I vitigni di punta della Cantina San Michele Appiano

I vini da degustare per scoprire le migliori espressioni altoatesine delle cinque varietà.
Pinot Bianco, Pinot Nero, Sauvignon, Chardonnay e Gewürztraminer rappresentano i vitigni sui quali il winemaker Hans Terzer della Cantina San Michele Appiano, dopo un lungo processo di ricerca e progressiva evoluzione della viticoltura altoatesina, ha puntato per raggiungere l’eccellente qualità oggi riconosciuta a livello nazionale e internazionale. A rappresentanza di ognuno, Terzer suggerisce i vini San Michele Appiano da degustare per poter scoprire ed apprezzare la migliore espressione delle cinque varietà.

Pinot Bianco, Pinot Nero, Sauvignon, Chardonnay e Gewürztraminer. Sono questi i vitigni di punta della Cantina San Michele Appiano, realtà vitivinicola leader in Alto Adige che ad oggi conta 385 ettari vitati, distribuiti nel comune di Appiano e dintorni. È il perfetto connubio tra la zona di coltivazione, il clima, il terreno e il sapiente lavoro manuale dei 320 soci della cantina e del winemaker, ad aver permesso alle cinque varietà di esprimere al meglio il proprio potenziale, raggiungendo la straordinaria qualità che caratterizza tutti i vini San Michele Appiano.
 
Ognuno dei vitigni di punta della Cantina San Michele Appiano ha una storia che mette in evidenza l’importanza della natura, nell’offrire i presupposti per una produzione di qualità e dell’uomo, nel comprendere il modo migliore per metterla in atto.
 
Così è stato per il Pinot bianco, vitigno poco considerato in Alto Adige in termini di qualità alla fine degli anni ‘70, al quale si è potuto dare nuovo valore, grazie alla scelta di abbassare le rese e di migliorare la gestione del vigneto. Il vino che rappresenta al meglio questo vitigno è il Pinot Bianco Schulthauser, imbottigliato per la prima volta nel 1982: finemente fruttato e fresco, dotato di cremosa morbidezza e di spiccata acidità e ottenuto da uve provenienti dai vigneti in zona „Schulthaus“, sopra Castel Moos ad Appiano Monte, è oggi un vino tra i più conosciuti nel panorama altoatesino.

Il Sauvignon è il vitigno prediletto dal winemaker della Cantina San Michele Appiano. In un momento storico in cui in Alto Adige ve ne era pochissima traccia, Hans Terzer lo scoprì per puro caso, in un impianto situato in una piccola vallata accanto a un ruscello durante l’assaggio di uve di Pinot Bianco. Decise di lavorare le uve di Sauvignon separatamente e di iniziare un lungo processo di ricerca ed esperimenti, che portò il Sauvignon ad affermarsi così in tutta la regione. Il vino più famoso della Cantina San Michele Appiano è, non a caso, il Sauvignon Sanct Valentin: nato nel 1989 e prodotto con singole e selezionate parcelle situate sui pendii ai piedi del massiccio della Mendola, è il vino più importante della linea e il più premiato. Fruttato, con eccellente mineralità e persistenza, completo.

Il Pinot Nero è il vitigno più nobile e difficile con il quale la Cantina ha voluto mettersi più volte alla prova, consapevole dell’esistenza di terreni vocati, seppur giovani, nella zona di Appiano Monte, che avrebbero risposto positivamente alle esigenze di questa particolare varietà. Nel 1995 il Pinot Nero entra ufficialmente nel marchio Sanct Valentin, diventando il vino rosso più importante della Cantina: prodotto solo con uve delle vigne migliori e delle piante più antiche, il Pinot Noir Riserva Sanct Valentin si distingue per struttura, equilibrio e tannini fini e possiede uno straordinario potenziale di invecchiamento.

La scelta di seguire una strategia basata su “rese improntate sulla qualità”, si rivelò vincente anche nel caso di un altro vitigno internazionale a bacca bianca, lo Chardonnay. In merito a quest’ultimo, Hans Terzer capì che la coltivazione in collina non permetteva al vitigno di esprimersi a livelli qualitativamente eccellenti e così, grazie alla decisione di abbassare gli impianti ad un’altitudine di 400 m, ebbe l’opportunità di essere tra i primi enologi altoatesini ad imbottigliare lo Chardonnay in purezza. Le uve che danno vita allo Chardonnay Sanct Valentin provengono da microzone selezionate del comune di Appiano e, proprio per questo, il vino è dotato di notevole fragranza ed eleganza, oltre ad un eccellente potenziale di invecchiamento.
Tra i vitigni più coltivati della regione e tra i più memorabili nel pa

norama viticolo mondiale, il Gewürztraminer è stato riconosciuto ben presto dalla Cantina San Michele Appiano come la varietà caratteristica per eccellenza, grazie all’intensa natura aromatica delle sue uve. Nel 1986, infatti, il Gewürztraminer entra nel marchio Sanct Valentin: il Gewürztraminer Sanct Valentin si caratterizza per un bouquet intenso e complesso, ricco di profumi e aromi fruttati e speziati. Si distingue per piacevolezza e garantisce anche dopo molti anni una beva incantevole.
Tutti i vini monovitigno di San Michele Appiano rispecchiano la profonda conoscenza delle molteplici e diverse varietà. Una conoscenza che Hans Terzer non smette mai di perfezionare, promettendo brillanti produzioni future che sapranno stupire winelovers ed appassionati.

