Le diverse espressioni del Montepulciano d’Abruzzo nei vini della Doc Villamagna

di Adriano Guerri

Abruzzo, patria del Montepulciano d’Abruzzo, sembra aver trovato nella Doc Villamagna una particolare area vocata, tramite un piccolo gruppo di produttori che ha dato origine al movimento ed alla Denominazione di Origine.

Una enclave altamente vocata per la coltivazione della vite. La Doc Villamagna nasce  per tutelare, promuovere  e valorizzare il territorio straordinario ed il suo vino. Nei tre giorni di tour ho avuto la possibilità di  appurare di persona il clima di unità e coesione tra i vari attori protagonisti, accolto con calore e amicizia. Ottima l’organizzazione curata dall’agenzia Zed_Comm, presenti colleghi della stampa da tutta Italia. Un areale di una bellezza senza pari, con borghi immersi tra dolci colline, punteggiate da piante d’olivo, vigneti e tanto verde.

Villamagna

La Doc nasce nel 2011. Microzona che si estende per solamente 85 ettari vitati,  considerata tra le quelle più piccole d’Italia.  I comuni sono, oltre a Villamagna,  i comuni limitrofi di Vacri e Bucchianico in provincia di Chieti. Attualmente, soltanto  sette sono i vitivinicoltori. Il suolo è di origine sabbiosa-argillosa e calcareo-marnosa, il microclima è ideale per la coltivazione della vite, a poca distanza dal mare Adriatico e dalle cime del massiccio montuoso della Maiella. Considerevoli le escursioni termiche, con venti propizi che garantiscono ottima salute alle uve. Il disciplinare prevede rese basse per ettaro e esposizioni dei vigneti a sud-est, sud-ovest, per espressioni nel calice di pari potenza ed eleganza. 

L’allevamento preferito della vite è la classica Pergola Abruzzese, ritenuta per il Montepulciano la più idonea in quanto assicura la giusta maturità dei grappoli evitando ustioni degli acini dovute al forte irraggiamento delle ultime stagioni. Le tipologie previste sono due: oltre al Villamagna Doc si aggiunge il Villamagna Doc Riserva. L’attuale Presidente dell’Associazione Generazioni del Vignamagna è Katia Masci di Valle Martello.

L’elenco dei produttori presenti al tour

Cantina Sociale di Villamagna,  Pian di Mare, Agricosimo, Torre Zambra, Palazzo Battaglini, Cascina del Colle e Valle Martello. 

Torre Zambra

Tenuta Torre Zambra si trova a Villamagna , di proprietà della famiglia De Cerchio, proprietaria anche di altre aziende. La superficie vitata attuale si attesta intorno ai 20 ettari con vigneti posti ad altimetrie che vanno dai 120 ai 230 metri s.l.m. con terreni prevalentemente sabbiosi.  La coltivazione della vite è biologica ed il vitigno maggiormente coltivato è il Montepulciano d’Abruzzo, ma anche Trebbiano d’Abruzzo, Passerina e Pecorino. L’azienda predilige la coltivazione a tendone (Pergola Abruzzese). Da tempo sono iniziati i lavori di ristrutturazione sia dell’antica Torre, andata completamente distrutta e della nuova cantina , nonché di una struttura di alta ospitalità. Al timone dell’azienda oggi c’è il giovane e dinamico Federico De Cerchio che rappresenta la quarta generazione. 

I vini degustati

Piana Marina Trebbiano d’Abruzzo 2020 dalle nuance giallo paglierino con riflessi dorati, ed un bouquet di erbette aromatiche, mandorla secca, dal sapore sapido e avvolgente.

Colle Maggio 2021 rosso rubino intenso dagli aromi di frutti di bosco, ciliegia, liquirizia e dal sorso agile da arancia sanguinella. Appaga e persistente.

Colle Maggio 2020 Riserva rubino quasi impenetrabile, si spinge su effluvi di giaggiolo, prugna, scorza d’arancia e chiodi di garofano. Buona complessità con attacco tannico in prima battuta. 

Villa Magna 2019 scuro sin dal colore con note olfattive di tabacco, viola appassita, frutta rossa, bacche di ginepro e cannella. Poderoso all’assaggio, ma nobile e salino nella sua trama antocianica.  

Villa Magna 2018 Riserva più vivace e declinato verso la torrefazione tra cacao, liquirizia e polvere di caffè. Molto caloroso.

