TuttoFood 2021: il racconto dell’edizione

Milano, dal 22 al 26 ottobre, hub mondiale del settore gastronomico: 1.300 espositori, 150.000 visitatori, arrivati da ogni angolo della terra, in cui il made in Italy sia presente. La condivisione di esperienze, di nuove tecnologie, nuovi sistemi di produzione.
Due anni di blocco di tutti gli eventi fieristici hanno permesso a tanti di riorganizzarsi, di rimodulare le offerte. Una scossa che ha sensibilizzato tutti, una spinta fondamentale verso il processo di digitalizzazione, sia per la produzione che per la comunicazione. La sostenibilità, il racconto della filiera, saranno i nuovi must. Il futuro è pieno di speranza ma anche di paura: se dovesse accadere di nuovo, dovremo essere pronti ad affrontarlo.

Saranno dominanti i progetti condivisi e soprattutto le sinergie, queste le strategie comuni che abbiamo riscontrato e che vogliamo raccontarvi, solo così le piccole eccellenze potranno essere competitive sul nuovo mercato globale, digitale. I prezzi delle materie prime, che cominciano a scarseggiare, i costi dell’energia, che nella fase di transizione aumenteranno per almeno un lustro, fino poi a stabilizzarsi, imballaggi, trasporti, tutto porterà a un aumento esponenziale dei prezzi al dettaglio.

Il made in italy, con la straordinaria varietà di prodotti di eccellenza, corre il rischio di diventare accessibile solo ai mercati esteri più ricchi. A noi l’opportunità di limitare gli sprechi, di consumare il prodotto locale. Vi racconteremo il progetto condiviso di tre realtà meridionali, che hanno scelto di focalizzare l’attenzione sulla consapevolezza e la sostenibilità.

La pizza, prodotto italiano più consumato nel mondo, si è evoluta attraverso lo studio dei processi di lievitazione, cosa che ne ha cambiato il posizionamento. Il cibo popolare di un tempo, ha segnato il passo, almeno in parte, verso una nuova identità, proponendosi nella versione gourmet.
I pizzaioli sono diventati famosi e influenti al pari degli chef, pur senza la stessa attenzione mediatica, compensata da quella popolare, dei consumatori. Tutta la filiera si è dovuta adeguare, sono cambiate le farine, elevata la qualità dei condimenti. Ne parliamo con tre figli della Campania, che si sono ricavati una bella nicchia di mercato.

Infine, un’idea di come immaginano il futuro, con speranze e paure di due generazioni: quella giovane ed entusiasta di cinque donne, che fanno impresa insieme, e quella esperta e consolidata di un grande imprenditore che si presenta con il restyling dell’immagine aziendale e che lancia un allarme sui prossimi aumenti che stanno per arrivare.

L’appuntamento è alla prossima edizione, l’8 maggio 2023.

Campania Stories

Si è svolta dal 30 agosto al 4 settembre Campania Stories 2021, la nuova edizione dell’evento organizzato nelle due perle della Campania, la Costa d’Amalfi e la Terra degli Dei. Ancora una volta, un momento di confronto e di crescita per tutte le 88 cantine che hanno preso parte alla manifestazione, ma anche per i tanti appassionati del vino.

Fra le numerose cantine, 20 Italie ha avuto il piacere di intervistarne alcune. Come la cantina La Fortezza, coi suoi vigneti di Torrecuso, sul versante est del Parco Regionale del Taburno-Camposauro, e la cantina, completamente rivestita in pietra e integrata nel paesaggio circostante.

A seguire, anche la nota cantina Feudi di San Gregorio, che nella sua storia ha saputo dare risalto a un territorio, quello dell’Irpinia, una dignità troppo spesso non riconosciuta. Anche questa Cantina, infatti, ha preso parte all’evento, lasciandoci le proprie impressioni.

Difesa e Mèrcori 2019 di Francesca Fiasco totalizzano rispettivamente 95 e 96 punti nel rank di James Suckling

Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, a Felitto, Campania, sorge una tenuta che ha saputo generare gioielli enologici in grado di conquistare il palato degli esperti a livello internazionale. Il Difesa e il Mèrcori entrambi 2019 dell’Azienda Agricola Francesca Fiasco, IGT Paestum Rosso, rappresentano non solo un’ode alla tradizione vitivinicola campana ma anche un brillante esempio di come passione, innovazione e dedizione possano fondersi creando un prodotto di eccezionale qualità. Francesca Fiasco, giovane e promettente, ha ereditato i vigneti di famiglia e, sotto la guida esperta di Emiliano Falsini, ha dato vita a vini che sono una sinfonia di uve meticolosamente selezionate.

Il Difesa si compone in 35% Aglianico, 35% Cabernet Sauvignon, 20% Barbera e 10% di altre varietà rosse autoctone. Questa miscela ispirata nasce da viti di aglianico ultrasettantenni, coltivate su sei ettari di terreno appartenenti a nonno Luigi. Il Mèrcori con il suo complesso blend di in 30% Aglianico, 30% Cabernet Sauvignon, 10% Barbera, 10% Sangiovese e un saldo di altri vitigni a bacca rossa locali, tra cui spicca l’Aglianicone, racconta una storia di terra, tradizione e sperimentazione.

Difesa: un blend ispirato da equilibrio, innovazione e tradizione

Difesa 2019 si distingue per il suo carattere unico, frutto di una vinificazione attenta e di un affinamento in botti di rovere francese che esaltano le peculiari qualità delle uve selezionate. Con note coriacee di prugna e frutti di bosco, tipiche dell’Aglianico, e un corpo che sa di spezie e di vita, il vino matura in tonneau per 18 mesi, seguiti da un anno in bottiglia, prima di raggiungere le tavole degli appassionati. L’impronta del rovere è evidente, ma mai prevaricante, in perfetto equilibrio con la frutta concentrata che caratterizza il finale lungo e persistente del vino.