Quellenhof See Lodge

Esperienze eno gastronomiche al Quellenhof See Lodge

Al cinque stelle Quellenhof See Lodge a San Martino in Val Passiria in Alto Adige, il benessere passa anche per il palato. Accolti negli ambienti raffinati ed eleganti del fine dining underwater restaurant, del Ristorante Panoramico e del Bistrot, gli ospiti possono scoprire piatti di stagione creativi e degustare vini speciali. L’executive chef Michael Laimer e la sua brigata di cucina, il maître e sommelier Matteo Lattanzi con i suoi sommelier, conducono gli ospiti in un viaggio enogastronomico che regala piacere ed equilibrio ad anima e corpo. La BalanceCUISINE è una proposta raffinata e leggera, capace di sorprendere a ogni portata a base di pesce fresco.

San Martino in Val Passiria, 29 giugno 2022 – Arrivare, sentirsi bene, rilassarsi. Il motto del nuovo Quellenhof See Lodge a San Martino in Val Passiria, vicino a Merano. Il cinque stelle adults only propone un ambiente unico di ispirazione tropicale, ma con vista sulle cime delle montagne circostanti. Una miscela perfetta tra atmosfera maldiviana e magia dei paesaggi alpini. In uno dei più piccoli hotel a cinque stelle dell’Alto Adige, la filosofia del BalanceLIVING, all’insegna del lusso, della pace e del relax, passa anche per l’offerta eno gastronomica. Luoghi di una bellezza originale e dal design moderno, l’underwater restaurant, il Ristorante Panoramico e il Bistrot, accolgono gli ospiti con menu e carta dei vini di eccellenza. Guidata dall’executive chef Michael Laimer, la piccola brigata di cucina regala agli ospiti gioielli per il palato.

UNDERWATER RESTAURANT
L’offerta varia a seconda del ristorante che si sceglie e i menu sono decisi dall’executive chef. «In cucina applichiamo la filosofia del See Lodge», racconta Michael Laimer. «La nostra BalanceCUISINE è sempre di stagione e leggera, con prodotti altoatesini, di altre regioni italiane e internazionali per soddisfare i gusti di tutti gli ospiti. La semplicità ricca di gusto è la protagonista dei nostri piatti. In particolare nell’underwater restaurant ogni piatto è fatto di pochi ingredienti, talvolta addirittura uno solo, ma caratteristici per sapore, provenienza, modalità di preparazione e presentazione». Nell’underwater restaurant il menu a base di pesce è una continua evoluzione, a seconda della disponibilità degli ingredienti freschi.

IL RISTORANTE PANORAMICO E IL BISTROT
«Al ristorante Panoramico, inveceil menu del giorno propone una selezione di piatti, dal gusto unico e ricercato, perfetti per una pausa attenta a offrire una carrellata di sapori e di gusti decisi e alternativi» spiega Michael Laimer. La carta propone anche piatti classici, tra cui un pesce intero e un tomahawk di manzo. «Al Bistrot piatti leggeri e gustosi da assaporare come spuntini che, in estate, sono per lo più freddi» conclude lo chef.

LA CARTA VINI DEI RISTORANTI
Si sa che un piatto raffinato, fatto di ingredienti di qualità e ricco di personalità, si esprime ancor meglio quando accompagnato da un buon vino. Matteo Lattanzi è maître d’hotel e sommelier al Quellenhof See Lodge, coordina il personale, segue la gestione Food & Beverage e l’accoglienza. Stila la carta dei vini e cura la cantina che vanta 1200 etichette. Con il sommelier Elias Plunger, consiglia gli ospiti sugli abbinamenti migliori, in particolare nell’underwater restaurant che, date le sue dimensioni, regala a ogni commensale anche il tempo di una narrazione enologica, prima della degustazione. «Il vino deve accompagnare ogni singolo piatto» sottolinea Matteo Lattanzi. «Proponiamo il vino in bottiglia e anche in calice. A ogni piatto il proprio vino per animare ogni portata». Delle 1200 etichette conservate nella cantina, gran parte sono altoatesine, importante è il contributo dei vini di altre regioni italiane e infine minore, ma pur sempre di pregio, è la presenza delle etichette internazionali. «Oltre ai classici, dedico attenzione anche ai trend attuali, come i vini naturali, quelli in anfora e le varie tipologie che si possono distinguere per preparazione e affinamento» racconta Lattanzi.  «Si tratta di vini speciali, estremi, in particolare quelli che ben si abbinano al menu dell’underwater restaurant. È il caso, ad esempio, di un Pinot Grigio altoatesino proveniente da un piccolo vitigno e affinato in anfora». La cantina è ricca, vanta il contributo di ogni regione, è molto ricercata tant’è che molte etichette provengono da piccoli produttori. Sommelier dal 2008, Lattanzi guida gli ospiti del See Lodge in due degustazioni a settimana, una dedicata agli “altoatesini” e una che Lattanzi ama chiamare Giro d’Italia, come il nome esplica, comprende etichette di diverse regioni.

Al Quellenhof See Lodge gli ospiti vengono sedotti dal benessere che passa per il palato, con momenti speciali dedicati alla degustazione delle etichette della cantina oltre a momenti altrettanto speciali con i menu proposti nei ristoranti e nel Bistrot. Il tutto arricchito da abbinamenti cibo-vino perfetti e dal tocco personale dello chef Michael Laimer, con la sua passione formatasi fin da bambino nella sua famiglia di cuochi, affinata con la scuola alberghiera per la cucina e arricchitasi delle esperienze in ristoranti in cui molta era l’attenzione per i sapori e la varietà che anche una cucina di base regionale, locale può dare.

“Summer Opening”, parte la stagione di Uovodiseppiamare

Nel porticciolo di San Leone (Agrigento), il ristorante Uovodiseppiamare ha dato il via alla stagione con un evento dedicato alla sicilianità più autentica che ha visto partecipare un numeroso pubblico di clienti, professionisti e appassionati del settore. Protagonisti alcuni produttori locali selezionati per eccellenza e tradizione locale, nonché gli chef Pino Cuttaia e Alessandro Ravanà che hanno improvvisato la preparazione di alcuni piatti presenti nel nuovo menu del Bistrot.
 