Cascina del Colle

Di proprietà della famiglia D’Onofrio, che qui coltiva la vite da tre generazioni. I vigneti sono sparsi sia nel comune di Villamagna sia a Bucchianico, Ripa Teatina e Vacri. Fondata nel 1997 vanta 22 ettari vitati di proprietà di cui ben 3 riservati al Villamagna Doc su altimetrie che variano dai 120 ai 290 metri s.l.m.  La composizione del suolo è prevalentemente sabbiosa, la coltivazione segue i dettami dell’agricoltura biologica. Le altre varietà coltivate sono, Merlot, Syrah e Sauvignon Blanc. Recentemente è stata ampliata la cantina di vinificazione, giunta alla fase conclusiva di ristrutturazione.

I vini degustati

Terrebaciate Sauvignon Blanc 2022 dal giallo paglierino tenue e con sbuffi di fiori bianchi, pera Williams, melone canalupo. Gusto verticale con scie minerali intriganti.
Aime’ Pecorino Superiore Abruzzo Doc 2022 giallo paglierino luminoso, su fiori di ginestra, mela, susina ed allungo salmastro finale.
Mammouth Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019 dai riflessi rubino con un corredo di prugna acerba,  ciliegia e frutti di bosco. Seguono in successione spezie scure calde e persistenti.
Negus Montepulciano d’Abruzzo Doc 2017 rosso granato con naso speziato tipico e tanta frutta di bosco matura. Chiosa su fave di cacao, tabacco e liquirizia con tannini setosi e sorso durevole. 

Valle Martello

A poca distanza dal centro abitato di Villamagna. Fondata nel 1979, di proprietà dei Fratelli Masci, è giunta anch’essa alla terza generazione. Si estende su una superficie vitata di 50 ettari, di cui 3 destinati al Villamagna Doc, con vigne su due colline prospicienti, un vantaggio sia nella diversità delle annate. In conversione biologica, coltivano Montepulciano d’Abruzzo, Cococciola, Pecorino, Malvasia e Trebbiano. L’allevamento è il filare. Oltre a degustare i vini, abbiamo degustato anche alcuni piatti tipici abruzzesi, deliziosi e sapientemente preparati. 

I vini degustati 

Brado Cococciola Colline Teatine Igt 2022 riflessi giallo paglierino, emana nuance di fiori d’acacia, frutta esotica e cedro. Sorso assolutamente fresco e gradevole.

Villamagna Doc 2019 rosso rubino impenetrabile, al naso evidenzia la classica amarena da pasticcino, accompagnata da frutti di bosco, bacche di ginepro e pepe nero in grani. Molto generoso e persistente. 

Pian Di Mare

La Cooperativa Vitivinicola Pian Di Mare è stata fondata nel 1984 da 7 soci conferitori ed attualmente ne vanta oltre 70. Solo di recente hanno cominciato ad imbottigliare le proprie etichette sulla base delle uve prodotte. La nuova Cantina, inaugurata nel 2014 é stata costruita su un antico vigneto, le cui barbatelle, dopo essere  espiantate, sono state inviate ad un vivaista locale per dare vita al clone Pian di Mare. Dispone di 220 ettari vitati, di cui 6 destinati alla Doc Villamagna. Seguita dall’enologo Romeo Tarabborrelli e dall’agronomo Carlo D’Onofrio che ricopre anche il ruolo di Presidente della Cooperativa Sociale. Le uve subiscono  tre differenti selezioni, secondo la carica antocianica. All’interno della Cantina ha avuto luogo anche una Masterclass guidata da Manuela Cornelii, comunicatrice e relatrice dell’Associazione Italiana Sommelier.

La Masterclass

Prima di passare all’analisi sensoriale dei vini, sono intervenuti il Presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, Luciano Villabio consigliere del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ed il sindaco di Villamagna Renato Giovanni Sisofo.

I vini in degustazione 

Pian Di Mare – Villamagna Doc 2019 – sfumature rubine intense dal naso di ciliegia, frutti di bosco, liquirizia,  cacao in polvere e spezie, morbido e armonioso con tannini setosi. 

Torre Zambra – Villamagna Riserva Doc 2019 – vira verso il granato, tra prugna matura, bacche di ginepro, pepe verde e tostature. Corposo e molto lungo in chiusura. 

Cantina Villamagna – Villamagna Doc 2018 – impenetrabile dagli aromi eterei corredati da mora selvatica mirtillo e liquirizia. Colpisce per il tannino nobile ed elegante.

Cascina del Colle – Villamagna Riserva Doc 2018 – scuro ed ematico, declinato su frutta matura, rosa appassita, spezie fini. Sorso appetitoso. 

Valle Martello – Villamagna Riserva Doc 2017 – rubino vivace, con sentori di visciola, baccello di vaniglia e cacao fondente. Molto coerente e identitario. 

Palazzo Battaglini – Villamagna Riserva Doc 2016 – granato con ancora riverberi rubini, attacco olfattivo di tabacco biondo, spezie dolci, molto gastronomico. 

Peccato dover rientrare a casa…