“Oltre” 2023: la gara di solidarietà non conosce confini

di Luca Matarazzo

“Noi esistiamo per aiutare i bambini malati ad avere una speranza”. Basterebbero le parole di Annamaria Alfani Presidente della OPEN OdV per aprire e chiudere il presente articolo.

In mezzo, però, urge il racconto della kermesse Oltre 2023, che nasce dall’idea di portare l’evento Buonissimi “oltre” i confini salernitani, nel desiderio di fare del bene a favore dell’Associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN OdV e trascorrere una piacevole serata all’insegna del gusto.

L’obiettivo – ampiamente raggiunto – era quello di contribuire all’acquisto di tecnologie medicali di ultima generazione da donare all’AORN Santobono Pausilipon di Napoli, finalizzate allo sviluppo di progetti di ricerca scientifica sulle leucemie infantili e i tumori solidi pediatrici.

L’organizzazione perfetta (ed una mano amorevole proveniente dall’alto che ha allontanato le nuvole cariche di pioggia), ha consentito la perfetta riuscita della serata, con un numero di presenze al di là di ogni più rosea previsione.

Testimonianza dell’impegno di chef, pizzaioli, pasticcieri e quanti hanno dato il proprio contributo per la solidarietà a favore dei bisognosi e dei sofferenti. Un esempio virtuoso per la Campania, raccontato dalle emozioni sincere dei protagonisti e delle Event Manager Paola Pignataro e Silvana Tortorella, amiche di una vita di Annamaria e di OPEN OdV.

Adesso tocca a Buonissimi 2023, ma nell’attesa riviviamo alcuni momenti salienti della manifestazione svoltasi il 2 maggio nella splendida location di Villa Tony – Complesso Zeno ad Ercolano (NA).

VITIGNOITALIA: NAPOLI PER DUE GIORNI CAPITALE DEL VINO ITALIANO

Comunicato Stampa

A Napoli, domenica 14 e lunedì 15 maggio (dalle 15.00 alle 21.30) l’Italia del vino protagonista nei bellissimi spazi del Maschio Angioino. 250 aziende, oltre 1500 etichette, 20 buyer da 15 Paesi per una due giorni ricca di degustazioni, convegni e approfondimenti 12 Masterclass con protagonisti i grandi Terroir del Nostro Paese.

Domenica 14 e lunedì 15 maggio: sono queste le date ufficiali di VitignoItalia 2023, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani ormai da anni punto di riferimento nel calendario degli eventi legati al mondo del vino. Nuova la sede, il prestigioso Maschio Angioino; nei suggestivi spazi di quello che è uno dei più celebri simboli di Napoli i visitatori potranno godere di un vero e proprio viaggio nell’Italia del vino, con un particolare focus sulle realtà campane.

Saranno circa 250 le aziende, oltre 1500 etichette, uno straordinario parterre di cantine e territori e Consorzi (Friuli DOC, Roma DOC, Vesuvio DOC) in grado di fare di Napoli, per due giorni, la capitale italiana del vino. Fitto il calendario degli incontri con ben 12 masterclass ad arricchire il calendario della manifestazione. Appuntamenti che consentiranno, a coloro che si prenoteranno, di approfondire la propria conoscenza su territori vocati come la Campania, la Sicilia (presente con l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio) e il Friuli Venezia Giulia. E di degustare le etichette più importanti di storiche cantine: dal Barolo di Bersano al Phigaia Bianco di Vidotti, dallo Chardonnay della famiglia Lunelli all’Aglianico del Vulture di Fucci, dal Sangiovese di Carpineto fino a un’imperdibile incursione nel magico mondo dello Champagne con il Grand Vintage 2015 di Moet&Chandon.

“Un programma di alto profilo per una manifestazione che cresce di anno in anno al punto che, giunti alla diciassettesima edizione, possiamo tranquillamente affermare di rappresentare ormai un punto di riferimento nell’ambito della manifestazioni di settore – spiega Maurizio Teti, Direttore di VitignoItalia – Lo dimostra anche il lavoro che VitignoItalia svolge durante l’anno, con eventi mirati che ci vengono richiesti da grandi realtà come Trento DOC, Franciacorta, Consorzio del Friuli, Famiglie Storiche. Un riconoscimento alla nostra professionalità ma anche, va detto, all’immagine sempre più luminosa che la città di Napoli è in grado di esprimere. Una felice combinazione con un’attrattività che va ormai anche oltre i confini nazionali, grazie anche alla scelta delle location. Come annunciato VitignoItalia 2023 avrà come sede il Maschio Angioino, uno dei simboli di Napoli nel mondo. Siamo certi che espositori e ospiti non potranno che apprezzare la straordinaria bellezza di uno dei monumenti più conosciuti a livello internazionale”.

A proposito di appeal internazionale, VitignoItalia ribadisce ancora una volta la sua attenzione verso i mercati stranieri. Anche per questa edizione è stata confermata la partnership con l’ICE che porterà a Napoli 20 buyer provenienti da 15 Paesi ai quali verrà offerta l’opportunità di incontrare i produttori presenti nelle due giornate, per poi godere dell’opportunità di visitare, nella giornata di martedì 16, alcuni grandi terroir campani la cui produzione da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello della manifestazione.

