Ristorante Acqua & Sale a Scafati: dal mare al piatto il passo può essere davvero breve

La cucina di mare è anzitutto freschezza, delicatezza e immediatezza, tutto il resto rischia di essere una bella improvvisazione, oppure finisce ad aringhe, sardelle e stoccafisso. Altrettanto facile confondere il saporito delle materie prime con il gustoso estratto invece dal pescato ancora vivo, cogliendo con maestria sottili sfumature al palato, a patto che la mano sia consapevole e delicata.

Giorgio Vitiello ha le idee ben chiare e tutte le carte in regola per celebrare la Dieta Mediterranea, lo fa abilmente attraverso la sua personale versione di cucina marinara: semplice e curata, diretta e consapevole, genuina ed onesta. Quando si tratta di mettere in tavola un gran crudo, quello del giorno si intende, lo mette senza astrattismi che pesano più del pescato, senza quelle trovate da manuali di food cost per i brillanti che mangiano pane e volpe insomma: qui il crudo di mare è il crudo di mare e le patate restano patate.

Inutile girarci troppo attorno: se c’è un locale dove il pesce viene cucinato ad arte e senza fronzoli nell’Agro Sarnese Nocerino questo è il ristorante Acqua & Sale di Giorgio Vitiello. Giorgio è nato a Gragnano nel 1986 da una famiglia operaia, assieme a suo fratello Agostino e sua sorella Rosa. Grazie alla madre Anna ed al papà Angelo, si appassiona fin da subito alla cucina semplice, quella fatta con amore ed ingredienti sani.

Una passione connaturata che gli deriva sia dai nonni materni, provenienti dal comune di Lettere dove impara a riconoscere i sapori dell’orto, il vino e l’olio buono, che dai nonni paterni di Pompei. Giorgio non dimostra soltanto un’eccellente predisposizione ai piaceri della buona tavola, ma si rivela precoce anche nel destreggiarsi ai fornelli: prima di frequentare il vicino istituto alberghiero di Pagani, riesce a cavarsela piuttosto bene nelle cucine dirette da suo zio Gaetano, allora chef della vecchia scuola presso il famoso ristorante ‘A Reccia in quel di Scafati.

Una palestra di vita e di mestiere che gli ha fatto comprendere il sogno di diventare un bravo cuoco e ristoratore tra i più accoglienti. C’è chi il mare se lo tiene dentro e chi invece lo esprime, lo traduce e lo tira fuori con tutta la forza e la generosità, assieme a quella straordinaria vivacità di colori, profumi e sapori. Il Mediterraneo nel piatto detto in parole povere. Di strada il nostro Giorgio ne ha fatta tanta, impegnandosi da autodidatta e specializzandosi come chef a bordo di yacht di lusso, fino ad aprire il suo ristorante nella stessa città di Scafati ove si è poi trasferito.

Acqua & Sale è oggi a tutti gli effetti un punto di riferimento per una fascia di clientela trasversale, fatta da persone tanto alla ricerca della semplicità, in un ambiente easy e non precostruito, che da palati raffinati ed esigenti: un locale che lo stesso chef e patron va fiero di gestire assieme allo staff ed alla sua bella famiglia, con assertiva complicità e gioco di squadra, liturgica attenzione per le preparazioni e spensieratezza.

Il ristorante fondato nel 2012, è nato proprio accanto ad una pescheria, quella gestita dai genitori di Giorgio Vitiello, avviata un paio di anni prima. Due attività complementari che hanno un solo obiettivo: portare il mare in tavola anche per il tramite della sua Sea School. Un laboratorio creato per scoprire come riconoscere il pesce fresco a 360°, come pulirlo e sfilettarlo, cucinarlo ed apprezzarlo nella sua stagionalità. La wine list può e deve migliorare, i vini sono quelli che piacciono allo chef e comunque assolvono abbastanza bene alla loro funzione.

Con un servizio in sala semplice, garbato e competente arriva a tavola la benedizione dell’olio extravergine d’oliva e del pane buono e, a seconda del periodo dell’anno, il pescato crudo, gli antipasti marinati, cotti e sfiziosi, i primi della tradizione col tocco di classe, i secondi non confinati nelle solite orate, dentici e spigole e con i contorni dell’orto sempre di stagione. Il tutto cucinato al momento e in maniera millimetrica: il giusto tempo, quello ottimale per non profanare i sapori del mare ed esaltarli.

Qualche esempio? Tra gli antipasti caldi il polpo verace alla brace, broccolo nero e prugna fermentata e la parmigiana di pesce bandiera; tra i primi lo spaghettino aglio, olio e peperoncino, crudo di scampi al limone, beluga e polvere di alghe, piuttosto che gli gnocchi di patate al ragù di polpo verace, caprino dolce e basilico; tra i secondi il barbecue del giorno e la ricciola con zucchine marinate ed i loro fiori, ma varrebbe il viaggio anche per una frittura di mare da manuale. I dessert? Sceglieteli voi.