San Leone (AG), 16 giugno 2022 – Una giornata nel nome della qualità: dei prodotti (rigorosamente siciliani), delle preparazioni e dello stare insieme. L’evento “Summer Opening”, che martedì 14 giugno ha affollato Uovodiseppiamare, il ristorante sul mare voluto dallo chef Pino Cuttaia, ha riscontrato partecipazione e gradimento da parte di un ampio pubblico di clienti affezionati, professionisti e appassionati del settore. Il locale, un ambiente elegante e accogliente affacciato sul mare della spiaggia di San Leone, ha voluto celebrare l’inizio dell’estate valorizzando le materie prime di terra e di mare che contraddistinguono questo suggestivo angolo di Sicilia, a due passi da mete simbolo come la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi.
 
Tra i produttori presenti: Salvatore Passalacqua e la propria arte casearia con la ricotta fatta al momento e Luisa Agostino con il suo prosciutto crudo di suino nero dei Nebrodi, Presidio Slow Food, stagionato oltre 40 mesi, proposto in abbinamento allo spumante Brut Metodo Classico della cantina Milazzo. E ancora eccellenze locali come il gelato artigianale, servito con le tipiche brioche col tuppo siciliane, le arancine, servite con il Brut Metodo Classico della cantina Milazzo e il sottofondo musicale dell’Acustic Summer Band, insieme ad altri vini di produttori locali come Planeta e Donnafugata, o il primo e unico gin prodotto sull’Etna, Volcano, presenti in degustazione per l’intera giornata.
 


A impreziosire l’evento la presenza dello chef pluristellato Pino Cuttaia e del resident chef Alessandro Ravanà che hanno improvvisato la preparazione a quattro mani di alcuni piatti semplici, ma autentici e raffinati, anticipando parte del menu estivo proposto dal Bistrot – uno spazio più informale e veloce rispetto al ristorante, realizzato all’interno del locale. Ricette che, in linea con la cucina della memoria ideata dallo chef Pino Cuttaia, vogliono riproporre la semplicità dei piatti classici domestici e in cui il cuoco contemporaneo deriva dalla figura della mamma. Gesti semplici e cultura di un popolo, quindi, dietro a piatti intramontabili e conosciuti da tutti, come i tortellini panna e prosciutto, durante l’evento realizzati a mano proprio con ripieno del Prosciutto crudo di suino nero dei Nebrodi.
 


Uovodiseppiamare sul lungomare di San Leone (Agrigento) è stato inaugurato la scorsa estate, una location dove sostenibilità fa rima con una cucina di mare autentica che esalta materie prime di alta qualità provenienti dai piccoli produttori locali.

Le selezioni The WineHunter Award 2022: tutte le novità  

Dalla guida ufficiale ai nuovi Ambassador, per un progetto sempre più internazionale.
Prosegue il grande lavoro di ricerca per il premio di eccellenza e alta qualità ideato da Helmuth Köcher, The WineHunter Award, assegnato a prodotti vitivinicoli, culinari, distillati e birre che si distinguono nel panorama wine&food sia in Italia che all’estero. Tra le novità del 2022 la pubblicazione della guida ufficiale The WineHunter Guide 2022-2023, la presentazione dei The WineHunter Ambassador e il progetto Buyering & Financial, in collaborazione con 5 Hats, con l’obiettivo di ampliare e aprire nuovi mercati internazionali per rafforzare l’identità del marchio all’estero.
 
Merano (BZ), 20 giugno 2022 – Excellence is an attitude. È nel segno dell’eccellenza che prosegue il progetto di ricerca, scoperta e condivisione delle eccellenze targato The WineHunter Award, il riconoscimento istituito dal patron di Merano WineFestival, Helmuth Köcher, che identifica il meglio dei prodotti wine & food italiani e internazionali. Una selezione di prodotti di altissima qualità, quali vini, distillati, birre e prodotti culinari che avranno la possibilità di essere presenti alla kermesse meranese (4-8 novembre 2022) e ai WineHunter Events, nonché inclusi nella guida online che verrà presentata il prossimo 16 agosto. Ma non solo, tra le novità più importanti di quest’anno la pubblicazione della guida ufficiale The WineHunter Guide 2022-2023, che verrà presentata ufficialmente il prossimo 2 dicembre, un biglietto da visita che rafforza il brand nel mondo e le collaborazioni con i produttori anche attraverso i nuovi The WineHunter Ambassador e il progetto Buyering & Financial, sviluppato in collaborazione con 5 Hats.


 
THE WINEHUNTER AWARD GUIDE 2022-2023
È tempo di novità nel backstage di The WineHunter Award, dove 10 commissioni di assaggio, i WineHunter Scouts, guidate da Helmuth Köcher, stanno degustando e valutando i prodotti inviati dalle aziende ai quali può essere attribuito, in base al punteggio, il riconoscimento The WineHunter Award Rosso (tra 90 e 92.99 punti /100), Gold (tra 93 e 95.99 punti /100) e Platinum (da 96 punti /100). Un riconoscimento considerato punto di riferimento per gli appassionati del settore, che consente ai produttori di accedere alla selezione del Merano WineFestival e alle sue Anteprime, di partecipare agli eventi firmati The WineHunter in tutto il mondo e promuovere il proprio prodotto attraverso il marchio di eccellenza. I prodotti selezionati, inclusi nella guida online che sarà presentata il 16 agosto, diventeranno protagonisti anche di The WineHunter Award Guide 2022-2023, la guida ufficiale pubblicata in edizione cartacea, importante novità di quest’anno, presentata ufficialmente il prossimo Dicembre 2022. Una prestigiosa raccolta di eccellenze, in cui vengono raccontate le peculiarità e i prodotti dei vari territori coinvolti sia in Italia che all’estero: non più suddivisa per categorie, bensì per regione, propone un vero e proprio viaggio enogastronomico dettato dall’eccellenza che riunisce per ogni area vini, distillati, birra, prodotti culinari nonché locali e ricette del mondo cocktail & mixology che hanno partecipato al concorso Itinerari Miscelati nella scorsa edizione di Merano WineFestival.