“Una importante opportunità di promuovere la Campania del Vino – spiega l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo – e valorizzare le nostre produzioni, espressione di un territorio ricco di biodiversità e di una filiera vitivinicola estremamente vivace. La Campania sarà presente con 500 etichette e 100 cantine, tra aziende che partecipano autonomamente e quelle inserite nell’Enoteca Regionale. Ora è arrivato il momento di definire una strategia per razionalizzare le nostre denominazioni, agire in sinergia e rafforzare il brand Campania, a partire dallo studio che abbiamo affidato a Nomisma sul posizionamento e la notorietà dei nostri vini. L’obiettivo, dunque, è essere più competitivi sul mercato e incidere maggiormente sul futuro dell’export, nella direzione tracciata dal Presidente De Luca. Il vino campano rappresenta un testimonial di eccezione e una cultura millenaria, capace però di rispondere ai gusti dei consumatori moderni e di evocare un paesaggio che tutti i visitatori, una volta rientrati a casa, porteranno nel cuore per sempre”.

Tra le altre novità c’è quella del passaggio dalla formula delle tre giornate a quelle delle due che caratterizzerà VitignoItalia 2023. Mentre si confermano collaborazioni importanti, come quella con Unicredit, da anni main sponsor della manifestazione.

“Rinnoviamo anche in questa edizione 2023 la partnership con VitignoItalia – afferma Ferdinando Natali, responsabile per il Sud di Unicredit Italia – la manifestazione dedicata al vino più importante del Centro-Sud. Come Unicredit siamo al fianco delle imprese del settore per offrire soluzioni in grado di rispondere alle esigenze dei nostri clienti. La nostra vicinanza a VitignoItalia è un ulteriore segno per manifestare il nostro supporto al comparto vitivinicolo del Mezzogiorno”.

L’immagine del Salone 2023 è stata creata e gentilmente concessa dall’artista Gennaro Regina.

VitignoItalia si svolge in collaborazione con la Regione Campania, FEAMP, ICE e con il patrocinio del Comune di Napoli.

VITIGNOITALIA, XVII Salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani

Maschio Angioino, via Vittorio Emanuele III, Napoli

Domenica 14 e lunedì 15 maggio 2023 – Dalle ore 14.00 alle ore 21.00

www.vitignoitalia.it – Tel. 0814104533 – segreteria@vitignoitalia.eu
Ufficio Stampa MG Logos di Stefano Carboni – Tel. 335 5277431 – comunicazione@mglogos.it

BEVIAMOCI SUD 2023: tutte le novità

di Alberto Chiarenza

Al via oggi l’evento BEVIAMOCI SUD 2023, iniziativa curata da Riserva Grande di Marco Cum e Andrea Petrini, che aveva già presentato le novità in un precedente incontro condotto dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro. L’evento si svolge al Grand Hotel Palatino di Roma nelle giornate del 6, 7 e 8 maggio.

In una piacevole conferenza tenutasi all’enoteca Astemio Wine & Food di Marco Wu, gli organizzatori hanno fatto il punto sulla kermesse dei vini del sud Italia, che si prevede essere ancor più ricca del passato. Numerose le aziende presenti, insieme a operatori del settore vitivinicolo e consorzi, che si contenderanno l’attenzione dei visitatori con appuntamenti imperdibili.

Tra le novità più attese, la masterclass su Etna DOC, in programma sabato alle 14:00, con la partecipazione di Federico Latteri di Cronache di Gusto, uno dei massimi esperti del territorio etneo. Inoltre, domenica saranno organizzati due seminari, uno alle 14:00 sui vini del Vesuvio e a seguire alle 16:00 un seminario sui vini del Sannio, con degustazione alla cieca.

Il Sud Italia, sa proporsi ormai sul mercato internazionale con vini di gran pregio. Lazio e Abruzzo im crescita saranno anche loro protagonisti con alcune etichette blasonate.

Un evento imperdibile per gli amanti del buon vino e della buona cucina, che potranno scoprire le nostre eccellenze enogastronomiche e partecipare ad appuntamenti unici nel loro genere. Non resta che godersi tre giorni di sapori e profumi.

Martedì 2 maggio c’è…Oltre: kermesse di gusto e solidarietà a Ercolano (NA)

Comunicato Stampa

Martedì 2 maggio c’è…Oltre: kermesse di gusto e solidarietà. A Ercolano il charity event per il Santobono Pausilipon.

L’appuntamento con “Oltre” promosso dall’Associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN Odv è per martedì 2 maggio alle 19.30 ad Ercolano, negli spazi di Villa Tony – Complesso Zeno, l’ex convento che si affaccia sul Golfo di Napoli (via Trentola II).

Impossibile elencarli tutti; chiamati a raccolta dal maestro pizzaiolo Giuseppe Pignalosa, che ha fortemente voluto l’organizzazione dell’evento nella sua città, annoveriamo molti suoi colleghi tra cui Sasà e Francesco Martucci, Alex Lo Stocco, Diego Vitagliano e Carlo Sammarco.

Tra gli chef presenti, gli stellati Angelo Carannante, Domenico Iavarone, Francesco Sodano, Lorenzo Cuomo, Lorenzo Montoro, Marco Caputi, Paolo Gramaglia, Pasquale Palamaro e ancora i maestri panificatori Massimiliano Malafronte e Michelangelo Bobb.

Tra i pasticcieri Giuseppe Pepe, Sabatino Sirica, Ciro Poppella, Massimo Zeno, Helga Liberato e Matteo Cutolo

La Collection Perrella offrirà una selezione di prestigiose etichette vinicole e di birra artigianale.

Più di 60 tra chef, maestri pizzaioli e pasticcieri insieme per la serata beneficatra panorami mozzafiato e valorizzazione della cultura gastronomica.

“Il mondo food è una nostra eccellenza fatta di grandi protagonisti che hanno deciso per questa serata di mettersi assieme e sostenere una buona causa, facendo assaggiare le proprie prelibatezze – spiegano Paola Pignataro e Silvana Tortorella, organizzatrici già dell’evento di solidarietà Buonissimi in programma a giugno a Salerno.

