Napoli: Vallepicciola porta il vento del Chianti Classico nel “paese d”o sole e d”o mare”

Bello rivedere, dopo la mia visita di qualche anno fa, Alberto Colombo CEO di Vallepicciola a Napoli nel “paese d”o sole e d”o mare”, come la famosa melodia di Bovio e D’Annibale. Bello riassaporare anche i vini provenienti da quest’angolo di Chianti Classico appartenente alla UGA Vagliagli, piccola frazione di Castelnuovo Berardenga.

Un doppio evento organizzato da smstudio pr & communication in un press day entusiasmante, suddiviso tra una tappa pomeridiana per la stampa ad Altogrado Vineria ed un momento più informale e interattivo nella cena serale al Ristorante Steak House, con l’abbinamento perfetto per i rossi toscani: la “ciccia” cotta a puntino.

Cantina avveniristica, sogno di Bruno Bolfo imprenditore ligure leader nel settore siderurgico. Per anni la consulenza enologica fu affidata alle abili mani di Riccardo Cotarella, che ne ha seguito le fasi prodromiche, lasciando poi il testimone per scelta aziendale ad Alessandro Cellai. L’opera di quest’ultimo, già riconosciuta e apprezzata in passato nei Domini Castellare di Castellina, è stata quella di rendere la materia prima eccellente, meno ricca e opulenta nella trasformazione e maturazione dell’uva in vino, anche grazie alla scelta di contenitori in cemento.

Eleganza, lunghezza ed espressività inserite nel ricamo territoriale. Vagliagli è nota per i suoi terreni compositi, basati su argille di tipo galestroso, calcare, buone altitudini ed esposizioni per garantire ventilazione con escursioni termiche notturne. L’incanto del paesaggio, i Monti del Chianti in lontananza, le vallate di Radda e Gaiole a pochi chilometri, è tale da rendere l’intera zona un sito di alto prestigio sul lato enoturistico.

Nella degustazione guidata presso Altogrado Vineria abbiamo riconosciuto la bellezza della diversità, raccontata nei calici da prodotti e annate differenti. In particolare il Chianti Classico 2021 ha un corredo di frutta e agrume rosso su nuance fumée di brace e radice di liquirizia. Il tannino lascia una scia avvolgente, quasi gelatinosa che rende il sorso aggraziato e godurioso. Annata della potenza e della morbidezza contrapposta alla fresca e floreale della Riserva 2020, dove i richiami di incenso, spezie scure e macchia mediterranea ben si uniscono alla trama antocianica irta e polverosa da sbuffo boschivo.

L’idea del Rosso Toscana IGT 2021 realizzato da Sangiovese in purezza ricalca la volontà di non adeguarsi ed adagiarsi per forza ai dettami di un disciplinare di produzione, cercando piuttosto di valorizzare quanto il terroir sa offrire senza incastonarlo in schemi prefissati. In questo caso il campione deve ancora digerire le espressioni boisé date dall’utilizzo di legni piccoli per la sosta in bottaia. Dalla vigna vecchia di 40 anni ne deriva un vino materico, strutturato e mellifluo, con dicotomia di bocca tra lievi surmaturazioni e pungenze tanniche. Ciò che è sicuro è che avrà molto tempo davanti per potersi esprimere nella sua piena compiutezza.

Chiudiamo i sipari con la garanzia di casa Vallepicciola: il Pievasciata Pinot Nero, che nella vintage 2022 ha regalato emozioni palpitanti ai cronisti, compreso il sottoscritto. Non serve attendere nulla per divertirsi con un sorso dinamico, ricco di piccoli frutti di bosco (lampone e fragoline) su tocchi balsamici e di cannella nel finale. Versatile, ottimo nel rapporto qualità-prezzo per non concentrarsi solo sul “Re” Sangiovese.

Due righe di chiosa le merita anche il Ristorante Steak House, con Francesco, Barbara e Gennaro che ci hanno accolto nel segno della tradizione partenopea di 54 anni di storia e una selezione di carni e frollature da autentici numeri uno. Apprezzabile il contesto “goliardico” per finire la giornata insolitamente calda, tra i ricordi del vento del Chianti Classico e del sole e del mare di Napoli.