 
WINHUNTER AMBASSADOR E BUYER’S CLUB
La guida diventerà strumento di comunicazione e promozione dei nuovi The WineHunter Ambassador, i rappresentanti ufficiali del brand nel mondo e portavoce di valori quali eccellenzaeleganza ed elitarietà, che avranno anche il compito di gestire l’ampio portfolio di buyer che richiedono i prodotti premiati – presentati lo scorso 24 maggio sul Lago di Iseo. Grazie al nuovo progetto Buyering & Financial, di cui gli Ambassador fanno parte, The WineHunter si pone infatti l’obiettivo di ampliare e dare vita a nuovi mercati a livello internazionale: un progetto che apre la possibilità allo scouting di prodotti esteri, che possano essere inseriti in eventi oltre i confini nazionali e nella sezione “international” della guida. È in questo contesto che è stato creato infine il B&F Club, riservato a buyer e produttori che aderiscono al progetto: un esclusivo circolo pensato per creare maggiore coinvolgimento e rafforzare l’identità, con la prospettiva di arricchire e valorizzare sempre più una delle rassegne dedicate al wine & food più apprezzate di sempre.
 Trait d’union della selezione avviata da The WineHunter, nonché tematica principale della 31^ edizione di Merano WineFestival (4-8 novembre 2022) – vetrina che racchiude le eccellenze identificate durante l’anno – è la sostenibilità: un leitmotiv sempre più attuale e imprescindibile che coinvolge a 360° l’ambiente, i metodi di produzione e il sociale nel mondo del vino e non solo. Un aspetto che guiderà sempre più la ricerca di una massima qualità possibile.

Eala, un paradiso per gli amanti di sport outdoor ed escursioni.

Dal trekking alla gita in barca con pic-nic gourmet: il mondo outdoor che propone il 5 stelle Lusso EALA My Lakeside Dream di Limone sul Garda è vario e soddisfa le esigenze legate sia allo svago che allo sport. Nei pressi della struttura una fitta rete di sentieri consente panoramiche escursioni di tutte le difficoltà, mentre la ciclopedonale è ideale anche per gli amanti delle due ruote. E il lago, con i suoi particolari venti, è da sempre apprezzato per una semplice gita in barca o per praticare sport acquatici come Vela, Windsurf e Kite.
 
Circondato dalla natura del Lago di Garda, EALA My Lakeside Dream è un luogo da sogno anche per gli amanti delle attività outdoor. Posizionato in riva al lago, direttamente sulla Ciclopedonale del Garda e al cospetto del Monte Palàer e di Cima Larici, offre la possibilità di trascorrere piacevoli momenti all’aria aperta a piedi, in bicicletta o in acqua. Paesaggi di una bellezza incontaminata, tra antiche limonaie e rocce che si innalzano a strapiombo sulle acque del Lago di Garda, rappresentano un plus per gli ospiti di questo 5 stelle Lusso inserito in perfetta sintonia con la natura, dove sostenibilità e lusso garantiscono una vacanza all’insegna del benessere di corpo e mente.


Una fitta rete di sentieri escursionistici e mulattiere attraversa l’entroterra di Limone sul Garda, salendo fino a Punta Larici, dove ammirare una vista straordinaria sul lago.
Alcuni sono accessibili direttamente dall’hotel e, presentando diversi livelli di difficoltà, sono adatti davvero a tutti. La ciclopedonale del Garda suggerisce un percorso di circa 4 km sospeso sulla riva occidentale del lago, mentre il Percorso Natura offre una facile passeggiata alla scoperta di Limone del Garda e del suo entroterra. Per gli amanti del trekking, invece, il Sentiero del Sole propone un viaggio nella storia: di bassa difficoltà, partendo proprio di fronte a EALA, il percorso sale dolcemente fino al “Dos dela Tera” svelando tracce delle fortificazioni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. E ancora, per i più allenati, c’è l’escursione a Punta Larici che segue nel suo primo tratto il Sentiero del Sole per poi inerpicarsi a zig zag sulle pendici del Monte Palàer fino alla panoramica cima (908 m slsm). Infine, per chi osa trail più dinamici, da non perdere anche l’itinerario delle Creste della Mughera e dello Skyrace Limone Extreme.

Tutt’uno con l’acqua e a picco sul lago, la nuova Ciclopedonale del Garda inizia proprio di fronte a EALA e consente di percorrere in bicicletta 4 panoramici chilometri della costa

Famoso per i venti che soffiano in questa zona, il Pelèr (da Nord) e l’Ora (da Sud) in particolare, il Lago di Garda è una palestra naturale per gli amanti degli sport d’acqua come WindsurfKiteCanoaSup (lo stand up paddle, sempre più di tendenza) o Vela, disciplina che vede una tradizione consolidata nelle acque del Garda. Ma non solo, clima mediterraneo e scenario da favola ne fanno anche il luogo ideale per una gita in barca che percorre la costa occidentale del Garda: il servizio di Taxi Boat offerto da EALA, con accesso e partenza direttamente dalla spiaggia privata della struttura, include anche la possibilità di gustare un pic-nic gourmet, grazie al menu dedicato, magari in abbinamento a una prestigiosa bollicina.
Anche gli spazi esterni di EALA, con un giardino terrazzato che si sviluppa dall’alto verso il basso fino alla spiaggia privata, offrono la possibilità di rilassarsi fronte lago praticando in autonomia discipline come lo yoga o il pilates, tuffandosi nelle acque limpide del lago o della piscina panoramica. Un piccolo eden in cui ricaricare le batterie e fare il pieno di energia positiva, con la possibilità di nutrire anima e corpo anche grazie anche al servizio bar e al ricco menu di snack e bevande ispirato ai sapori territoriali.