L’EVENTO

“Oltre”, alla sua prima edizione, nasce dall’idea di portare l’evento “Buonissimi” appunto “oltre” i confini salernitani dove è ormai un appuntamento fisso nel panorama di kermesse enogastronomiche a sfondo sociale, che in ogni edizione conta l’adesione di chef, maestri pizzaioli, pasticcieri e migliaia di partecipanti accomunati dal desiderio di fare del bene a favore dell’associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN Odv e trascorrere una piacevole serata all’insegna del gusto.

LA RACCOLTA FONDI

Obiettivo dell’evento di Ercolano è contribuire all’acquisto di tecnologie medicali di ultima generazione (per un importo complessivo di 12 mila euro) da donare all’AORN Santobono Pausilipon di Napoli, finalizzate allo sviluppo di progetti di ricerca scientifica sulle leucemie infantili e i tumori solidi pediatrici.

Nello specifico occorrono un frigorifero LABOR 400 per la conservazione di reagenti finalizzati ai progetti di ricerca sulleleucemie infantili e i tumori solidi pediatrici e un Microscopio Trinoculare – Moticcorredato di un obiettivo CCIS Plun FLUOR PL UC FL 100X/1.30 insieme ad una telecamera digitale con montatura C Moticam Pro S5 Lite.

Info: www.openonlus.org

Collegandosi sul sito dell’associazione www.openonlus.org troverete esplicate modalità per partecipare alla serata del 17 aprile e i PUNTI SOLIDALI:

  • Pizzeria Le Parùle
    Via Sacerdote Cozzolino Benedetto, 71, 80056 Ercolano (NA)

Villa Tony
Via Trentola II, 119b – 80056 Ercolano (NA)

Torna “ReWine Canavese” con l’edizione 2023 alle Officine H di Ivrea

di Titti Casiello

Torna “ReWine Canavese”: il 20 e 21 maggio 2023 nella storica sede dell’Olivetti, alle Officine H di Ivrea. Arrivata alla terza edizione la kermesse si propone come la “ri-scoperta” del Canavese e dei suoi vini.

Una terra di confine che dal Piemonte sfiora la Valle d’Aosta, racchiudendo – a levante della Dora Baltea – il meglio della varietà a bacca bianca con la denominazione Erbaluce di Caluso Docg e – a ponente – l’eleganza dell’uva a bacca rossa con il Carema Doc a base Nebbiolo (localmente chiamato Picotendro). Su entrambe le sponde, invece, la sintesi completa avviene proprio nella Doc Canavese.

Da qui emergono vini tanto fragili e delicati, quanto ossuti e resilienti. Esattamente come la terra d’origine, con vigneti che si inerpicano su pendenze estreme sfidando persino la forza di gravità, ostacolata solo da quell’antico sapere contadino fatto di ingegnosi terrazzamenti a secco (Patrimonio Unesco) e di scenografiche pergole come principale sistema di allevamento. Le chiamano “topie”, le assi di legno costruite sui pilastri di pietra o “pilun” costruite in quei terrazzamenti. Non soltanto un sistema architettonico utile a rendere il territorio quasi immerso in una delle monumentali nature selvagge dipinte da William Turner: un sistema ideale visto che lo spazio concesso dalla montagna è davvero poco e le costruzioni in altezza consentono di guadagnare i giusti spazi in agricoltura.  

Questo era il tesoretto di Carema e dei suoi territori circostanti, fino al miracolo economico degli anni ’50, legato qui alla famiglia Olivetti. L’industria tessile divenne lo stipendio sicuro di tante famiglie piemontesi, disposte a un esodo di massa dalle campagne verso l’industrializzata città di Ivrea. Non ci sono cause né colpe di quanto è successo in questo pezzo di storia italiana. Nel mentre, in quegli anni, coi vigneti abbandonati il bosco si è riappropriato dei sui spazi e così quei 120 ettari vitati presenti nella sola cittadina di Carema nei primi del ‘900 si sono ridotti a poco meno di un ventina nei primi anni del 2000!

Stava per calare l’oblio su quei territori vocati, senza l’intervento concreto di un manipolo di giovani e entusiasti viticoltori, con in tasca un portafoglio pieno di speranza ed in mano micro-fazzoletti di terre  da coltivare. Un impulso per ognuno nel cercare di rimboccarsi le maniche. Definiti come la “nouvelle vague” del Canavese, il movimento enoico ha dato una nuova spinta, tramite ventidue under 40 che si sono insigniti – e onerati al tempo stesso – di un compito davvero importante: rendere la loro terra riconoscibile sulle mappe turistiche, vitivinicole e culturali. La strada del vino oggi passa anche da qui.

Ambizioso infine il progetto, affidato allo scrittore e storico dell’arte Armando Castagno, per un prossimo “censimento” di 43 papabili Cru. Senza dimenticare il valore intrinseco della parola, comunicante il valore di una comunità che crede nei propri luoghi natii, attraverso vini della stessa estrazione identitaria, senza mancare della personalità insita di ogni cifra stilistica.

Come conoscerli? Durante ReWine Canavese 2023. Due giorni di vino suddivisi tra momenti dedicati alla stampa di settore e altri dedicati al pubblico e, soprattutto, alle degustazioni tematiche.

