cucina, hanno l’accento mediterraneo che sa tradurre anche l’oltre confine. I tratti anche orientaleggianti dei suoi capolavori di sapore mostrano la padronanza e la maestria non solo in tema di gusto, ma verso uno spirito di curiosità che ha sempre animato Crisci con i suoi aggiornamenti continui, anche per la conservazione e il trattamento degli alimenti, e verso le sue ispirazioni sempre lungimiranti. Conosce il modo per espandere la propria cultura, conosce il modo per comunicarlo, lo Chef Crisci non è restringibile in una categoria che possa racchiudere il suo lavoro. “Mi accingo ad affrontare questa nuova stagione, in una nuova avventura, esattamente con la stessa passione che mi anima dall’inizio – afferma Alfonso Crisci – so di comunicare e dare veri messaggi in questi termini, nei miei piatti, spero che tutti possano “leggermi” in una mia creazione come in un’altra. È veramente il meglio di me”.

E così Oltremare riapre di nuovo le porte a queste bellezze multisensoriali che sono capaci di farsi vera esperienza, dai sapori, ai panorami straordinari, alle atmosfere che in terrazza tolgono il fiato: “Ci siamo di nuovo e siamo pronte a questa nuova stagione – ci raccontano le sorelle Anna e Nadia Citarella, madrine e titolari di Oltremare – abbiamo in pentola, è il caso di dirlo, tante novità, percorsi di gusto diversi, un calendario organizzativo di grande interesse, con il nostro chef abbiamo ideato un menu in cui è possibile che ognuno di noi si rispecchi, all’unisono. Abbiamo passione per la gastronomia, siamo custodi della cultura della costiera e anche quest’anno la rappresenteremo”.

La vera anima della serata si è espressa con una narrazione attenta e variegata delle creazioni dello chef, ognuna in una mise en place policromatica la cui ricercatezza estetica non ha mai smesso di stupire. Tra degustazioni e visioni, ora Oltremare è veramente pronta a spalancare finalmente quelle porte e ad accogliere la bellezza della costiera, proprio in tutte le sue espressioni: è la vera misura dell’impegno che Anna e Nadia Citarella sanno prendersi con professionalità dalla nascita di Oltremare.

microbioma suolo

Al Crea è di scena Il Microbioma del Suolo

I grandi cambiamenti a cui stiamo assistendo nel mondo dell’agroalimentare comportano, oggi più che mai, ulteriori riflessioni sulla necessità di innovare profondamente il modo di fare agricoltura. In questo contesto riconsiderare la gestione dell’ecosistema agrario diventa di primaria importanza.

Il concetto di Suolo Vivo (che ricorre nell’attualità del settore come un nuovo paradigma) ha in tutto questo un ruolo centrale ed è fondamentale sottolineare l’importanza del suo Microbioma. La rivoluzione Suolo è ufficialmente iniziata e anche in questo caso germoglia nella Piana del Sele, territorio avanguardista in fatto di agricoltura di cui abbiamo parlato spesso sulle pagine di 20Italie.

Il corso in scena al CREA di Pontecagnano

La conoscenza del Microbioma del suolo, e l’utilizzo dei suoi microrganismi è il tema principale del corso che si svilupperà in tre appuntamentia partire dall’11 marzo presso l’aula magna del CREA (Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo) di Pontecagnano. Durante il corso i partecipanti saranno catapultati nel microcosmo del Suolo analizzando le più importanti interrelazioni che avvengono tra i microrganismi benefici e le piante.

Il corso, organizzato da La Farmacia delle Piante di Pontecagnano in collaborazione con Il CREA e Biolchim Spa, si prefigge lo scopo di aprire la strada a questo nuovo modo di intendere l’agricoltura in cui la Biodiversità del Suolo diventa un “indice agronomico” da preservare e potenziare. Le relazioni tra le piante e i microrganismi si traducono in veri e propri dialoghi molecolari: una grammatica da leggere, capire e utilizzare.

Il corso sarà anche l’occasione per fare chiarezza su molti degli argomenti che riguardano il mondo dei Microrganismi utili tra cui i Fungi Micorrizici, il Biocontrollo dei patogeni e la Biostimolazione delle piante.

La nuova generazione de La farmacia delle piante, nelle persone di Simona Serena ed Eddy Gentile, ha creduto fin da subito in questo progetto, promuovendo la realizzazione del corso che sarà tenuto dal Prof. Vincenzo Michele Sellitto, esperto di Microbioma del Suolo e autore del Libro I Microrganismi Utili in Agricoltura (edito da Edagricole). Al suo fianco il dott. Massimo Zaccardelli e il dott. Catello Pane del CREA, con i loro importanti contributi scientifici e il Dott. Andrea Magliano, Tecnico di Biolchim, che arricchirà il corso con esperienze pratiche sull’uso dei Prebiotici e probiotici.

