Il decennale di Wip Burger & Pizza: 10 anni non bastano a raccontare come fare ristorazione di qualità in Campania

Diciamocelo: Wip Burger & Pizza se lo aspettavano davvero in pochi agli inizi. La longevità ha sorpreso, ma non troppo, persino i titolari Domenico Fortino e Lorenzo Oliva, partiti in sordina 10 anni fa con un piccolo locale ai margini di una stazione di rifornimento a pochi passi dall’uscita autostradale di Nocera Inferiore.

E a ben pensarci, crescere in un contesto simile, affermarsi presso il pubblico anche selezionato ed esigente che non mangia solo “pane e puparuoli” ha rappresentato un traguardo simile alla scalata di una cima vertiginosa. Domenico, Lorenzo, due anime ben integrate dalla stessa idea di ristorazione: quella basata sull’esaltazione e lavorazione delle materie prime che la Campania sa offrire. Diverse scelte gastronomiche, a cominciare dall’immancabile pizza, passando per una cucina con piatti della tradizione e chiudendo sulla carne, per accontentare ogni palato.

Quanto detto sin qui non spiega il successo fatto di piccoli passi, uno dopo l’altro, che li hanno portati a festeggiare il primo decennale con un evento fuori dalla norma: l’annullo filatelico concesso dai dirigenti di Poste Italiane – agenzia di Nocera Inferiore – quale tributo al saper fare impresa da parte dei concittadini imprenditori. Il vero segreto di Pulcinella è l’abilità dimostrata nel tessere rapporti con le eccellenze del settore alimentare nostrano.

I banchi d’assaggio organizzati durante la manifestazione, rappresentano gli ingredienti “nascosti” nei piatti di Wip Burger & Pizza e quando giochi con la qualità è difficile distruggere e rovinare tutto con impreparazione e mancanza di rispetto per le materie prime. Difficile, ma non impossibile per chi scrive da anni di cibo e cultura enogastronomica.

Fare ristorazione di qualità si può ovunque, specialmente in Campania ove non mancano gli ingredienti e le tecniche giuste per utilizzarli in cucina. E quello di Wip Burger & Pizza ne è un caso lampante.

Ad esempio nella scelta di un Olio Extravergine di Oliva monocultivar Carpellese dell’azienda Pregio con sede a Serre (SA); o i salumi e le carni della Macelleria del Centro Storico di San Marzano sul Sarno (SA), dai prodotti innovativi come il salame di Scottona con Parmigiano Reggiano stagionato 120 mesi.

Gli affettati richiamano necessariamente, almeno al Sud Italia, la mozzarella, specie se di Bufala come quella proposta dal treccione del Caseificio Nonno Peppe a Marina di Eboli (SA). Infine, per placare la sete i gin di Prisco Sammartino di Officine Alkemiche Spirits per un abbinamento intrigante anche con la pizza, e il beverage di Perrella Distribuzione che segue i migliori locali della Regione.

Manca, a completare il quadro, la presenza di Andrea Ferraioli e della moglie Marisa Cuomo, da sempre inclusi nell’ampia lista vini proposti sia alla mescita che alla bottiglia, segno che la cultura e il consumo del vino sta cambiando in modo positivo nelle scelte degli avventori.

Presenti al momento clou della serata, l’annullo filatelico sulle cartoline commemorative, la funzionaria di Poste Italiane dott.ssa Elvira Graziano, il vice sindaco di Nocera Inferiore dott. Gianluca Pagliuca ed i giornalisti Annibale Discepolo e Gaetano Cataldo, estimatori della prima ora di Wip Burger & Pizza e dell’impegno di Fortino e Oliva.

Altri 100 di questi 10 anni!

Wip Burger & Pizza

Via Giuseppe Atzori 271

84014 Nocera Inferiore (SA)

Pancrazio Locanda Cilentana: Pietro Parisi il Cuoco Contadino lavora con cura e passione le materie prime del Cilento

“Chi ha coraggio fa anche a meno della reputazione”.

Questa frase rappresenta un piccolo mantra per il sottoscritto, da tenere a mente in ogni singolo istante della giornata. Pietro Parisi, Cuoco Contadino come ama giustamente definirsi, potrebbe vantare un curriculum di massimo rispetto da Chef alla corte delle migliori cucine internazionali.

