Vino Sapiens: Nicola Biasi e i Vini della Rete Resistenti Conquistano Roma

Molti consensi per il secondo appuntamento del ciclo di conferenze sulla sostenibilità vitivinicola organizzato da Vino Sapiens, svoltosi a Roma. La presentazione dei vini della Rete Resistenti, guidata dall’enologo Nicola Biasi, ha interessato una platea composta da giornalisti, ristoratori, sommelier, tecnici e appassionati, offrendo un’esperienza di degustazione differente dal solito

Il Progetto Vino Sapiens

L’evento, parte di un’iniziativa ideata da Costantina Vocino e Marco Felini, co-fondatori di Vino Sapiens, ha come obiettivo la promozione di una viticoltura autentica e sostenibile. La conferenza di Nicola Biasi è stata accompagnata dall’assaggio di otto etichette della Rete di imprese Resistenti, sottolineando il connubio tra eccellenza qualitativa e sostenibilità ambientale.

La Filosofia di Nicola Biasi

“Fare il miglior vino possibile che sappia interpretare il territorio”: questo è il mantra di Nicola Biasi e della sua Rete Resistenti. In un’epoca in cui i cambiamenti climatici minacciano seriamente la viticoltura, le varietà resistenti alle malattie fungine – note come Piwi – rappresentano una risposta efficace e sostenibile. Queste varietà permettono di produrre vini di alta qualità riducendo al contempo l’impatto ambientale, una priorità fondamentale per Biasi e i suoi collaboratori.

Enologia Sostenibile

La Rete Resistenti punta su una viticoltura di precisione e un’enologia dedicata per esaltare le qualità delle varietà resistenti. Come spiega Biasi, “non si tratta di rinnegare la tradizione, ma di adattarsi alle nuove sfide ambientali, mantenendo sempre un legame con il territorio.” Questo approccio ha portato alla creazione di vini che combinano eccellenza e sostenibilità, come dimostrato durante la degustazione.

Vantaggi delle Varietà Resistenti

Uno studio condotto su filari di varietà resistenti e non resistenti dell’Azienda Albafiorita ha evidenziato significativi benefici ambientali. Con l’uso dei Piwi, l’impronta carbonica è stata ridotta del 37,98%, e i trattamenti fitosanitari sono passati da 16 a 4 all’anno. Questi risultati dimostrano come le varietà resistenti possano contribuire a una viticoltura più sostenibile e meno impattante, sia dal punto di vista ambientale che sociale.

Sfide e Opportunità

Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione delle varietà resistenti presenta ancora alcune sfide. I costi di impianto sono più elevati, e trovare la varietà più adatta a ogni specifico territorio richiede tempo e ricerca. Inoltre, non tutte le Regioni italiane hanno ancora autorizzato la produzione e la commercializzazione del vino da uve Piwi. Tuttavia, i benefici a lungo termine – tra cui la riduzione dei trattamenti chimici, il minor consumo di acqua e l’abbattimento delle emissioni di CO2 – rendono questi sforzi altamente promettenti.

I vini degustati

Durante l’evento, ho avuto l’opportunità di degustare otto etichette della Rete Resistenti, tutte espressione di un terroir unico e di pratiche vitivinicole sostenibili. Tra queste, spiccano:

ECELO 1° di CA’ DA ROMAN, M’AMA 2022 dell’Azienda Agricola Albafiorita

FORTE 2022 di Colle Regina, BABY RETINES 2022 di Resistenti Nicola Biasi, DIVENTO 2022 di Vigneti Vinessa, SINFONIA 2022 di Tenuta della Casa, COSTANTE 2022 di Poggio Pagnan e il prestigioso VIN DE LA NEU 2020 di Nicola Biasi.

Grazie all’innovazione e alla sostenibilità, questi vini stanno guadagnando un posto di rilievo nel panorama enologico italiano, dimostrando che è possibile coniugare qualità e rispetto per l’ambiente. Un esempio virtuoso di come la viticoltura possa evolversi, affrontando le sfide del futuro senza dimenticare le radici della tradizione.

Grandi Langhe 2024

La prestigiosa Anteprima piemontese Grandi Langhe 2024 ha avuto luogo nei giorni 29 e 30 gennaio 2024 all’interno degli ampi spazi delle Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino. Location posta strategicamente a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Torino Porta Susa, facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo di trasporto.

L’Evento

In questa edizione è aumentata la presenza degli espositori,  ben 300 dietro ai desk d’assaggio, lieti di far degustare i loro capolavori e fieri di raccontare il loro territorio. Modificato il sistema di assegnazione dei banchi, sempre contraddistinti da colori, ma adesso in ordine alfabetico anziché in zone come nelle precedenti edizioni. All’ingresso vi era un grande spazio d’assaggio per il Consorzio e la possibilità di degustare circa 50 etichette di Alta Langa Metodo Classico con servizio sommelier.

Ingresso spumeggiante: un benvenuto ai visitatori e una tesa di mano ad altri areali da parte del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio di Tutela del Roero con il supporto di Regione Piemonte ed il sostegno di banca Intesa San Paolo.
All’anteprima hanno partecipato buyers, importatori, ristoratori, enotecari, giornalisti e wine blogger nazionali ed esteri.

L’annata di Barolo in anteprima presa in esame è la 2020, quella di Barbaresco e Roero la 2021. Una passerella tra i produttori e un approfondimento con le aziende mi ha dato la possibilità di degustare vari vini ottenuti da uve varietà Nascetta,  Arneis, Favorita, Moscato Bianco, Barbera,  Dolcetto, Nebbiolo, Pelaverga di Verduno.

I migliori assaggi

G.D Vajra – Barolo Bricco delle Viole 2020 – Emana note di violetta, ciliegia, rosa appassita con cenni balsamici e speziati; avvolgente, elegante e setoso. 
Virna Borgogno – Barolo Sarmassa 2020 – Sensazioni di mora, ribes, tabacco e liquirizia. Composito, rotondo, appagante e persistente.
Fratelli Serio & Battista Borgogno – Barolo Cannubi 2020 – Melagrana, amarena, lampone, ribes e spezie dolci in successione, dalla trama tannica setosa, coerente e lunga.
Agricola Marrone – Barolo Bussia 2019 – Naso di frutti rossi, prugna, sottobosco e liquirizia. Sorso pieno ed appagante, coerente e duraturo
Conterno Fantino – Vigna Sorì Ginestra 2020 – Libera note di pout-pourri floreale, marasca e balsamicità. Palato delicato, setoso ed armonioso.
Diego Conterno- Le Coste di Monforte 2020 – Rimanda ai fiori di campo, alla rosa, mirtillo e sottobosco, con gusto pieno, generoso ed appagante.
Ceretto – Barolo Brunate 2019 – Sentori di ciliegia, fragola,viola ed eucalipto, dal tannino palpabile ma setoso. Duraturo e leggiadro.
Adriano Marco e Vittorio- Barbaresco Basarin 2020 – Effluvi di rosa canina, violacciocca, spezie e nuance mentolate. Fresco e sapido, al contempo setoso. 
Matteo Correggia – Roero Riserva Ròche d’Ampsèj 2018 – Con sentori di frutta matura, cacao e cenni di erbe officinali, è un vino generoso ed armonioso.
Livia Fontana- Barolo Fontanin 2018 – Note di sottobosco, fragolina, tabacco e liquirizia; espressivo e carezzevole, decisamente persistente e fine.