Terre di Toscana: focus sul Vino Nobile di Montepulciano

di Adriano Guerri

Lo scorso 26 marzo si è tenuta la 15° edizione di Terre di Toscana “Eccellenza nel bicchiere”. Una coinvolgente kermesse organizzata da Acquabuona.it, svoltasi all’interno degli ampi saloni dell’Hotel Versilia Lido l Una Esperienze di Lido di Camaiore, a pochi passi dal mare.

Ai banchi d’assaggio erano presenti 140 vitivinicoltori provenienti dalle più importanti denominazioni della Toscana, con circa 700 etichette in degustazione. Il nostro focus odierno riguarderà una storica Docg, la prima in Italia per un vino rosso.

Vino Nobile di Montepulciano

Montepulciano è una stupenda cittadina posta nella parte sud della provincia di Siena in Toscana. Il Comune è posto a 605 metri s.l.m., in un lembo di terra a cavallo tra Valdichiana e Val d’Orcia, ai confini con l’Umbria. Montepulciano ha una storia lunghissima, nota per i suoi vigneti dai quali si ricava uno dei più pregiati vini rossi italiani: il Vino Nobile di Montepulciano. La consacrazione dell’areale arrivò  nel 1685, quando Francesco Redi, nel suo celebre ditirambo “Bacco in Toscana”, concluse i versi con “Montepulciano d’ogni vino è Re “. Bevuto durante i pasti nelle tavole dei signori, gl’è valso l’appellativo di “Nobile“.

Con la nascita della Doc nel 1966 e le esigenze del disciplinare, i produttori hanno fatto un vero e proprio cambiamento con nuove cantine e riconversione di nuovi impianti nelle vigne. Nel 1980 è arrivata la meritatissima Docg, riconoscimento condiviso con il vicino Brunello di Montalcino, con Barolo e Barbaresco. Ma per il suo minor periodo d’invecchiamento di fatto è stato il primo immesso sul mercato con la fascetta di Stato. Un vino di straordinaria qualità e  longevità, molto apprezzato da estimatori in ogni parte del globo.

I terreni più vocati sono nelle zone di Caggiole, Sanguineto e Cervognano. Il vitigno principe è sua maestà il Sangiovese, localmente menzionato come Prugnolo Gentile. Possono concorrere al blend finale vitigni a bacca rossa sia autoctoni sia alloctoni, idonei alla coltivazione. Tuttavia, la maggioranza dei produttori preferisce  produrre vino da Sangiovese in purezza.

Le caratteristiche climatiche e geologiche contribuiscono a dare origine a vini di indubbia qualità. Il Vino Nobile di Montepulciano viene prodotto nelle tipologie, Annata, Riserva, Selezione e, dal 2024, “Pievi”. Le altre tipologie sono: Rosso di Montepulciano, Vin Santo, Vin Santo Occhio di Pernice.

I vini degustati a Terre di Toscana

Bossona 2017 – Dei – ottenuto con 90% Sangiovese e 10% Canaiolo Nero, dal rosso rubino brillante con riflessi che virano sul granato e intensi sentori di ciliegia matura, prugna e viola, uniti a nuances speziate, tabacco e sottobosco. Sorso fine, dal tannino vellutato, equilibrato e coerente. Buona interpretazione di un’annata non semplice.

Mulinvecchio 2018 – Contucci – color rubino brillante, al naso è una vera cascata di frutti rossi, cui seguono note di liquirizia e toni mentolati. Gusto pieno e soddisfacente con notevole persistenza. Azienda storica e l’unica che affonda le sue radici nel lontano passato nel centro storico della cittadina poliziana.

Damo 2015 – Montemercurio – Sangiovese 80%, Canaiolo,  Mammolo e  Colorino, rosso rubino con sfumature  granate. Naso da frutti di bosco, spezie scure, liquirizia, tabacco e tartufo, impreziosite da cacao in polvere. Avvolgente, sorretto da buona e setosa tannicità, sapido e persistente.

Vallocaia Riserva 2019 – Bindella –  Sangiovese 95% ed il restante Colorino, dai netti sentori di mirtillo rosso americano (cranberrie), mora, prugna e ciliegia, che vanno ad allungare una scia di liquirizia. Palato morbido, con tannini fitti, ma ben supportati da sapidità e freschezza.

Il Nocio 2018 – Boscarelli – Sangiovese in purezza, rubino intenso, dotato di un bellissimo spettro olfattivo di more di gelso e visciole, su finale da macchia mediterranea, cannella e note balsamiche. Impeccabile la trama tannica, un vino ben equilibrato che resta a lungo nella memoria.

Adriano Guerri

Adriano Guerri

La passione per il mondo enoico è nata anni fa, lavorando in alcuni importanti Hotels d'Europa. Durante il mio soggiorno all'estero mi sono iscritto ad un corso vini ed al rientro in Italia, per approfondire meglio la mia conoscenza, ho frequentato i 3 livelli con Ais. Mi piace degustare, visitare aziende vitivinicole, calpestare le vigne ed assistere alle kermesse enoiche. Da qualche anno a questa parte scrivo articoli su blog e riviste enogastronomiche nazionali.

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