Redazione
Vi abbiamo raccontato ieri le nostre impressioni sull’annata 2019 in anteprima del Montefalco Sagrantino – Anteprima Montefalco Sagrantino 2019: le nostre considerazioni –
Oggi proseguiamo negli assaggi delle etichette in commercio, parlando delle altre tipologie: Spoleto Trebbiano Spoletino, Montefalco Rosso, Montefalco Rosso Riserva, Montefalco Sagrantino Passito.
Troppo esigui ed eterogenei i campioni di Montefalco Grechetto e Montefalco Bianco per poter esprimere un giudizio complessivo. Sulla prima tipologia vogliamo indugiare, con la speranza che non venga lentamente dimenticata la varietà a bacca bianca qui da sempre presente e capace di offrire, con le giuste attenzioni, prodotti di ottima qualità e serbevolezza. Adesso l’attenzione è puntata tutta sul Trebbiano Spoletino (o “Spoletino”) e le sue declinazioni, ma un faro sul Grechetto deve restare debitamente acceso.
Per quanto concerne lo Spoleto Trebbiano Spoletino, evidenziamo un sostanziale allineamento nel gusto e nelle identità proposte. Rispetto al passato sembra esserci maggior consapevolezza del potenziale di tale varietà duttile dotata di acidità spiccata. La strada è ancora lunga da percorrere e non mancheranno ostacoli; restiamo comunque fiduciosi dopo aver effettuato l’assaggio dei campioni in lista.
Spoleto Trebbiano Spoletino: i migliori assaggi senza ordine di preferenza:
Annata 2022
- Bocale
- De Conti – “Rovicciano”
- Pardi
Annata 2021
- Antonelli San Marco – “Trebium”
- Ilaria Cocco – “Avventata”
- Le Cimate
- Cantina Ninni – “Poggio del Vescovo”
- Romanelli – “Le Tese”
- Valdangius – “Campo de Pico”
Montefalco Rosso resta un emblema, se non altro per l’uso del Sangiovese in abbinamento al Sagrantino. Un connubio intrigante ove il primo prende la sua personale rivincita sullo storico attore del territorio. Gli assaggi hanno dimostrato minor uniformità rispetto al passato, forse condizionati dalle vintage della pandemia, che hanno creato non pochi problemi all’intero mercato dei vini verso i canali della ristorazione e delle enoteche. L’impressione finale è quella di prodotti che non sempre si concentrano sulla piacevolezza di beva, ma talora volgono su sensazioni verticali e puntute nella trama tannica, da aspettarsi più dalle versioni “Riserva”.
Montefalco Rosso: i migliori assaggi senza ordine di preferenza
Annata 2020
- Antonelli San Marco
- Di Filippo
- Goretti – Fattoria Le Mura Saracene
- Scacciadiavoli
- Tenute Lunelli – Tenuta Castelbuono – “Zigurrat”
- Tenute Baldo
- Terre di San Felice
Annata 2019
- Benedetti & Grigi – “Attunis”
- Dionigi
- Romanelli – “Capo de Casa”
Annata 2018
- Ilaria Cocco – “Camorata”
- Tabarrini – “Boccatone”
Montefalco Rosso Riserva: i migliori assaggi senza ordine di preferenza
Annata 2019
- Lungarotti
- Terre de’ Trinci
Annata 2018
- Fongoli – “Serpullo”
- Moretti Omero – “Faccia Tosta”
Annata 2017
- Tenuta di Saragano – “Saragano”
Annata 2016
- Adanti
- Terre de la Custodia – “Rubium”
Ultime considerazioni per la tipologia Montefalco Sagrantino Passito. Denominazione che porta con sé il ricordo di ciò che ha rappresentato il Sagrantino nei secoli: il vino dolce delle feste e dei momenti felici a casa con i parenti. Complice le modifiche degli stili di vita e delle abitudini alimentari del consumatore medio, quasi tutti i passiti italiani stanno soffrendo i cambiamenti del mercato. Il Montefalco Sagrantino Passito non è da meno, ma i pochi produttori che mantengono viva la tradizione realizzano piccoli capolavori enologici, caratterizzati da mordenza tannica che lascia vieppiù indietro eventuali sensazioni troppo morbide fornite dal residuo zuccherino.
Montefalco Sagrantino Passito: i migliori assaggi senza ordine di prefenza
Annata 2018
- Scacciadiavoli
- La Veneranda
- Arnaldo Caprai
Annata 2017
- Briziarelli
- Antonelli San Marco
Infine, comunichiamo la valutazione complessiva dell’annata 2019 del Montefalco Sagrantino, che ha raggiunto il massimo riconoscimento di 5 Stelle e ben 95 punti in centesimi. Un risultato che dimostra la crescita complessiva dell’areale, da perpetrarsi nel futuro senza passi falsi e senza dimenticare nessuna delle espressioni territoriali. Complimenti anche al giovane e già preparatissimo sommelier A.I.S. Andrea Gualdoni, per aver conseguito il titolo di Ambasciatore del Sagrantino 2023.