Chianti Classico: i 500 anni di Villa Calcinaia celebrati dalla famiglia Capponi

Viaggiare nel territorio del Chianti Classico è come fare un tuffo in un mondo variegato di panorami, terreni e biodiversità. Le dolci colline si alternano ai boschi montani, passando da suoli argillosi a quelli pietrosi calcarei, in un continuo saliscendi inebriante. Scorci pittoreschi e borghi medievali con il celebre Gallo Nero che campeggia a guardia delle meraviglie di natura.

Ogni curva svela un territorio intriso di storia e quando raccontarla sono i protagonisti, allora stiamo parlando davvero di qualcosa di unico e irripetibile. Qualcosa che rimane nel cuore e non se ne va via: non succede infatti di celebrare tutti i giorni i cinquecento anni di una cantina, quella della famiglia Capponi a Villa Calcinaia.

Situata a Greve in Chianti, questa magnifica Villa-Fattoria è stata il fulcro delle celebrazioni del 23 maggio 2024, in occasione dei 500 anni dall’acquisto della proprietà da parte dei Capponi, avvenuto il 23 maggio 1524. Una giornata splendida, scandita dai momenti storici della famiglia Capponi, raccontati da Tessa, Sebastiano e Niccolò, di fronte al Sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, al Vicepresidente della Denominazione Chianti Classico, Sergio Zingarelli ed al consulente enologo Federico Staderini.

Giunti alla trentasettesima generazione, originari di Pistoia, i Capponi si stabilirono a Firenze nel XIV secolo, divenendo rapidamente una delle famiglie più influenti toscane. Mercanti di lana e seta accumularono notevoli ricchezze, investendole poi in proprietà agricole. Nel 1244 Compagno Capponi fu il primo membro della famiglia ad intraprendere il commercio della seta. Durante il Rinascimento, la famiglia consolidò il proprio potere politico e sociale. Gino Capponi (1350-1421), noto uomo d’affari e politico, fu un membro di spicco coinvolto nelle dinamiche della Repubblica Fiorentina. I Capponi furono anche mecenati delle arti, commissionando opere come la “Cappella Capponi” nella Chiesa di Santa Felicita a Firenze, dove lavorò Pontormo.

Nel Risorgimento italiano, un altro Gino Capponi (1792-1876) si distinse come storico e politico, giocando un ruolo chiave nel movimento per l’unificazione italiana. Nei secoli, i Capponi hanno continuato a essere una presenza di rilievo nella società fiorentina, adattandosi ai cambiamenti politici, umanistici e sociali. Interessante la prima testimonianza in cui si parla di Chianti che risale al 26 settembre 1872 ad opera di Bettino Ricasoli, in cui descrive, come in una ricetta, le caratteristiche delle uve per fare un Vino Chianti da bere ogni giorno:

“…Mi confermai nei risultati ottenuti già nelle prime esperienze cioè che il vino riceve dal Sagioveto (così si chiamava all’epoca il Sangiovese) la dose principale del suo profumo, a cui io miro particolarmente, e una certa vigoria di sensazione; dal Cannajuolo L’amabilità che tempera la durezza del primo, senza togliergli nulla del suo profumo per esserne pur esso dotato; la Malvagia, della quale si potrebbe fare a meno nei vini destinati all’invecchiamento, tende a diluire il prodotto delle prime uve, ne accresce il sapore e lo rende più leggero e più prontamente adoperabile all’uso della tavola quotidiana…”

Villa Calcinaia

Dimora nobiliare, è un esempio perfetto di architettura rinascimentale famosa per la produzione di vino Chianti Classico, attività che i Capponi hanno sempre seguito con grande impegno e innovazione. La storica cantina della villa è testimonianza della lunga tradizione vinicola della famiglia. Oggi, Villa Calcinaia continua a essere un’azienda agricola e vinicola attiva, offrendo visite guidate, degustazioni di vino e ospitalità agrituristica.

Degustazione Storica

La giornata del 23 maggio è stata caratterizzata da una degustazione che ha seguito i momenti storici di Villa Calcinaia:

Parte 1 – Prequel – An Intimate Tale of Renaissance Florence: La storia del Chianti e della famiglia Capponi fino all’acquisto di Villa Calcinaia. Vino in abbinamento: Mauvais Chapon Metodo Classico 2018.

Parte 2 – The High Renaissance: Dal Rinascimento al Granducato, la vita e l’organizzazione della villa. Vino in abbinamento: AD 1613 Rosso Toscana IGT 2011.

Parte 3 – DOC World: La promulgazione di un documento precursore della DOC, rendendo il Chianti famoso nel mondo. Vino in abbinamento: Villa Calcinaia Chianti Classico DOC 1969.

Parte 4 – World Largest Voluntary Emigration, Red Gravy and Chianti: Il Chianti Classico e la prima vigna non promiscua nel territorio. Vino in abbinamento: Vigna Bastignano Rosso Colli Toscana Centrale IGT 2006.

Parte 5 – Chianti Classico UNESCO World Heritage: La storia moderna del Chianti Classico e di Villa Calcinaia fino alla candidatura Unesco. Vino in abbinamento: Villa Calcinaia Chianti Classico Riserva DOCG 2010.

Il futuro riguarda il progetto di cui la Contessa Tessa Capponi è promotrice-Presidente: le Villa-Fattoria del Chianti Classico verso il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità per l’UNESCO. Sebastiano con grande emozione, ha ringraziato la sua famiglia per averlo sempre appoggiato nelle decisioni aziendali e infine, Niccolò, da storico ha ripercorso la storia di famiglia concludendo che le proprietà non appartengono agli avi, né ai presenti, ma alle generazioni future.

Ciò che si fa oggi, lascerà il segno indelebile nel tempo.