Il programma

SABATO 20 MAGGIO

Dalle 10 alle 15 Press Day Castello di Masino “Storia e Geologia del Canavese: un racconto con il vino al centro” – Evento riservato alla stampa Interverranno: Franco Gianotti, geologo Marco Peroni, scrittore e storico Ore 18 Conferenza presso Officine H “Come cambia il mondo del vino: nuove tendenze e nuove generazioni” – Ingresso libero

Ore 18 Conferenza presso Officine H “Come cambia il mondo del vino: nuove tendenze e nuove generazioni” MODERA: Daniele Lucca OSPITI: Adriano Moretti (produttore in Roero) Mario Pojer (produttore in Trentino) Marta Rinaldi (produttrice in Barolo) Mateja Gravner (produttore in Oslavia) Ivan Zanovello (ristoratore a Los Angeles) e Neal Rosenthal (importatore USA) – Ingresso libero

DOMENICA 21 MAGGIO

Dalle 10 alle 18 ReWine Canavese presso Officine H Banchi d’ assaggio, masterclass, streetfood, momento culturale in collaborazione con La Grande Invasione. Dalle 18 alle 19 Convegno culturale “in collaborazione con La Grande invasione” presso Officine H (evento a pagamento).

Per ogni info potete collegarvi alla pagina https://rewine.gvc-canavese.it

“A Montefalco” 2023: seconda giornata di assaggi

Redazione

Vi abbiamo raccontato ieri le nostre impressioni sull’annata 2019 in anteprima del Montefalco Sagrantino – Anteprima Montefalco Sagrantino 2019: le nostre considerazioni

Oggi proseguiamo negli assaggi delle etichette in commercio, parlando delle altre tipologie: Spoleto Trebbiano Spoletino, Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva, Montefalco Sagrantino Passito.

Troppo esigui ed eterogenei i campioni di Montefalco Grechetto e Montefalco Bianco per poter esprimere un giudizio complessivo. Sulla prima tipologia vogliamo indugiare, con la speranza che non venga lentamente dimenticata la varietà a bacca bianca qui da sempre presente e capace di offrire, con le giuste attenzioni, prodotti di ottima qualità e serbevolezza. Adesso l’attenzione è puntata tutta sul Trebbiano Spoletino (o “Spoletino”) e le sue declinazioni, ma un faro sul Grechetto deve restare debitamente acceso.

Per quanto concerne lo Spoleto Trebbiano Spoletino, evidenziamo un sostanziale allineamento nel gusto e nelle identità proposte. Rispetto al passato sembra esserci maggior consapevolezza del potenziale di tale varietà duttile dotata di acidità spiccata. La strada è ancora lunga da percorrere e non mancheranno ostacoli; restiamo comunque fiduciosi dopo aver effettuato l’assaggio dei campioni in lista.

Spoleto Trebbiano Spoletino: i migliori assaggi senza ordine di preferenza:

Annata 2022

  • Bocale
  • De Conti – “Rovicciano”
  • Pardi

Annata 2021

  • Antonelli San Marco – “Trebium”
  • Ilaria Cocco – “Avventata”
  • Le Cimate
  • Cantina Ninni – “Poggio del Vescovo”
  • Romanelli – “Le Tese”
  • Valdangius – “Campo de Pico”

Montefalco Rosso resta un emblema, se non altro per l’uso del Sangiovese in abbinamento al Sagrantino. Un connubio intrigante ove il primo prende la sua personale rivincita sullo storico attore del territorio. Gli assaggi hanno dimostrato minor uniformità rispetto al passato, forse condizionati dalle vintage della pandemia, che hanno creato non pochi problemi all’intero mercato dei vini verso i canali della ristorazione e delle enoteche. L’impressione finale è quella di prodotti che non sempre si concentrano sulla piacevolezza di beva, ma talora volgono su sensazioni verticali e puntute nella trama tannica, da aspettarsi più dalle versioni “Riserva”.

Montefalco Rosso: i migliori assaggi senza ordine di preferenza

Annata 2020

  • Antonelli San Marco
  • Di Filippo
  • Goretti – Fattoria Le Mura Saracene
  • Scacciadiavoli
  • Tenute Lunelli – Tenuta Castelbuono – “Zigurrat”
  • Tenute Baldo
  • Terre di San Felice

Annata 2019

  • Benedetti & Grigi – “Attunis”
  • Dionigi
  • Romanelli – “Capo de Casa”

Annata 2018

  • Ilaria Cocco – “Camorata”
  • Tabarrini – “Boccatone”

Montefalco Rosso Riserva: i migliori assaggi senza ordine di preferenza

Annata 2019

  • Lungarotti
  • Terre de’ Trinci

Annata 2018

  • Fongoli – “Serpullo”
  • Moretti Omero – “Faccia Tosta”

Annata 2017

  • Tenuta di Saragano – “Saragano”

Annata 2016

  • Adanti
  • Terre de la Custodia – “Rubium”

Ultime considerazioni per la tipologia Montefalco Sagrantino Passito. Denominazione che porta con sé il ricordo di ciò che ha rappresentato il Sagrantino nei secoli: il vino dolce delle feste e dei momenti felici a casa con i parenti. Complice le modifiche degli stili di vita e delle abitudini alimentari del consumatore medio, quasi tutti i passiti italiani stanno soffrendo i cambiamenti del mercato. Il Montefalco Sagrantino Passito non è da meno, ma i pochi produttori che mantengono viva la tradizione realizzano piccoli capolavori enologici, caratterizzati da mordenza tannica che lascia vieppiù indietro eventuali sensazioni troppo morbide fornite dal residuo zuccherino.

Montefalco Sagrantino Passito: i migliori assaggi senza ordine di prefenza

Annata 2018

  • Scacciadiavoli
  • La Veneranda
  • Arnaldo Caprai

Annata 2017

  • Briziarelli
  • Antonelli San Marco

Infine, comunichiamo la valutazione complessiva dell’annata 2019 del Montefalco Sagrantino, che ha raggiunto il massimo riconoscimento di 5 Stelle e ben 95 punti in centesimi. Un risultato che dimostra la crescita complessiva dell’areale, da perpetrarsi nel futuro senza passi falsi e senza dimenticare nessuna delle espressioni territoriali. Complimenti anche al giovane e già preparatissimo sommelier A.I.S. Andrea Gualdoni, per aver conseguito il titolo di Ambasciatore del Sagrantino 2023.