Bollicine protagoniste a Wine&Siena 2024

Bollicine protagoniste di una masterclass durante la manifestazione Wine&Siena 2024: tradizioni consolidate e interpretazioni innovative.

Wine&Siena conferma il gradimento del pubblico per le eccellenze selezionate da TheWineHunter: una nona edizione che ha inaugurato il calendario degli appuntamenti enoici in Italia e che ha registrato un record di presenze, ben 2500 e la giornata di sabato con ticket sold out.

Nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 le sale del Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione sono state animate dalle interessanti masterclass, tra cui quella dedicata ai vini fatti in anfora magistralmente condotta da Helmuth Köcher.

Le sessioni del sabato si sono aperte nella mattinata con Bolle d’Italia: un viaggio sensoriale tra le eccellenze delle bollicine italiane. In apertura un Franciacorta Docg Extra Brut Arcadia 2019 Lantieri, 36 mesi sui lieviti, prevalenza Chardonnay con 15% di Pinot Nero e 5% di Pinot Bianco. Profilo olfattivo che regala note di agrumi, di panificazione, di zagara e di erbe di campo. La bollicina è fine e di media persistenza.

Franciacorta Docg dosaggio zero Dom riserva 2016 Mirabella è uno spumante Metodo Classico da 72 mesi sui lieviti; le basi fermentano in contenitori di cemento e si utilizza solitamente un 55% di Chardonnay mentre la parte restante è ugualmente divisa tra Pinot Bianco e Pinot Nero. Al naso si apprezza la frutta a polpa gialla, la nespola, il cedro, salvia e cera d’api, con sbuffi quasi sulfurei. Bollicina setosa e grande finezza. Il sorso denota una buona persistenza e l’abbinamento con il cibo un richiamo immediato.

VSQ Pinot Nero Metodo Classico pas dosè Monsupello: azienda che conduce circa 50 ettari vitati su terreni calcareo-gessosi in Oltrepò Pavese. Il vino affina in acciaio e non svolge la malolattica; in primavera vengono assemblati i vini ottenuti dalle diverse parcelle, segue la seconda fermentazione e una sosta di 40 mesi sui lieviti. Il colore di questo spumante è sempre luminoso ma sicuramente di intensità cromatica maggiore, i profumi ricordano la mela cotogna, la frutta candita, la renetta, il pan brioche e la pietra focaia. Vivace freschezza, che rende l’assaggio di squisita piacevolezza.

VSQ Metodo Classico Dosaggio Zero Montemercurio 2016 è ottenuto da sangiovese proveniente da una vigna di circa 60 anni. La sboccatura viene riportata a maggio 2023. Una piacevole nota di ossidazione lascia il passo alla scorza d’arancia candita, alla frutta, alla grafite. Preciso equilibrio gustativo, chiusura sapida.

VSQ Metodo Classico Astra 2020 UvaMatris ha affascinato la platea per il suo naso floreale, i sentori di acacia e biancospino, di crema pasticcera, erbe officinali, ceralacca; in bocca una freschezza guizzante e una lunga persistenza. L’enologo Gabriele Ronchi ottiene questa bollicina utilizzando il Nebbiolo, a dimora su suoli calcareo-argillosi ricchi di marna.

La masterclass si è conclusa con la degustazione di Oltrepò Pavese Docg Metodo Classico Brut Collezione 2008 La Versa, una bollicina  ottenuta da Pinot Nero, che fermenta in acciaio, e da un saldo di Chardonnay in botti di legno di primo passaggio non tostate. Rimane ben 12 anni e mezzo sui lieviti. Terre d’Oltrepò è l’azienda che ha raccolto l’eredità di La Versa e che raccoglie il 45 % delle uve prodotte in questo territorio, rinomato nel mondo per la produzione di Pinot Nero. Il calice offre profumi di ananas, cedro, nocciola, una dolce speziatura, miele di acacia, zafferano, pasta frolla. Bollicine finissime, che salgono numerose in catenelle luminescenti, che al palato regalano sensazioni seriche. Infinita persistenza e una nota iodata sul finale.

Un viaggio attraverso le eccellenze italiane, proprio secondo i principi ispiratori di Merano Wine Festival, che ha affascinato il pubblico presente e lo ha stimolato al confronto, alla discussione e all’approfondimento di questi territori.