Depurarsi in vacanza in Alto Adige con il ‘’Percorso detox’’

Immerso nelle Dolomiti Patrimonio dell’Unesco dell’Alto Adige, il cinque stelle Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano, in Alta Badia, accoglie i suoi ospiti con una nuova proposta in vista dell’estate. Il Percorso detox con programma relax e di purificazione del proprio corpo. Come? Attraverso un percorso studiato ad hoc che comprende trattamenti benessere specifici, lezione di pilates, cena detox e tour in e-bike o mountain-bike guidati dallo Chef Claudio De Marc, grande appassionato di sport.

San Cassiano (BZ), 23 giugno 2022 – Incastonato nel paesaggio delle Dolomiti Patrimonio dell’UNESCO dell’Alto Adige, il Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano, in Alta Badia, propone il nuovo Percorso Detox da vivere durante la vacanza: il cinque stelle mette a disposizione dei propri ospiti il sapere e la competenza di Ingrid Crazzolaraspa manager dell’area wellness dell’hotel di 5.000 mq e del suo team qualificato, per seguire e consigliare chiunque intenda vivere quest’esperienza disintossicante per corpo e mente. Il percorso comprende attività fisica con tre proposte wellness e una proposta food, dello chef del ristorante dell’hotel Claudio De Marc, studiate ad hoc per depurarsi e godersi i benefici di una vacanza rilassante immersi in un mondo di benessere.



LE TRE PROPOSTE WELLNESS
Il ‘’Percorso Detox’’ ha una durata di tre giorni e due notti di pernottamento e inizia con una coccola per il corpo da godersi nelle rilassanti cabine della spa del Fanes, in ambienti caldi e avvolgenti che sanno trasmettere serenità anche all’anima. Si parte dal Bendaggio vitale egiziano, della durata di circa 90 minuti che, grazie alla speciale tecnica di bendaggio che avvolge tutto il corpo favorisce un effetto detossinante e drenante oltre che rinvigorente, levigante e rassodante. Il bendaggio egiziano, inoltre, agisce anche contro la cellulite ed è in grado di ridurla già a partire dalla prima seduta, con un risultato facilmente visibile grazie all’azione combinata della terra e dei sali minerali del Mar Morto che regalano risultati immediati. A seguire il Bagno Vitalis, ad azione fortemente idratante che, grazie all’estratto di mela, rosa canina e acido ialuronico botanico idratante dona alla pelle nutrimento e idratazione profondi: con i suoi 30 minuti circa di durata, anche in questo caso il risultato è assicurato e la pelle risulta idratata in profondità. Infine, il trattamento Cellluit Vib di Ericson Laboratoire, terapia d’urto nuovissima con effetto ultrasuoni: questa pratica si ispira alle tecniche di lisi adipocitaria praticate in medicina estetica e combatte l’eccesso di adipe e la cellulite; la durata del trattamento è di 55 minuti e i risultati finali sono evidenti già al termine della prima seduta.



LEZIONE DI PILATES CON L’ESPERTA, E-BIKE O MOUNTAIN-BIKE TOUR CON LO CHEF DE MARC
Non è tutto, l’esperienza detox prosegue con due proposte di attività fisica, immancabile in un percorso detox: la lezione di pilates, attende gli ospiti nella palestra della struttura, seguiti dall’occhio esperto dell’istruttrice e, ancora, un tour in e-bike oppure in mountain-bikeguidati dallo chef Claudio De Marc, grande appassionato di sport e in maniera particolare di biciclette. Lo chef accompagna gli ospiti in un tour alla scoperta dei boschi e dei prati di San Cassiano dove si può respirare e godere dell’aria pulita di queste zone di montagna oltre che espellere le tossine dal corpo grazie allo sforzo che la pedalata richiede.

LA CENA DETOX: LEGGERA E GUSTOSA CON PRODOTTI DELL’ORTO
Sempre lui infine, Chef De Marc, è autore della cena detox da gustare in struttura al rientro che comprende piatti leggeri per lo più a base di pesce e verdure, queste ultime provenienti direttamente dal vicino orto dell’Hotel; tutti i prodotti che compongono le creazioni di chef De Marc sono freschi, non troppo conditi ma molto gustosi e salutari, quindi facilmente digeribili.

Per tutta la durata del ‘’Percorso detox’’ gli ospiti soggiornano nelle confortevoli camere della struttura dove trovano a loro disposizione bagno con doccia o vasca, accogliente arredamento in stile tipico tirolese e dove possono godere di vista sulla valle e sulle Dolomiti altoatesine fino a quando si lasciano andare ad un sonno ristoratore.

Costo del ‘’Percorso detox’’ di tre giorni (due notti): da € 1175,00 a persona per due notti, a partire da soggiorno in camera di categoria Ladina.

Progetto “Castelcivita”, il digitale si fa strumento di valorizzazione culturale.

Castelcivita – Un progetto che dal 2019 impegna l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Forziati, si tratta della volontà di riuscire a raccontare in una maniera diversa un territorio denso di storia e radici culturali che non riesce ad avere la giusta diffusione, spesso a pochi passi da noi. La capacità di raccontarlo tramite il web è la vera sfida del piccolo comune di Castelcivita, un incantevole borgo che conta meno di 2000 abitanti e che ha deciso di affidare all’agenzia di comunicazione integrata Hubitat la creazione di un vero e proprio brand, quello degli Alburni con un sito web completo, primo riferimento turistico online. Così dopo tre anni di incontri e di lavoro, il progetto “Castelcivita” entra oggi nel pieno della sua attività, con un brand e un portale turistico online visitcastelcivita.com. Potremo avere sempre sotto gli occhi uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale, il sistema di cavità sotterranee delle grotte di Castelcivita; le sue sorgenti, i reperti storici e tutta la tradizione gastronomica legata al territorio. È il primo portale turistico che in una realtà sempre interconnessa ci porterà alla riscoperta dell’affascinante mondo delle porte sotterranee del Cilento e dell’incanto di una storia millenaria, fondata sulla pietra. Una storia fatta anche di etimologia delle espressioni dialettali, di popoli che hanno ancora nei loro dialetti i riferimenti tangibili a questa terra, alla pietra. Un portale grazie al quale programmare visite e permanenze, momenti di relax con tutte le informazioni necessarie.