Per fortuna a lui non è mancato certo il coraggio nel decidere di evitare le luci della ribalta, quelle dei salotti frivoli e inconcludenti o delle tavole faraoniche piene di fumo (e poco arrosto). Pietro ha deciso di scegliere un progetto coraggioso, realizzato da una donna visionaria come Chiara Fontana, che nel mondo della ristorazione e del turismo si è avventurata dopo i brillanti risultati raggiunti in campo universitario.

Da sinistra: Chiara Fontana, Pietro Parisi e Giovanni Riccardi

La famiglia ha avuto un ruolo fondamentale e Chiara, oltre a coinvolgere il vulcanico Parisi quasi come un suo membro aggiunto, ha coinvolto in prima battuta l’amore di una vita, condiviso in maniera equa per Giovanni Riccardi, avvocato, e per i figli. Una compagine allargata e affiatata, con a ciascuno un ruolo preciso da seguire per raggiungere il risultato finale: raccontare il Cilento sotto una nuova veste, fatta di unione tra le eccellenze enogastronomiche che ci invidiano in tutto il mondo. Ecco, dunque, il Boutique Hotel Palazzo Gentilcore e Pancrazio Locanda Cilentana a Castellabate (SA).

Nel mezzo servono inventiva, tanti fatti, poche chiacchiere e le abili mani di Pietro Parisi, per creare opere di sapore e profondità da ciò che la Natura (tramite l’immenso conoscitore del territorio Giovanni) sa procurargli. Semplicità anzitutto, nata dalla voglia di esprimere una realtà concreta, senza fronzoli od orpelli che possano contaminarla. Il menu è già di per sé bello, pratico, facile da interpretare e adatto alle tasche di chiunque.

Le 3 consistenze del caciocavallo con uovo, asparagi selvatici e tartufo estivo sono uno dei piatti firma di Pancrazio Locanda Cilentana, che può leggermente differire nella composizione degli ingredienti a seconda della stagionalità.

O lo spaghettone con ragù San Marzano e foglie di fico, autentica novità nel panorama locale, utilizzando un elemento celebrato di quest’angolo di Paradiso. La foglia di fico ha proprietà organolettiche straordinarie per un corretto mantenimento dell’omeostasi e dei normali livelli pressori. Senza peraltro ricorrere alla carne, gradita attenzione per le scelte vegetariane sempre più richieste dai clienti.

Per chi invece non volesse rinunciare alla tradizione resta la versione classica con ragù pippiato di bufala cilentana. Un piacere per gli occhi e la bocca è il rigatone con infuso di manteca, foglie di pomodoro e scaglie di tartufo nero. Il modo di recuperare a 360 gradi quanto di meglio e salutare esista.

In perfetta linea coerente la proposta dei secondi piatti, resa possibile tra variazioni di carne e pesce e perché no, la parmigiana di melanzane cotta in vasetto con sugo di pomodoro, delicata e gustosa. Siamo praticamente a “metro zero”, per ingredienti elencati nella Dieta Mediterranea di Ancel Keys, rievocata anche nell’iniziativa culturale del Museo Virtuale della Dieta Mediterranea nell’ambito del progetto Opere e vite.

Un piccolo tocco di dolcezza, tra cannoli alla cilentana e babà rivisitato, per concludere la serata in spensieratezza concentrati unicamente sul territorio e le sue primizie. Magari abbinando le pietanze in uscita ad una completa carta dei vini che parla anch’essa la lingua del luogo.

Come vogliamo esaltare le nostre splendide potenzialità se tutti gli attori chiamati in causa, stampa compresa, non danno il massimo? Ecco perché le numerose iniziative di Boutique Hotel Palazzo Gentilcore e di Pancrazio Locanda Cilentana a tutela delle materie prime e dei prodotti di nicchia, alcuni rarissimi, che offre questo luogo magico. Ecco perché non mancheranno certo le sorprese a breve…

Per una volta anche noi possiamo figurativamente dire di aver “rimesso la Chiesa al centro del villaggio”, facendo la nostra parte.

Un villaggio chiamato Cilento.