“Oltre” solidarietà e gusto: nuova data del 2 maggio a Villa Tony

Comunicato Stampa

Nuova data per “Oltre” solidarietà e gusto il 2 maggio a Villa Tony

Si terrà martedì 2 maggio sempre in Villa Tony – Complesso Zeno ad Ercolano l’evento di beneficenza “Oltre” inizialmente previsto lunedì 17 aprile, poi rinviato per annunciate cattive condizioni meteo.

La macchina organizzativa è già in moto: più di 60 tra chef, maestri pizzaioli e pasticcieri insieme ad Ercolano per una serata benefica a favore dell’Ospedale Santobono Pausilipon tra panorami mozzafiato e valorizzazione della cultura gastronomica. Il ricavato servirà ad acquistare attrezzature per progetti di ricerca su leucemie e tumori solidi pediatrici.

L’appuntamento con “Oltre” promosso dall’Associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN Odv è per martedì 2 maggio alle 19.30 ad Ercolano, negli spazi di Villa Tony – Complesso Zeno, un ex convento che si affaccia sul Golfo di Napoli (via Trentola II) per l’evento fortemente voluto dal maestro pizzaiolo Giuseppe Pignalosa.

L’EVENTO

“Oltre”, alla sua prima edizione, nasce dall’idea di portare l’evento “Buonissimi” appunto “oltre” i confini salernitani dove è ormai un appuntamento fisso nel panorama di kermesse enogastronomiche a sfondo sociale, che in ogni edizione conta l’adesione di chef, maestri pizzaioli, pasticcieri e migliaia di partecipanti accomunati dal desiderio di fare del bene a favore dell’associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN Odv e trascorrere una piacevole serata all’insegna del gusto.

LA RACCOLTA FONDI

Obiettivo dell’evento di Ercolano è contribuire all’acquisto di tecnologie medicali di ultima generazione (per un importo complessivo di 12mila euro) da donare all’AORN Santobono Pausilipon di Napoli, finalizzate allo sviluppo di progetti di ricerca scientifica sulle leucemie infantili e i tumori solidi pediatrici.

Nello specifico occorrono un frigorifero LABOR 400 per la conservazione di reagenti finalizzati ai progetti di ricerca sulle leucemie infantili e i tumori solidi pediatrici e un Microscopio Trinoculare – Moticcorredato di un obiettivo CCIS Plun FLUOR PL UC FL 100X/1.30 insieme ad una telecamera digitale con montatura CMoticam Pro S5 Lite.

“Terre di Toscana 2023”: passato e presente del vino si incontrano

di Morris Lazzoni

Terre di Toscana 2023: passato e presente del vino si incontrano

Anche per questo Marzo all’Una Hotel di Lido di Camaiore è andata in scena Terre di Toscana 2023, giunta ormai alla quindicesima edizione. Sono poche le manifestazioni in cui si possono trovare 140 aziende vinicole toscane con oltre 700 vini in degustazione, tutte assieme e disponibili in un intero weekend.

Se il format, ideato anni or sono dalla testata L’Acquabuona da Ferdinando Pardini ed altri, ancora resiste è grazie alla massa critica di pubblico e di aziende, in grado di muoversi nelle due giornate dedicate. Non soltanto gli addetti ai lavori, i sommelier ed i giornalisti: anche il pubblico appassionato ha la possibilità di assaggiare ogni “ben di Dio” possa proporre una della regioni italiane più importanti nel vino, la Toscana appunto.

Ho scelto la giornata di lunedì, di solito maggiormente riservata agli operatori di settore, per dedicarmi sopratutto alle vecchie annate dei vini presenti tra i banchi delle cantine. Come ogni anno le sorprese non sono mancate, dando la concreta possibilità di fare un excursus temporale di anni o persino decenni addietro. Vi racconterò dei vini che mi hanno particolarmente colpito, tralasciando la descrizione di quelli che ho constatato essere arrivati un po’ “stanchi” al calice.

Terre di Toscana 2023: bello viaggiare tra i decenni del vino toscano

Inizio dalla storica Rufina con un vino annata 1973 di Fattoria Selvapiana. La zona ha bisogno di poche presentazioni, essendo da tempo immemore una delle più fervide e scattanti interpretazioni del Sangiovese toscano. Il Chianti Rufina Riserva 1973 mi ha impressionato dapprima per limpidezza e luminosità del colore, pur virato su affascinanti note mattonate-aranciate, oltre a profumi di grande finezza ed evoluzione che riportano a caffè, cuoio, etereo, frutti disidratati e canditi, prugna, liquirizia, caffè, sottobosco e note ferrose. Al palato si mantiene vivo anche un sottile tannino, mentre avanza il sorso che racconta di arancia sanguinella e della sua piacevole acidità agrumata. È un vino sottile e scorrevole, con un finale ancora integro di tabacco e pellame, da grandi soddisfazioni e sorrisi a chi lo degusta.

Una delle aziende a cui penso maggiormente, quando sono alla ricerca di un vino atto a reggere il passare del tempo, è sicuramente Capezzana. Nella mia giornata trascorsa a Terre di Toscana 2023 non poteva sicuramente mancare. Il Villa Capezzana Riserva 1968 dimostra quanto non sia cambiata la tradizione secolare di considerare l’areale di Carmignano nel gotha del vino toscano, già dal 1716, anno dell’Editto di Cosimo III de Medici.