Un’occasione unica in cui la filiera può dialogare e condividere un approccio moderno e innovativo di comunicazione tecnico-scientifica.

Il corso sarà in presenza e per motivi relativi alle norme anti COVID il numero dei partecipanti sarà limitato.

Il programma dell’evento è disponibile sul sito del CREA e per richiedere informazioni sulle modalità di partecipazione è possibile scrivere all’indirizzo farmaciapiante@libero.it.

Siamo tutti coinvolti in questo processo di innovazione: dalla scienza di base a chi realizza e propone le soluzioni tecniche fino chi se ne fa messaggero tra gli agricoltori.

vincenzo michele sellitto

Vincenzo Michele Sellitto e il suo suolo “vivo”

Gli scienziati si dividono in due categorie: quelli che studiano la propria materia da ogni angolazione, con professionalità e meticolosità, e quelli che vanno oltre, scavano fino all’essenza stessa della materia, si mettono a sua disposizione e ricercano con essa un rapporto di scambio reciproco, simbiotico, quasi intimo. Vincenzo Michele Sellitto, agronomo italiano di riconosciuta fama internazionale, appartiene senz’altro a quest’ultima.

Oltre a insegnare come professore associato nella Universitatea de Stiinte Agricole si Medicina Veterinara in Romania, ricoprire il ruolo di Project Leader presso Biolchim spa, ottenere premi e riconoscimenti di alto livello, essere co-autore di un brevetto e firmare numerose pubblicazioni, nel tempo si è distinto in campo nazionale e internazionale per i suoi studi relativi al Suolo e alle Tecnologie per lo sviluppo e l’innovazione sostenibile in agricoltura, divenendo una vera e propria eccellenza italiana nel mondo.

Parlare con il professor Sellitto del suolo e della cruciale importanza che ricopre nella sostenibilità è a dir poco affascinante. Lo descrive come un essere vivente a tutti gli effetti, capace di respirare ed evolvere, ma anche di soffrire e ammalarsi, proprio come noi. Per Sellitto il suolo è, appunto, vivo.

Più che mai convinto del ruolo fondamentale che la cura del suolo ricopra nella sopravvivenza del nostro pianeta, Vincenzo Michele Sellitto è impegnato in moltissime attività di sensibilizzazione, rivolgendo le sue riflessioni sia ad un pubblico di esperti operatori del settore che, più in generale, a chi è desideroso di fare la sua parte nella tutela dell’ambiente. A questo proposito, oltre ai frequenti webinar che organizza sul territorio, ha pubblicato due libri: I microrganismi utili in agricoltura (2020) e Microalghe (e cianobatteri). I microrganismi fotosintetici in agricoltura (2021).

Flos Olei 2022, Mennella primo tra i best del mondo

L’uomo che sussurra alle olive, è il caso di dirlo, è Mennella che quest’anno conquista il primato per la guida Flos Olei, strumento di divulgazione delle eccellenti realtà produttive dell’olio extravergine di oliva, in tutto il mondo.

La zona compresa tra gli Alburni e il Calore è un’intera macchia verde: chiunque provasse a censire il numero degli ulivi si sentirebbe come un folle che prova a contare i granelli di sabbia, anche su una sola mano. Ci troviamo in un panorama suggestivo, dove si incontrano i venti, dove lo Scirocco lambisce gli Alburni e, tornando indietro, si unisce alle correnti fredde dell’Irpinia.

Le pale eoliche sono diventate di certo futuristiche, sembrano dei robot che dall’alto controllano tutto e che si ergono su un gigante buono, una piccola chiesa. Piccola solo di dimensioni, in realtà alimenta lo spirito di chiunque si fermi misticamente a contemplarla: ospita la statua lignea di una Madonna, quella dell’Ulivo. Da qui ha inizio un progetto interessante. Antonino Mennella e la compagna di vita Annamaria ogni anno fanno un piccolo miracolo, trasformando piccole Drupe in oro verde.