Ogni tanto Giorgio si diletta a proporre la cucina di terra, celebrando ingredienti locali ed amici produttori, come Paolo Amato e Giuseppe Pastore, senza snaturare la sua vocazione primaria, anzi ricordando che Acqua & Sale non vive di ingessature ma è social e accogliente. Una cucina concreta, generosa ed elegante, capace di spaziare e di rinnovarsi costantemente, senza mai perdere di vista la vera mission: soddisfare l’ospite genuinamente e ricevere in cambio la gioia di vederlo tornare.

Acchiappagusto, l’emozione dei sapori di chef Andriolo

Conosco la Chef Eleonora Andriolo in una bella sera d’estate di qualche anno fa, nel mio dopo cena sulla bella terrazza del suo ristorante ad Arcugnano (VI), Ristorante Acchiappagusto, L’Emozione dei sapori. Dopo anni di frequentazione dei suoi locali (assieme al papà Flavio, Marta, ed alla sorella Sofia, Eleonora ha anche un ristorante a Grumolo, L’Alchimista del gusto) ho avuto l’occasione ed il piacere di poterla intervistare in una diretta Instagram.

Eleonora Andriolo

Veneta e giovanissima Eleonora inizia a lavorare nella ristorazione a 23 anni, prima in sala ma, affascinata dalla materia prima, non ci mette molto ad arrivare in cucina, dove, sotto l’attenta guida del padre, esprime il meglio di sé, diventando in pochissimo tempo una delle giovanissime Chef emergenti più in luce in Veneto.
Ad accorgersi di lei, oltre a guide e riviste specializzate, anche emittenti TV locali che la invitano spesso ad eventi ed a contests gastronomici di rilievo.
Riesce a combinare benissimo la sua passione per i sapori e per il cibo con la sua passione per il viaggio. Due passioni che vanno di pari passo alla scoperta di nuovi profumi, di nuovi gusti, di spezie ed erbe aromatiche da riportare nella sua cucina.

Dining Room

Esperta alchimista di sapori, amante delle spezie e delle erbette aromatiche, il palato fine lo ha ereditato dalla nonna, che ancora oggi assaggia i suoi piatti prima che Eleonora li metta nel menù. Come capirete la cucina ce l’ha nel sangue, ma non per questo si adagia sugli allori. Nei periodi di chiusura del suo ristorante Eleonora viaggia alla scoperta di nuovi sapori, fa corsi per affinare le sue tecniche e stages presso ristoranti stellati.

Dehor

Nei giorni di lavoro si alza presto, va a far la spesa poi si chiude nella cucina del suo ristorante sino a che l’ultimo cliente non è andato via. Il messaggio che passa è che non basta saper fare un bel piatto o una bella presentazione per essere uno Chef, bisogna fare tanta, tanta pratica, avere tanta pazienza, voglia di fare e soprattutto tantissima determinazione.
Eleonora, da Executive Chef, cucina ogni prodotto che propone nel suo ristorante a partire da pane e grissini, antipasti, primi e secondi ma mi confessa il suo amore infinito per i dolci.

L’Emozione

Tra gli antipasti ottimo é l’emozione un assaggio di 5 noce di capasanta, crema di zucca e tartufo, polpo arrosito su crema di pistacchi, calamari riieni con falsa maionese di avocado, spuma di burrata con acciuga del Cantabrico, ringo di baccalà son salsa alla liquirizia. Un viaggio nelle proposte di Eleonora che identificano la sua filosofia di cucina ed il suo percorso professionale sino ad oggi.

Sedanini al riccio di mare, carpaccio di gambero rosso ed emulsione di alga

Assaggiamo anche i sedanini con riccio , carpaccio di gambero rosso ed emulsione di alga. Un piatto dai forti sapori laddove la sapidità del riccio di mare viene sapientemente contrastata dalla dolcezza del gambero rosso e l’emulsione di alga chiude il cerchio del boccone.

Carpaccio tiepido di lingua salmistrata, porcino fresco, salsa verde e croccante di polenta

Per gli amanti della carne segnaliamo il carpaccio tiepido di lingua salmistrata, porcino fresco, salsa verde e croccante di polenta. Un piatto di assoluto equilibrio e freschezza. Bello anche il gioco di consistenze che trova la sua parte più croccante nella polenta.
Una cucina che tiene conto della tradizione per proporre l’innovazione, rispettando stagionalità ed avendo un occhio di riguardo ai prodotti del territorio.