Con il patrocinio della Regione Campania nell’ambito dei progetti per la valorizzazione culturale e storica dei territori, “Castelcivita” ormai è un realtà ed è tutta online. 

La manifestazione e l’obiettivo di fare rete

In un clima di interessante partecipazione, la manifestazione ufficiale di presentazione si è tenuta lo scorso 27 maggio nella Sala Manifestazioni del comune. E’ stata un’occasione importante per raccontare come le tradizioni antiche possano trovare condivisione, possano diffondersi raggiungendo i turisti, grazie ai linguaggi digitali. L’obiettivo è quello di fare marketing turistico: è possibile dunque aiutare il turismo con la digitalizzazione? Il Comune di Castelcivita ha deciso di intraprendere questa strada: “Abbiamo riflettuto molto sul modo migliore di incrementare il turismo – spiega il sindaco Forziati – e ci siamo resi conto di avere molto da raccontare, ma abbiamo anche un impegno oneroso: rafforzare le esperienze turistiche con il racconto della storia vera della nostra terra che potrà finalmente arrivare con tutta la forza della sua bellezza”.

I linguaggi giovanili e digitali sono l’apripista per un percorso che potrà divenire una vera e propria rete di valorizzazione territoriale: “Abbiamo accolto con entusiasmo il lavoro affidatoci dal sindaco Forziati – spiega Paolo Loffredo, Art Director di Hubitat – con il primo brand degli Alburni e con un portale turistico l’identità del territorio smette di essere solo nei libri di storia e viene diffusa in una realtà interconessa risonante e digitale, quella del web, dei social”. Presenti in sala anche i professionisti che hanno affiancato l’agenzia Hubitat per la realizzazione del brand territoriale: Fabrizio Todisco esperto di marketing turistico, Michele Amoroso autore del servizio fotografico e Mario Mele, autore dello spot video.

Il comune pilota di Castelcivita

“Sarebbe un vanto se un piccolo comune come il nostro divenisse una sorta di comune pilota per una rete online di valorizzazione culturale – aggiunge l’assessore del Comune di Castelcivita, Michele Iorio – tutti i comuni della bellissima comunità montana degli Alburni potranno prendere esempio e dare meritata diffusione al patrimonio culturale e naturalistico che di certo in queste zone rappresenta una ricchezza inestimabile”.

Anche la Regione Campania si dichiara sulla stessa linea e non ha fatto mancare il patrocinio e il supporto con la presenza dei consiglieri regionali Andrea Volpe, Michele Cammarano e Franco Picarone.

“ Sono un ex pubblicitario – spiega il consigliere Cammarano – e comprendo bene l’importanza di coniugare oggi ogni processo di valorizzazione del territorio con strategie di comunicazione che possano fare arrivare il nostro patrimonio naturalistico offline, ma anche online. La bellezza di una poesia scritta a mano contemporaneamente ad un like, una foto sul cellulare, una realtà multidimensionale che attrae il turismo, soprattutto giovanile”

Una rivoluzione di cultura online che di sicuro farà strada e che finalmente si avvale di diversi canali, mai troppi per diffondere la vera bellezza.

“Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser”.

In Alto Adige, l’Hotel Bella Vista di Trafoi inaugura la stagione estiva dello Stelvio con due iniziative uniche: “Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser“.
Esperienze dedicate agli appassionati dello sci e della natura, in una delle più grandi aree sciistiche delle Alpi in cui è possibile praticare lo sci estivo e lungo la strada di uno dei passi più amati – che riapre al traffico il 20 maggio. Accompagnatori d’eccezione: il campione di sci Gustav Thöni, capofamiglia dell’Hotel Bella Vista, il Family Hotel di Trafoi oggi gestito dalla figlia Petra che offre una vacanza alla scoperta della natura autentica, tra svago e relax; nonché il campione di ciclismo Francesco Moser soprannominato “Lo Sceriffo”.

"Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser"
Francesco Moser . 20italie
"Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser"
Gustav Thöni . 20italie



“Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser a “Trafoi (Bz) 19 maggio 2022 

– Riparte la stagione sullo Stelvio, la cui spettacolare strada riapre al traffico domani 20 maggioQui, affacciato proprio sul ghiacciaio e abbracciato dalla natura autentica della Val Venosta, l’Hotel Bella Vista riapre al pubblico il 28 maggio e inaugura la stagione estiva con due iniziative uniche nel suo genere: “Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser”. Sport e storia in una delle località alpine più amate, dove la neve primaverile a 3.000 m di altitudine è ancora perfetta per le discese mozzafiato e la strada del Passo dello Stelvio riapre al traffico consentendo di risalire lo spettacolare passo alpino anche sulle due ruote.
Tra fine maggio e inizio giugno un’occasione speciale per vivere una vacanza in montagna, quando il risveglio della natura regala emozionanti panorami naturali.  