Compiti ben divisi: il braccio e la mente. Annamaria è il braccio e Antonino è l’anima, così come lo definisce proprio lei. Antonino Mennella è del resto ben noto per il suo attento lavoro, tutto l’anno gira tra le sue creature, come il medico condotto di un tempo girava tra i suoi pazienti per controllare lo stato di salute. Parla con le piante, ne riconosce le voci e solo quando l’equilibrio naturale lo consente, comincia l’attività nel suo piccolo laboratorio: un frantoio a due fasi. La Signora delle Drupe si occuperà di questa preparazione, un lavoro di squadra artigianale che sembra una danza. Seleziona le olive, con attenta analisi, scartando ancora manualmente tutte quelle che potrebbero compromettere il risultato. È un ritratto di amore: scrutano dal piccolo oblò le olive frante che girano lente nella gramolatrice, fino a raggiungere il separatore.

Così come un sacerdote tira fuori dal Tabernacolo le ostie per il sacramento della Comunione, ripetendo il miracolo di Cristo, così da quel piccolo incavo si manifesta un miracolo naturalistico, l’oro verde acquista luce. Questa è solo una piccola parte di un racconto più ampio, che avremo il piacere in seguito di raccontare in tutte le sue fasi. È la passione ad animarlo ed è il vero motivo per cui quest’anno Mennella vanta l’ennesimo riconoscimento, tra una selezione di 500 oli eccellenti provenienti da tutti i continenti. L’Itran’s di Mennella è l’olio dell’anno per la Flos Olei.

Pomodama: dove il pomodoro è protagonista

La Campania è una regione ricca di unicità, soprattutto nel settore agroalimentare. Sono molte le zone divenute famose anche grazie a prodotti tipici che riescono a proliferare per merito delle proprietà della terra su cui crescono. Non fa eccezione il pomodoro lampadina, un’esclusiva dell’area di Castellammare di Stabia, coltivato dall’Ottocento e ancora oggi come tradizione vuole dalla famiglia D’Auria, proprietaria dell’azienda agricola Dama.

Il profondo rispetto per questo prodotto, divenuto un’eccellenza italiana, ha radici lontane: una tradizione che si tramanda da generazioni, che rimane viva nei ricordi di chi da bambino giocava ad aiutare gli adulti nel processo produttivo e che, oggi, quel processo lo segue in prima persona e con lo stesso amore. Le rotazioni colturali, la concimazione naturale, l’autoriproduzione dei semi, la raccolta a mano e la totale assenza di correzioni con acido citrico fanno del “lampadina” un pomodoro unico, 100% bio e dal sapore inconfondibile.

Nella tenuta Dama il tempo sembra scorrere più lento, volutamente. Come scandito dal ritmo con cui maturano i pomodori. Perché la bontà non può nascere dalla frenesia, ma richiede attesa e pazienza. Una filosofia che la famiglia D’Auria raccomanda anche a tavola, perché utilizzare prodotti naturali e di qualità fa bene alla salute. In fin dei conti, siamo ciò che mangiamo.

Amalfi Lemon Experience

Profumo di limoni e aria di casa: questo è ciò che si respira quando si percorrono i sentieri tracciati dagli alberi dei terreni della famiglia Aceto, la maggiore produttrice di limoni dell’intera Costiera dopo la Seconda Guerra mondiale.

Qui, dove i limoni brillano di un giallo che sembra il sole riflesso, nasce il progetto Amalfi Lemon Experience, un viaggio per entrare in contatto con questa terra (chiamata amorevolmente dal produttore “il giardino”) così unica e incredibilmente fertile, per apprezzarne la storia ultracentenaria e scoprire l’amore e il rispetto che la famiglia Aceto gli riserva.

Un amore che si alimenta quotidianamente di cura ed attenzione nella coltura, di impegno costante nella sostenibilità e di rispetto per la biodiversità che caratterizza il territorio. Qui, nei poderi di Via delle Cartiere ad Amalfi, la coltivazione industriale è bandita. Qui la coltivazione è considerata al pari di un’arte.

Il progetto Amalfi Lemon Experience ha anche lo scopo di sensibilizzare i visitatori su un’esclusività del Made in Italy: lo “Sfusato Amalfitano”, una varietà di limone unica al mondo per qualità e caratteristiche, che va prudentemente preservata. Dai racconti delle guide che accompagnano gli ospiti durante il tour si scopre tutto il suo ciclo di vita, dalla coltivazione alla sua nascita, fino al raccolto.

La famiglia Aceto offre una vasta gamma di esperienze, tour e degustazioni, nel pieno rispetto delle restrizioni vigenti e della sicurezza di tutti gli ospiti, in una cornice paesaggistica mozzafiato. Non resta che lasciarsi trasportare dall’incanto di questa terra.