di Luca Matarazzo
Prima di cominciare a parlare delle annate dei Chianti Classico Gran Selezione presenti alle Anteprime di Toscana – Chianti Classico Collection 2023 – bisogna fare un passo indietro per poi farne due avanti.
Partiamo dalle considerazioni video fatte durante la prima giornata, in un momento di relax degustativo utilissimo per ricariche le energie nel confronto con i produttori.
L’attesa era grande per l’evento cult degli appassionati del Gallo Nero. La felicità genera sempre ottimismo e ne abbiamo davvero bisogno.
Continuiamo a ritroso nel tempo parlando del Chianti Classico 2019 nei 35 campioni presenti.
L’annata ha portato nei calici vini ricchi di aromi profondi, intensi ed eleganti. Gradevolezza unita a giusta tensione gustativa, in equilibrio con le presenze tanniche di buon nerbo ed integrità. Chi ha utilizzato il Sangiovese in solitario ha potuto innestare una marcia ulteriore.
In seguito i migliori assaggi elencati in ordine alfabetico e non di preferenza:
Migliori Chianti Classico Docg 2019
Casa di Monte – Le Capitozze
Castello di Monterinaldi – Vigneto Boscone
Fattoria di Montemaggio – Montemaggio
Felciano
Savignola Paolina – Ora
Valvirginio
Vecchie Terre di Montefili
Pochi gli assaggi presenti per l’annata 2018, che presentano comunque una sottile e puntuta eleganza suddivisa parimenti tra olfatto e palato.
Migliori Chianti Classico Docg 2018
Pensieri di Cavatina
Scheggiolla
Tenuta Carobbio
Migliori Chianti Classico 2017
Carus – Baldero
Solatione Winery
E veniamo al clou della nostra analisi riguardante il Chianti Classico Gran Selezione annate 2020 e 2019. Il confronto sembra impari, ancora una volta a discapito della prima versione, anche se meno evidente rispetto a quanto ravvisato nella tipologia Riserva.
Spezzando una lancia a favore, possiamo dire che le concentrazioni presenti in tanti campioni della 2020 meritano un tempo supplementare di riflessione. Per utilizzare un paragone calcistico, qualcuno andrà ai calci di rigore, qualcun altro si arrenderà alla “dura legge del gol”.
Di certo i tannini nervosi spesso non armonizzati dalle esuberanti essenze fruttate, mostrano i limiti di una stagione in chiaroscuro.
Meglio performante la 2019, contenuta nei picchi di eccellenza ma comunque equilibrata e identitaria in molti casi. La presenza sempre più maggioritaria del Sangiovese sta dando metaforicamente i suoi frutti, a volte buoni altre meno.
Vedremo nel futuro i progressi di questa tipologia, anche alla luce della ormai imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA).
Migliori Chianti Classico Gran Selezione 2020
Brancaia
Castello di Fonterutoli – Badiòla
Famiglia Zingarelli – Tenuta Fizzano
Tenuta di Arceno – Strada al Sasso
Migliori Chianti Classico Gran Selezione 2019
Arillo in Terrabianca
Castello di Bossi
Castello di Gabbiano – Bellezza
Colle Bereto
Colombaio di Cencio
Il Poggiolino – Le Balze
Nardi Viticoltori – Vigna del Pino
Podere Castellinuzza/Paolo Coccia – Vecchie Vigne
Tenuta di Lilliano
Tolaini – Vigna Montebello Sette
Villa a Sesta – Sorleone