Una struttura alpina in stile Belle Époque, storicamente gestita dalla famiglia Thöni e costantemente sviluppata e rinnovata nel tempo: oggi connubio di tradizione e modernità, combina sapientemente materiali tipici come legno naturale e pietra che regalano ad ogni ambiente eleganza, luminosità e calda ospitalità.
L’Hotel Bella Vista di Trafoi è punto di riferimento per gli amanti della montagna e della natura, dove in particolare le famiglie trovano servizi su misura per trascorrere un soggiorno rilassante e divertente con i più piccoli viaggiatori. Nel cuore del Parco Naturale dello Stelvio, è l’hotel ideale per chi ama le attività all’aria aperta: dalle più semplici escursioni al trekking, dalla bicicletta allo sci estivo. 
Dal 28 maggio al 12 giugno offre infatti la possibilità di sciare nel famoso ghiacciaio dello Stelvio con un accompagnatore d’eccezione: Gustav Thöni, celebre campione di sci alpino nonché storico allenatore di Alberto Tomba. E ancora, gli appassionati di ciclismo – e non solo – possono provare l’emozione di affrontare in e-bike gli spettacolari tornanti del Passo dello Stelvio con Thöni e l’ex campione di ciclismo Francesco Moser. Sono infatti due i pacchetti che il Bella Vista propone in vista della riapertura estiva, per vivere una vacanza di  fine primavera all’insegna dello sport e dello svago immersi nella natura altoatesina.

“Sciare con Gustav Thöni & in Bici con Francesco Moser”
dal 28 maggio – 4 giugno

Il programma prevedere due date per provare l’esperienza di sci con Gustav Thöni: lunedì 30 maggio e mercoledì 1° giugno partenza all’alba per raggiungere il ghiacciaio dello Stelvio, dove dai 2.760 fino a 3.450 metri la neve regna sovrana tutto l’anno. Giovedì 2 giugno, invece, è previsto il Tour in Bici al Passo dello Stelvio con Francesco Moser e Gustav Thöni: partenza dall’Hotel Bella Vista per una salita emozionante con i due pilastri dello sport nazionale e mondiale degli anni ’70 e ’80. Insieme anche per presentare i libri “Come un ragazzino del Trentino è andato alla conquista dell’Italia e del Mondo” di Francesco Moser e “Olimpiadi, Mondiali, 4 Coppe del mondo. I trionfi dell’Uomo e del mito” di Gustav Thöni.

dal 5 giugno – 12 giugno: “Sciare con Gustav Thöni”

Il programma prevede tre date per l’esperienza di sci con Gustav Thöni: lunedì 6, mercoledì 8 e venerdì 10 giugno, partenza all’alba per raggiungere il ghiacciaio dello Stelvio, dove dai 2760 fino a 3450 metri la neve regna sovrana tutto l’anno. Durante la settimana, all’Hotel Bella Vista, da non perdere la presentazione del libro “Olimpiadi, Mondiali, 4 Coppe del mondo. I trionfi dell’Uomo e del mito.” di Gustav Thöni.

Sciarecon Gustav Thöni . 20italie

Campania.Wine Sustainability

Iniziativa dedicata ai vini a indicazione geografica della regione in programma a Napoli il 22 e 23 maggio 2022 a Palazzo Reale

Ritorna Campania.Wine Sustainability il grande evento promosso in cooperazione dai cinque consorzi di tutela vini e il consorzio di tutela del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP. Dopo la prima edizione dello scorso autunno, che ha visto per la prima volta insieme le comunità del vino della Campania, è in programma un nuovo importante appuntamento che avrà come teatro il palazzo Reale di Napoli dove si svolgeranno incontri di approfondimento, promozione e valorizzazione attraverso wine forum, masterclass, seminari e degustazioni, laboratori enogastronomici con il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP.

Un evento unico nel suo genere che vede insieme le cinque comunità del vino, e non solo, della Campania con l’obiettivo di valorizzare e promuovere le DOC e IGT tutelate, attraverso un suggestivo itinerario di conoscenza esperienziale rivolto ad esperti, giornalisti di settore, addetti ai lavori e appassionati del mondo del vino.

Si inizia domenica 22 maggio dalle 10 alle 19, con un “walk around wine tasting” presso il porticato del Palazzo Reale dove saranno allestiti spazi espositivi con i produttori campani aderenti ai cinque consorzi di tutela vini riconosciuti: Sannio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Tutela Vini Vesuvio; Consorzio Tutela Vini d’Irpinia; VITICA – Consorzio Tutela Vini Caserta; Consorzio tutela vini Vita Salernum Vites, in replica anche nella giornata di lunedì 23 maggio, sempre dalle 10 alle 19.

Lunedì 23 maggio è previsto un importante forum dal tema “Le indicazioni geografiche come patrimonio sostenibile della Campania e il ruolo dei consorzi di tutela” in programma alle 10 presso il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli. All’incontro, moderato dal giornalista de Il Sole 24, Giorgio Dell’Orefice, parteciperanno: Nicola Caputo assessore agricoltura Regione Campania, Ciro Fiola presidente Unioncamere Campania, i presidenti dei consorzi di tutela, Raffaele Amore presidente CIA Campania, Gennarino Masiello vice presidente nazionale Coldiretti, Salvatore Schiavone direttore ICQRF Italia Meridionale, Matteo Lorito rettore Università degli Studi di Napoli Federico II, Enrico De Micheli amministratore delegato Agroqualità SPA, Stefano Stefanucci direttore Equalitas, Roberta Cafiero Direttore PQAI IV Dir.Generale Ministero Politiche Agricole, Lucrezia Lamastra, Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza e coordinatrice scientifica SOStain, Ettore Capri Università Cattolica del Sacro Cuore Piacenza e Osservatorio europeo sostenibilità in agricoltura, conclude Paolo De Castro Deputato Parlamento Europeo.

