di Luca Matarazzo
Il risveglio del guerriero. Nella prima giornata di assaggi alla Stazione Leopolda di Firenze la Chianti Classico Collection colpisce per l’alta affluenza di operatori ed appassionati.
Ed i vini? Non nascondiamolo: c’era qualche apprensione per la 2021, caratterizzata da imprevisti climatici di ogni sorta e da qualche profetica Cassandra di turno. Ed invece la soddisfazione dei cronisti è stata piuttosto generale. Facciamo un passo indietro, però, ed incominciamo dall’inizio.
Allegria nel Consorzio Vino Chianti Classico: dalle parole del suo presidente Giovanni Manetti, spira un vento di ottimismo grazie a fatturati in crescita ed all’approvazione definitiva (manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) dell’inserimento delle Unità Geografiche Aggiuntive tra le tipologie ufficiali della Gran Selezione.
Ecco quindi il ritorno del guerriero, quel messer Sangiovese in corazza di tannino, dal sapore muscolare e dal tono fortemente agrumato. Una costante caratteriale che ha contraddistinto i vini d’annata forse meno intraprendenti ed accomodanti di altre epoche, ma di sicuro efficaci e continui.
Discorso diverso per la 2020 che aveva colpito nell’edizione precedente per delicatezze e rimandi a fragranze floreali di una stagione in equilibrio tra caldo e freddo, tra sole e pioggia. Picchi di eccellenze quasi commoventi, ed altrettanti vini senza spigoli ma di rapida chiusura palatale. Un’altalena che necessita di revisione in fasi successive, per diventare realmente un Sangiovese ben temperato.
I campioni degustati alla cieca sono ben 162, condivisi nel dialogo tra gli operatori presenti. Un confronto questa volta serrato, senza sconti, su due vintage che sicuramente dividono, per certi versi, la critica di settore. Anche questo è il bello del Chianti Classico, a patto che non ci si faccia condizionare da pregiudiziali prive di fondamento.
È stata l’occasione per discutere con tanti colleghi ed amici ai quali si sono aggiunti anche Luca Grippo ed Augusta Boes autrice di 20Italie.
Ecco i nostri migliori assaggi. Questa volta abbiamo deciso di non inserire un ordine di preferenza, visto gli scarti davvero minimi di punteggio:
Migliori Chianti Classico Docg 2021
Chianti Classico 2021 – Altiero
Chianti Classico 2021 – Buondonno
Chianti Classico 2021 – Casa Emma
Chianti Classico 2021 – Castagnoli
Chianti Classico 2021 – Castello di Querceto
Chianti Classico 2021 – Istine
Chianti Classico 2021 – La Montanina
Chianti Classico 2021 H’amorosa – Maurizio Brogioni Winery
Chianti Classico 2021 Retromarcia – Monte Bernardi
Chianti Classico 2021 Morino – Mori Concetta
Chianti Classico 2021 – Podere Poggio Scalette
Chianti Classico 2021 L’aura – Querceto di Castellina
Chianti Classico 2021 – Riecine
Chianti Classico 2021 – San Fabiano Calcinaia
Chianti Classico 2021 – Tenuta di Arceno
Chianti Classico 2021 – Tenuta di Nozzole
Chianti Classico 2021 – Vallone di Cecione
Chianti Classico 2021 – Villa Valacchio
Migliori Chianti Classico Docg 2020
Chianti Classico 2020 – La Porta di Vertine
Chianti Classico 2020 – Borgo La Stella
Chianti Classico 2020 Capotondo – Cantina Castelvecchi
Chianti Classico 2020 Aria – Casa al Vento
Chianti Classico 2020 – Castellinuzza
Chianti Classico 2020 – Castellinuzza e Piuca di Coccia Giuliano
Chianti Classico 2020 – Castello di Radda
Chianti Classico 2020 Petrignano – Dievole
Chianti Classico 2020 – Fattoria della Aiola
Chianti Classico 2020 Valiano – Fattoria di Valiano
Chianti Classico 2020 Tenuta la Gabbiola – Fattoria San Michele a Torri
Chianti Classico 2020 Filetta di Lamole – Fontodi
Chianti Classico 2020 – I Sodi
Chianti Classico 2020 – Isole e Olena
Chianti Classico 2020 Pio 7 – Pasolini dall’Onda
Chianti Classico 2020 – Podere Capaccia
Chianti Classico 2020 – Podere La Cappella
Chianti Classico 2020 – Podere Terreno alla Via della Volpaia
Chianti Classico 2020 – Querciabella
Chianti Classico 2020 – Vallone di Cecione
Chianti Classico 2020 – Viticcio