Ed è proprio questa qualità eccezionale che è stata riconosciuta e premiata con 95 punti da James Suckling, sottolineando non solo l’eccellenza del blend ma anche la sorprendente bevibilità del vino. Grazie a un equilibrio superlativo e a una gradazione alcolica moderata, il Difesa 2019 si rende il candidato ideale per l’invecchiamento, promettendo una maturazione che esalterà ulteriormente le sue già ricche sfumature.

Il prestigio nel calice del Difesa 2019: caratteristiche distintive

Provando ad elencare le caratteristiche del Difesa 2019 il risultato è un lungo elenco che celebra un vino da non perdere, una testimonianza eloquente di come la Campania continui a essere una terra di vini pregiati, capaci di raccontare storie di passione e di territorio.

  • La complessità aromatica: un viaggio sensoriale tra frutti di bosco maturi, prugne, cuoio e tabacco.
  • L’equilibrio tra maturazione in rovere e frutto: una maestria vinificativa che bilancia sapientemente le componenti.
  • La struttura tannica: decisamente presente ma mai invadente, promessa di un’eccellente evoluzione.
  • La bassa gradazione alcolica: un dettaglio che sorprende e invita alla degustazione.
  • La potenzialità di invecchiamento: un aglianico che si preannuncia splendido negli anni.
  • La visione: Francesca Fiasco, una giovane talento della viticoltura campana.
  • L’eredità e l’innovazione: il rispetto per la tradizione unito alla ricerca di una propria identità enologica.
  • La produzione limitata: una scelta che garantisce qualità e esclusività.

Con questo riconoscimento internazionale il Difesa 2019 si aggiudica un premio che conferma il valore del lavoro svolto. L’invito alla scoperta ci spinge verso orizzonti di curiosità nei confronti di un produttore che sta segnando la storia del vino italiano.

Il fascino unico del Mèrcori 2019: un blend di eccezionale espressione campana

Il Mèrcori 2019, anch’esso frutto dell’eccellenza enologica di Francesca Fiasco, si pone come emblema di un’altra faccia della viticoltura di qualità campana. La vinificazione in legno di rovere francese, seguita da una macerazione sulle bucce per venti giorni e un affinamento in tonneau di primo e secondo passaggio per due anni, culmina in un’esperienza gustativa senza pari. L’imbottigliamento, avvenuto a marzo 2022 dopo otto mesi di elevazione in bottiglia, ha sigillato il destino di un vino destinato a lasciare il segno.

L’aroma di Mèrcori è una sinfonia di precisione e varietà, che spazia dalla frutta matura a note più esotiche di sottobosco e tartufo nero quasi. La struttura tannica, ben integrata, conferisce al vino una morbidezza vellutata, invitando a un sorso dopo l’altro. Il finale, lungo e sapido, è un equilibrio perfetto tra fruttato e gusto umami, che rende il Mèrcori 2019 non solo un vino da degustare ma da vivere in pieno.

  • La complessità aromatica: un caleidoscopio di ciliegia, prugna, arancia rossa e note balsamiche, con accenni di caffè e tabacco, che seduce il naso e prepara il palato.
  • L’equilibrio tra maturazione in legno e frutto: una fusione perfetta che rispetta l’intensità dei frutti senza essere sovrastata dal legno.
  • La struttura tannica: vellutata e ben integrata, promessa di una degustazione avvolgente.
  • Il tenore alcolico: bilanciato, che contribuisce alla “bevibilità” e alla raffinatezza del vino.
  • La potenzialità di invecchiamento: un blend capace di evolversi, mantenendo la promessa di sorprendere anche dopo anni.
  • La visione enologica: Francesca Fiasco conferma il suo talento e la sua capacità di interpretare varietà diverse in un’unica, straordinaria espressione vinicola.
  • L’eredità e l’innovazione: la capacità di coniugare la ricchezza dei vitigni campani con tecniche enologiche avanzate.
  • La produzione limitata: un segno distintivo di esclusività e attenzione al dettaglio.

Raggiungendo un punteggio di 96 punti da James Suckling, il Mèrcori 2019 si posiziona un gradino sopra al Difesa 2019, testimoniando la costante ricerca di eccellenza da parte della cantina Francesca Fiasco. Questo vino è una dichiarazione d’amore per la Campania, un tributo alla sua terra fertile e alla sua storia vinicola, pronta a essere scoperta e apprezzata da chi cerca nel vino non solo gusto, ma anche narrazione e passione.

Alla scoperta di nuovi traguardi: il futuro di Francesca Fiasco

L’avventura enologica di Francesca Fiasco non si ferma al successo ottenuto; il futuro si annuncia ricco di nuove sfide e conferme. Mantenendo saldi i principi di qualità e di rispetto per la tradizione, le cantine Francesca Fiasco si propongono come custodi di un patrimonio vinicolo che sa innovarsi, guardando con fiducia verso l’orizzonte di un mercato sempre più attento e esigente. La strada tracciata da questi vini è un invito a esplorare le radici di un territorio ricco di bellezza e di storie, a scoprire l’anima di un vino che sa parlare al cuore e al palato degli amanti del buon vino. La storia del Difesa 2019 e del Mèrcori è solo l’inizio di un viaggio che promette nuove entusiasmanti tappe, in un mondo dove la qualità è la vera protagonista.