Villa di Capezzana Riserva 1968 ha intensità olfattive che virano subito su caffè, china, frutti essiccati, scorza di agrumi, foglie di tabacco, carruba, foglie umide e olive in salamoia. Si presenta integro e mai un passo oltre nella globale finezza dei profumi. Al palato è caldo, armonico nei sapori e con una complessità da fare invidia: ancora caffè, traccia ematica, frutti neri sotto spirito, salivazione abbondante ed un’affascinante trama tannica. Disteso, scattante e lungo.

Quando si pensa ad un vino con molti anni sulle spalle è più naturale pensare ad un rosso piuttosto che ad un bianco, almeno fino a quando non si trovi l’eccezione che conferma la regola. È esattamente quanto mi è capitato a Terre di Toscana 2023 assaggiando il 4 Chiacchere 2000 di Colognole, da uve Chardonnay letteralmente sorprendente.

La pienezza dei profumi ed il calore al naso sono netti: burro fuso, frutta secca, miele di castagno, fiori appassiti, pesca sciroppata, banana, tabacco biondo, cannella e curcuma. Davvero un vino affascinante. Sorprende anche al palato, grazie a distensione e succosità del sorso che denotano energia, vitalità e voglia di continuare a stupire. È lungo in bocca, ancora vibrante, pieno ed al contempo salivante e fresco. Chiude con leggere astringenze e ricordi burrosi dentro contorni corposi di frutto, ma senza sfociare nella grassezza. Che scoperta!

Terre di Toscana 2023: ritorno alla “grande” normalità

Posso felicemente confermare che quest’ultima edizione di Terre di Toscana sia tornata ai fasti del passato, neppure tanto lontano, del periodo pre-Covid. Si percepiva un’atmosfera finalmente libera da condizionamenti e preoccupazioni, all’interno della quale il vino, la sua bellezza e la voglia di scoperta degli astanti hanno unito appassionati e produttori. C’è da elogiare lo sforzo degli organizzatori de L’Acquabuona, che ogni anno riescono a far incontrare, quasi in riva al mare, i produttori di vino toscano con una platea sempre più preparata e competente. Ho visto un’organizzazione quasi perfetta e, per fortuna, poche scene di eccessi alcolici da parte dei presenti. Oltre a fare i complimenti, non resta pertanto che rinnovare l’appuntamento al prossimo anno: sempre a Lido di Camaiore e sempre con Terre di Toscana.

Qoco 2023: si traccia la via per l’Olio Extravergine di Oliva che verrà

di Serena Leo

Quanto può un semplice ingrediente caratterizzare il territorio? Su questa domanda e su buone prospettive di crescita, si è svolto l’evento Qoco 2023, il Festival dedicato all’Olio Extravergine di Oliva che torna dopo una lunga pausa. Tanti i cambiamenti in fatto di cucina e società, pronti a far parlare di buona Puglia in casa ed in tutto il mondo.

Una tre giorni di condivisione e di scambi culturali, questo è Qoco 2023 che ha messo l’Olio Extravergine di Oliva nelle condizioni di diventare, ufficialmente, pietanza classica e non soltanto uno degli ingredienti delle ricette mediterranee. A dimostrare la forza dell’oro verde di Puglia sono le sinergie che sul suolo andriese hanno evidenziato la capacità di innovare e rinnovare, creando un concetto di cucina del futuro.

Cosa sta cambiando in questo settore? Quali sono le riflessioni fatte e quali gli scenari ancora da scrivere? Ne abbiamo parlato con gli addetti ai lavori attraverso dei temi chiave.

Consapevolezza e trasparenza

Per raccontare una storia servono idee, ma anche la conoscenza di ciò che è stato. Spesso si è sacrificata una buona fetta di informazione a discapito della velocità, della mancanza di cultura, di condivisione e dell’ineluttabile guerra al ribasso. Ora, però, c’è un’inversione di tendenza basata sulla consapevolezza. Ripartire dall’olivo, dai suoi frutti prelibati fino alla bottiglia, per raccontare ciò che significa l’Olio Extravergine di Oliva per la Regione e per l’Italia intera.

Marcello Longo, Presidente Slow Food Puglia, propone la chiave della trasparenza tramite un’etichetta narrante interattiva, per informare a dovere il consumatore “Acquistare una bottiglia d’Olio Extravergine di Oliva significa acquistare un prodotto dalla filiera chiara e lineare, dall’albero alla bottiglia, e ciò deve essere comunicato al consumatore finale. Noi di Slow Food, con il progetto etichetta narrante, raccontiamo tutte le fasi produttive: dalla scelta della cultivar, a chi l’ha raccolta, al frantoio, alla conservazione e tutto ciò che stabilisce la qualità. Tra i messaggi essenziali di Qoco c’è proprio la trasparenza”.

Insieme a questo traguardo Slow Food Puglia sta cercando di preservare nel miglior modo possibile non solo un patrimonio culinario ma anche paesaggistico, ecco quindi come l’attuale Presidio degli olivi secolari di Puglia, che annovera ben 19 esemplari, è destinato ad aumentare anno dopo anno.

Formazione continua

Farsi forza sull’Olio Extravergine di Oliva si può? Certamente, ma serve un’imprescindibile formazione. Le riflessioni di Nino Di Costanzo, chef di Danì Maison, due stelle Michelin a Ischia, in giuria per la competition di Qoco 2023: la sua idea a riguardo è estremamente chiara, compresi gli strumenti da utilizzare.