Sempre lunedì 23 alle 17.00, presso il Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli, altro importante appuntamento: “La Campania che ama la Campania 2022”, con l’assegnazione dei riconoscimenti voluti dai consorzi di tutela vini della Campania per le migliori carte dei vini che hanno referenze regionali. Il riconoscimento nasce per far conoscere e sostenere coloro che promuovono la cultura e il patrimonio della vitivinicoltura campana. In particolare il riconoscimento vuole valorizzare le attività che costituiscono il fondamento conservativo e innovativo della cultura vitivinicola, oltre a tutelare le identità in tutte le possibili forme connesse al mondo del vino. Conducono Veronica Maia e Luciano Pignataro.

Per i winelover appuntamenti da non perdere presso la Sala delle Armi del Maschio Angioino dove sono in programma quattro masterclass dedicate ad altrettante tipologie di vini campani. A condurre Chiara Giorleo DipWset, in collaborazione con Associazione Italiana Sommelier Campania (l’accesso è consentito solo su prenotazione scrivendo a masterclass@campania.wine) gli appuntamenti saranno dedicati ai vini a indicazione geografica: spumanti (ore 11); vini bianchi (ore 12.30); vini rosati (ore 15); vini rossi (ore 16.30).

L’ edizione di Campania.Wine Sustainability, promossa dai cinque consorzi di tutela insieme al consorzio di tutela del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, coinvolge oltre 150 produttori campani e mette in vetrina oltre 600 etichette a DOC e IGT: Taurasi, Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Aglianico del Taburno,Vesuvio, Cilento, Falerno del Massico, Castel San Lorenzo, Aversa, Costa d’Amalfi, Galluccio, Sannio, Irpinia, Falanghina del Sannio, Colli di Salerno, Paestum, Pompeiano, Roccamonfina, Benevento, Terre del Volturno, Catalanesca del Monte Somma, Campania. Tutti i territori esprimono vini sostenibili capaci di rappresentare la grande biodiversità della Campania in termini enologici sui mercati nazionali e internazionali. L’evento in programma il 22 e 23 maggio a Napoli è frutto di un’importante cooperazione che mira a creare una efficace condivisione progettuale tra le varie realtà territoriali, ciascuna con le proprie identità e le proprie vocazioni.

Le iniziative, che si svolgeranno in ottemperanza alle vigenti normative nazionali e regionali anti Covid-19, sono realizzate con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Campagna Medways_EU: from Mediterranean to the East, new WAYS to advance Sustainability in Europe.

Un buon vino nasce da un suolo vivo e sano 

“Nuove Frontiere per la Viticoltura Biologica”,
il titolo del convegno in programma venerdì 20 Maggio alle ore 15:00 presso palazzo Sant’Agostino a Salerno, dedicato alla filiera della Viticoltura Salernitana, verranno trattati i temi più innovativi che riguardano la gestione e la produzione dell’uva da vino. 
Che i cambiamenti climatici, impongo nuove considerazioni e soluzioni per la gestione dell’intero comparto agroindustriale, dalla produzione in campo fino alla trasformazione, è ormai un dato di fatto. E’ proprio in questo scenario che si contestualizza l’evento promosso dalla Scuola Europea Sommelier e Biolchim in collaborazione con il Consorzio Vita Salernum Vites, in cui la gestione del Suolo assume un ruolo cruciale. Infatti alla luce delle ultime ricerche scientifiche che descrivono sempre più in dettaglio l’ecosistema agrario come un sistema interconnesso la gestione della fertilità dei suoli è declinata non solo attraverso l’analisi della competente chimica e fisica ma soprattutto quella microbiologia, cioè attraverso la gestione del suo microbioma. E proprio l’assioma che “buon vino nasce da un suolo vivo e sano” si contestualizza alla perfezione la conoscenza e consapevolezza che il microbioma del suolo deve essere gestito e curato.
Il microbioma del suolo e l’uso dei microrganismi utili saranno al centro di questo convegno a cui si aggiungeranno le soluzioni più innovative che riguardano l’approccio prebiotico e probiotico proprio per aiutare la vite a superare le condizioni di stress ambientali dovute ai cambiamenti climatici; come ad esempio gli stress da temperature e gli stress idrici.

L’evento, moderato da Luciano Pignataro Giornalista e Direttore di Wine Blog, si aprirà con l’intervento della dott.ssa Maria Manuela Russo delegata Scuola Europea Sommelier che introdurrà i lavori.

dott.ssa Maria Manuela Russo

Mentre a prendere parte alla centrale dell’incontro ci saranno i Dott. Agronomoi Vincenzo Michele Sellitto e Andrea Magliano che introdurranno proprio il tema del microbioma e dei Biostimolanti in viticoltura e a seguire Francesco D’Agosta, Presidente Codex – Ente di Certificazione Biologica e Alferio Romito – Viticoltore Biologico – CDA Consorzio Vita Salernum Vites. 

Che sia la giornata dalle grandi occasioni per la nostra viticoltura è testimoniata dalla presenza di numerosi saluti istituzionali che rappresentato gli attori attivi della filiera agroindustriale: Michele Strianese – Presidente Provincia di Salerno, Giovanni Guzzo – Vicepresidente Provincia di Salerno, Vincenzo Clemente – Delegato Agricoltura Provincia di Salerno, Francesco Continisio – Presidente Nazionale Scuola Europea Sommelier,  Andrea Ferraioli – Presidente Consorzio Vita Salernum Vites  – Valerio Calabrese – Direttore Museo Dieta Mediterranea, Alessandro Turchi – DS ProfAgri Salerno, Maurizio Camillo – Presidente Ordine Agronomi Salerno, Salvatore Velotto, Presidente Ordine Tecnologi Alimentari Campania Lazio, Nicola Caputo – Assessore all’Agricoltura Regione Campania.

Alla fine dei lavori seguirà degustazione vini a cura di Consorzio Vita Salernum Vites e Scuola Europea Sommelier.

“Nuove Frontiere per la Viticultura Biologica” – 20 Maggio ore 15.00 – Palazzo Sant’Agostino – Salerno