Il nocino è servito!
Siamo alla 16 edizione “Nocini a confronto 2024” e tutto nasce per una sfida, essendo arrivati ultimi ad un concorso tenutosi in terra Emiliana, abbiamo affinato la tecnica e selezionato le materie prime… e poi realizzato un concorso in Romagna.
AIS Romagna delegazione Forlì si propone di divulgare questo liquore casalingo, un amaro dalle proprietà stomatiche (in passato veniva venduto nelle farmacie), non solo come liquore antico ma come ingrediente da utilizzare in cucina o nei cocktail.
Noi, del gruppo sommelier e stimatori di tale liquore ci troviamo presso Casa Artusi, a Forlimpopoli, nel mese di maggio, giugno per valutare i campioni che i produttori casalinghi consegnano e che giungono a noi in forma anonima. I panel sono formati da 5 membri che ne valutano le peculiarità mediante l’utilizzo di una scheda di degustazion appropriata .
La premiazione avverrà il 30 giugno durante lo svolgimento della “festa Artusiana“ con la presentazione dei migliori classificati e premiati con le noci d’oro, d’argento e di bronzo.
Con il coinvolgimento di insegnanti di cucina e dì mixology, grazie alla dirigente dell’Istituto alberghiero “Pellegrino Artusi “ di Forlimpopoli, verranno ideate nuove ricette con il nocino. Le ricette create nelle precedenti edizioni sono già inserite all interno del libro ”Il Sasso e la Noce” un piccolo testo che ha unito tutto il gruppo durante la stesura.
Il nocino
Liquore ottenuto con infusione di mallo di noci in alcool, zucchero e spezie. Si racconta da tempi antichi che contenga elevate quantità di tannini, con funzioni antiossidanti, digestive e stomatiche. Le origini? si perdono nella notte dei tempi e la leggenda tra sacro e profano, santi e streghe, fa sì che fosse considerato quasi una pozione magica.
Il momento del raccolto avveniva per tradizione la notte di San Giovanni (solstizio d estate) a piedi scalzi, da giovani fanciulle. Oggi la raccolta avviene circa il 10/15 giugno secondo la maturazione delle noci. I romani narravano di un popolo, i Picti, che faceva parte dei Britanni, che distribuiva in calderoni questo elisir ai soldati. A Grenoble si produce ancora oggi nocino con la propria noce fregiata del marchio AOC .
La ricetta
Ogni famiglia la propria. Anche il libro “la scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” scritto da Pellegrino Artusi cita la sua ricetta al n. 750. La mia invece? Mallo di noci n. 33 raccolte in giugno, nel momento balsamico, quando ancora la noce all interno non ha la consistenza legnosa. Alcool, zucchero e pochissime spezie (cannella e chiodi di garofano). Infine macerazione al sole in contenitore di vetro, filtrazione e imbottigliamento entro febbraio.
Il liquore ottenuto ha un bel colore scuro, non opaco, consistente, ha un impatto olfattivo di forte personalita’ che raccoglie come una corona note di mallo (balsamico) caffe’, cacao, spezie percettibili. Al sorso regala sensazioni rotonde date dalla pastosità e dalla dolcezza sostenuta da aromi variegati e penetranti.
Augurandovi buone bevute, vi invito a degustarne alcuni. Vi aspettiamo il 30 giugno per la premiazione dell edizione 2024, saremo presso Casa Artusi a Forlimpopoli (FC)
Per chi volesse inviare il proprio campione di nocino casalingo puo’ aderire al concorso seguendo le indicazioni per partecipare nell’estratto del regolamento.