Bisogna iniziare a introdurre il concetto di cultura alimentare nelle scuole, parlando anche di olio extravergine di oliva, un alimento che in cucina è essenziale. La buona formazione è utile per evitare l’utilizzo di prodotti non autoctoni e di trattare con cura le materie prime. Il Sud esprime qualcosa di straordinario da trasmettere ai giovani. Nelle scuola c’è ancora tanta ignoranza in materia. Una buona conoscenza serve per utilizzare al meglio ogni alimento. Per una regione che si affaccia sul mare e annovera tra i suoi patti forti il pesce, tale condimento è perfetto per esaltare i sapori. Nel caso pugliese la regione ha ancora un potenziale inespresso”.

Sulla base di questo si può e si deve fare innovazione. “Dell’Olio Extravergine di Oliva bisogna avere rispetto e tentare di lavorarlo il meno possibile. Se i produttori fanno un grande lavoro per portare sulle nostre tavole un alimento tecnicamente perfetto, anche dal punto di vista organolettico, il nostro compito è cercare di mantenerne l’integrità. Ad esempio io cerco di non trasformarlo, mantenendolo quasi sempre a crudo per renderlo protagonista a tavola”.

Idee in cucina

Tante volte in cucina si parla la lingua della semplicità. Tra gli ambassador del buon mangiare c’è Chef Felice Sgarra, di Casa Sgarra a Trani, una Stella Michelin e fiero pugliese. Nel suo compito di giurato per la competitionQoco 2023 – Un filo nel piatto” sposa e promuove il concetto della “cucina di una volta”, però con attenzione. Proprio come accade nel suo ristorante, la tradizione si eleva a un livello superiore, premiando le eccellenze territoriali, lavorando sul chilometro zero ragionato e, grazie alle esperienze nazionali e internazionali  dei suoi fratelli, sulla fusione di culture diverse. Il risultato? Piatti che ci fanno sentire a casa, ma in modo diverso.

L’Olio Extravergine di Oliva da noi è sempre stato di uso comune, un prodotto disponibile in casa non per ricchezza, ma per abbondanza. In Puglia, in tutte le famiglie c’è sempre una buona scorta. In cucina è un protagonista assoluto e sta a noi farne un uso coerente assieme a tutti gli altri ingredienti che la biodiversità territoriale ci offre, prodotti che tutto il mondo ci invidia”. Riguardo a una nuova visione Sgarra tiene la barra dritta: “l’innovazione si può fare ed è nell’indole degli chef. Per innovare bisogna sbagliare, accettare e migliorarsi sempre. Si parte riadattando il nostro essere, senza guardare esclusivamente fuori dai confini. Sfido chiunque a fare un piatto sbagliato con dell’Olio Extravergine di Oliva, anche una semplicissima pasta in bianco. Con aggiunta di esso hai già fatto l’amore a tavola”.

L’Olio Extravergine di Oliva può essere un viatico per rilanciare la Puglia gastronomica? “Come tutti i prodotti artigianali anch’esso contribuisce al rilancio della Puglia dal punto di vista economico e di immagine. Una buona campagna olearia significa ricchezza, abbondanza. Puntare sull’oro verde è la strada giusta.”

Il vincitore

Impegno istituzionale

L’Olio Extravergine di Oliva necessita non solo di una fortunata annata produttiva, ma anche di un costante impegno istituzionale pronto ad attuare un sistema di successo. Secondo Giovanna Bruno, sindaco di Andria, che assieme alla sua squadra ha voluto fortemente Qoco 2023 “Bisogna unirsi evitando le fazioni. Quando si fa ricerca dell’eccellenza è essenziale fare rete in modo da dare, anche nel caso dell’olio extravergine di oliva, l’importanza che merita”. Per il sindaco serve un’innovazione ragionata e l’ausilio dell’esperienza in modo da soddisfare le esigenze del nuovo consumatore alla ricerca di un cibo dallo storytelling forte e salutare.

Vince la creatività

Nella competition “Qoco 2023 – Un filo nel piatto”, la giuria presieduta da Alfonso ed Ernesto Iaccarino ha proclamato vincitore lo chef Rafael Arroyo Martinez che dall’Andalusia ha portato un piatto dal gusto mediterraneo, ma per nulla scontato: crema calda all’Olio Extravergine di Oliva, vongole e branzino del mediterraneo, il tutto condito da una monocultivar Coratina.

Un lavoro di ricerca fatto sui semi di ulivo in cui si dimostra la versatilità di un caposaldo della tradizione italiana e pugliese. Secondo Alfonso Iaccarino, patron del ristorante stellato “Don Alfonso 1890” a Sant’Agata sui Due Golfi, “è stato lo chef che più di tutti ha esaltato il tema del concorso valorizzando le peculiarità dell’extravergine, coniugandole nel segno della modernità e della mediterraneità magistralmente interpretate”.

Al secondo e terzo posto, rispettivamente, si attestano Martin Zupanc, chef sloveno con il suo Fish and Cheese e Andrea Valentinetti che propone un dessert chiamato Mela e Olio.

Con la creatività e nuove energie si può far sempre meglio per la Puglia e per la buona cucina: Qoco 2023 ne è stata la piena dimostrazione.

Lunedì 17 aprile c’è “Oltre”: a Ercolano charity event per il Santobono Pausilipon

Comunicato Stampa

Oltre “Buonissimi” c’è…”Oltre”: lunedì 17 aprile kermesse di gusto e solidarietà A Ercolano charity event per il Santobono Pausilipon. Più di 60 tra chef, maestri pizzaioli e pasticcieri insieme per una serata benefica a favore dell’Ospedale Santobono Pausilipon tra panorami mozzafiato e valorizzazione della cultura gastronomica.

L’appuntamento con “Oltre” promosso dall’Associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN Odv, fortemente voluto dal maestro pizzaiolo Giuseppe Pignalosa, è per lunedì 17 aprile alle 19.30 ad Ercolano, negli spazi di Villa Tony – Complesso Zeno, un ex convento che si affaccia sul Golfo di Napoli (via Trentola II).

L’EVENTO “Oltre”, alla sua prima edizione, nasce dall’idea di portare l’evento “Buonissimi” appunto “oltre” i confini salernitani dove è ormai un appuntamento fisso nel panorama di kermesse enogastronomiche a sfondo sociale, che in ogni edizione conta l’adesione di chef, maestri pizzaioli, pasticcieri e migliaia di partecipanti accomunati dal desiderio di fare del bene a favore dell’associazione Oncologica Pediatrica e Neuroblastoma OPEN Odv e trascorrere una piacevole serata all’insegna del gusto.

LA RACCOLTA FONDI Obiettivo dell’evento di Ercolano è contribuire all’acquisto di tecnologie medicali di ultima generazione (per un importo complessivo di 12mila euro) da donare all’AORN Santobono Pausilipon di Napoli, finalizzate allo sviluppo di progetti di ricerca scientifica sulle leucemie infantili e i tumori solidi pediatrici. Nello specifico occorrono un frigorifero LABOR 400 per la conservazione di reagenti finalizzati ai progetti di ricerca sulle leucemie infantili e i tumori solidi pediatrici e un Microscopio Trinoculare – Moticcorredato di un obiettivo CCIS Plun FLUOR PL UC FL 100X/1.30 insieme ad una telecamera digitale con montatura CMoticam Pro S5 Lite.

Info: www.openonlus.org.
Collegandosi a www.openonlus.org/oltre, ci sono esplicate le modalità per partecipare alla serata del 17 aprile e i PUNTI SOLIDALI:
– Pizzeria Le Parùle Via Sacerdote Cozzolino Benedetto, 71, 80056 Ercolano (NA)
– Pasticceria ZENO Via Sacerdote Benedetto Cozzolino, 115, 80056 Ercolano (NA)
– Villa Tony Via Trentola II, 119b, 80056 Ercolano (NA)

Elenco patecipanti (in aggiornamento)
RISTORANTI
Angelo Carannante Ristorante Caracol Gourmet
Ciro Raffinato Braceria Raffinato’s
Daniele Manzo I Love Tartare
Domenico Bianco San Pietro Bistrot del Mare
Domenico Iavarone Josè Restaurant
Fabio e Francesco Vorraro Ristorante Mamma Elena
Francesco Cerrato Ristorante Casa Federici
Francesco Sodano Ciabatta is Pop
Gaetano Borrelli Villa Andrea Di Isernia
Gennaro Esposito Olio & Pomodoro
Gian Marco Carli Ristorante Il Principe
Giovanni Arvonio Pizzeria Madremia
Giuseppe Di Napoli Pescheria Di Napoli
Lorenzo Cuomo Ristorante Re Maurì
Lorenzo Montoro Ristorante Il Flauto di Pan
Luciano Bifulco Braceria Bifulco
Luigi Salomone Ristorante Re Santi e Leoni
Marco Caputi Maeba Restaurant
Andrea Vitiello MM Lounge Restaurant
Paolo Gramaglia Ristorante President
Pasquale e Gaetano Torrente Casa Torrente Ristorante Al Convento
Pasquale Palamaro Ristorante Indaco
Renato Ruggiero
Salvatore Grasso Ristorante Pizzeria Gorizia 1916
Simone Testa Ristorante Punto Nave
Mario Bevilacqua Golocious
Vincenzo Ruggiero Ristorante Otoro Ishi
Locanda da Peppe Nunzio Illuminato
Roberto Accarino Farina Intera

AZIENDE
Carmasciando
Giannina Manfellotto Terraviva
Latteria Sorrentina
Massimiliano Malafronte Panificio e Biscottificio Malafronte
Michelangelo Bobb Panificio Michelangelo Bobb
Farina Intera

PIZZERIA
Alex Lo Stocco
Angelo Pezzella Angelo Pezzella Pizzeria con Cucina
Carlo Sammarco Carlo Sammarco Pizzeria 2.O
Diego Vitagliano 10 Diego Vitagliano
Errico Porzio Pizzeria Errico Porzio
Francesco Martucci Pizzeria I Masanielli
Gino Sorbillo Gino Sorbillo Antica Pizzeria
Giuseppe Pignalosa Pizzeria Le Parùle
Raffaele Bonetta Pizzeria Ciarly
Salvatore Lioniello Pizzeria da Lioniello
Sasà Martucci Pizzeria Sasà Martucci i Masanielli
Vincenzo Capuano Pizzeria Vincenzo Capuano
Pizza Art Vito De Vita

PASTICCERIA
Andrea e Nicola Pansa Pasticceria Pansa
Ciro Poppella Pasticceria Poppella
Francesco Minichini Pasticceria Minichini
Gerardo Di Dato Pasticceria Di Dato
Giuseppe Pepe E’ buono uguale: il Gluten Free di Pepe Mastro Dolciere
Graziano Notarnicola Patisserie Mademoiselle Charlotte
Marco C. Merola Pasticceria Contemporanea
Massimo Zeno Pasticceria Zeno
Matteo Cutolo Pasticceria Generoso
Sabatino Sirica Pasticceria Sirica
Salvatore Di Prisco Pasticceria Mr Whippy
Stella Ricci Pasticceria Stella
Nicola Obliato Obliato Pastry Boutique
Helga Liberato

BEVERAGE
Luisa Matarese Alma De Lux – Artigiani del Gusto
Alchimia Indipendenti (cocktail)
Maurizio de Fazio Vesuvius Magma gin
Perrella Collection Chandon
Caffè Siag

Info stampa: Emanuela Sorrentino per “Oltre” 3334765246 emanuelasorrentino@libero.it